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«Mamma io vado a scuola! Hai bisogno che passi a prendere qualcosa quando torno?»

«No non preoccuparti, vado a fare la spesa io appena torno dal lavoro, buona giornata Mia!»

Appena esco di casa mi accorgo di aver lasciato le cuffiette in camera, quindi corro subito dentro a riprenderle anche se sono già in ritardo. Devo fare un bel viaggio in bici la mattina e non posso rischiare di volare sull'asfalto senza musica nelle orecchie. So che è pericoloso, perché non senti se arrivano delle macchine e ti distrai da ciò che ti circonda... ma a me è proprio questo che piace: percorrere quel tragitto immaginando e sognando.

Appena arrivo a scuola vedo la mia migliore, ed unica, amica.

«Hei Sidney»

«Mia!» Urla correndomi incontro e abbracciandomi. «Come stai?»

«Potrei stare meglio, ieri ho trovato una vecchia foto di mio padre e mi sono persa nei miei pensieri... puoi immaginare quanto abbia studiato per il test di chimica.»

«Non preoccuparti» dice guardandomi con il suo sguardo malizioso «Ti aiuto io.» Mi fa l'occhiolino e si allontana.

Il mio sguardo cade sull'orologio che segna le 7:57, presa dal panico inizio a correre verso il mio armadietto perché mancano solo 3 minuti all'inizio delle lezioni. Quando vi arrivo davanti lo apro con così tanta violenza che mi cadono tutti i libri sui piedi... Oltre al male mi tocca subire le risatine degli stupidi studenti che mi circondano e hanno assistito alla bella scenetta.

Cerco di non pensarci e appena finisco di mettere tutto a posto e prendere i libri che mi servono per affrontare la giornata mi avvio verso la classe.

Appena varco la soglia la campanella suona e il prof entra in classe. Sid aspetta che mi sieda al mio solito posto di fianco a lei e appena lo faccio mi sorride. Al contrario io sono piuttosto agitata, il test è alla prima ora e potrei fare una prova sul ciclo vitale delle libellule che il risultato sarebbe assolutamente lo stesso. Per fortuna c'è la mia amica ad aiutarmi, non solo per il test ma anche per cercare di calmarmi; infatti ogni volta che la guardo mi rivolge un sorriso rassicurante che in questo momento mi fa davvero tanto tanto bene.

Con mia grande soddisfazione la prima ora passa in fretta, e Sid è riuscita a passarmi tutte le risposte (o quasi).

Appena arriva l'intervallo mi reco fuori dalla classe per raggiungere le macchinette, stavo davvero morendo di fame... stamattina non sono riuscita a fare colazione poiché mi sono alzata davvero tardi.

Prendo una merendina ai frutti di bosco e torno in classe a sedermi al mio banco.

«Non vieni un po' fuori? Abbiamo solo 15 minuti di libertà, sarebbe bene sfruttarli al massimo» dice Sid guardandomi col suo solito sorriso.

Sidney è sempre stata fantastica. L'ho conosciuta alle elementari e siamo rimaste migliori amiche fino all'high school, dove abbiamo deciso di andare insieme per non separarci. Io e lei siamo davvero l'una l'opposta dell'altra. Lei capelli biondi, simpatica, con tanti amici; io mora, timida (o perlomeno solitaria), e con una sola vera amica.

«Preferisco stare in classe a godermi la mia merendina in pace, senza la presenza di qualche cretino che mi rovini questo piccolo momento di piacere.» Le rispondo fingendo che non mi importi uscire come tutti gli altri ragazzi.

«Okay» risponde, «Ma ricordati che devo ancora farti conoscere Alex!»

«Non voglio incontrarlo... Non odiarmi, so che è il tuo ragazzo e sembra anche simpatico credimi, solo non mi va di intromettermi in quella massa di idioti dei suoi amici» le rispondo con noncuranza.

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