Un ultima melodia

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Erano le 6:10, decisi di alzarmi lo stesso,la scuola era finita erano giunte le tanto attese vacanze estive.
Arrivai alla stanza di mia mamma,
Come tutte le mattine la svegliavo con un bacio e le restavo sempre accanto.Da quando avevo scoperto che il tumore si espandeva velocemente e non c'era alcuna possibilità di curarlo,decisi di mettere da parte il rancore della loro divisione e del fatto che a papà non gli importasse più di me. Infatti dalla loro separazione,non si è più fatto vedere.Ho passato l'adolescenza senza un padre,io per lui non esistevo e lui per me lo stesso. Lo chiamai solo per dirgli del tumore di mamma dopo 5 anni e lui mi rispose con un "mi dispiace,si forte huyana" ma come si permetteva ?! Ovviamente riattaccai senza salutare.
Mamma peggiorava di minuto a minuto di ora in ora di giorno in gorno. Ormai non parlava più,mi guardava con occhi tristi di quel verde spento scuro che mostravano che era viva solo perché respirava ma che aspettava impazientemente che il suo cuore cessasse di battere.
Più volte in questi mesi mi aveva pregato di andare da mio padre di lasciarla sola perche non voleva che la vedessi in quello stato,io le spiegai che volevo stare con lei fino all'ultimo e da li non ne riparlammo più, probabilmente si arrese.
Ogni mattina la portavo a fare un giro in carrozzina poiché camminare era diventato troppo faticoso.
Nel pomeriggio ci dedicavamo alla lettura. Suonavo le sue canzoni preferite al piano,mentre lei mi ascoltava sulla sedia a dondolo canticchiando le mie note con un malinconico sorriso sulla bocca,
Come se per un attimo si scordasse del tumore,dei suoi dolori e del suo destino. Quella mattina mamma era strana,più abbattuta del solito,più fragile.
Quando le diedi un bacio sulla fronte,lei mi accarezzò il viso e mi disse "suoneresti un ultima melodia per la mamma ? "
Cosa?
La sua voce,un dolce sussurro mi fece scendere tante piccole lacrime e capii che era solo questione di ore o di minuti prima che la mamma se ne andasse per sempre,la misi sulla sedia a dondolo con un bicchiere d'acqua sul tavolino.
Aprii il piano,i miei occhi iniziarono a straripare come due secchi troppo pieni.
-suona amore,suona una dolce melodia per la mamma.
Il pianoforte il mio unico sfogo.
Quel giorno non mi trattenni
Le mie dita iniziarono a danzare veloci sopra quei tasti,prima una melodia dolce calma poi un insieme di note tanto vicine quanto lontane che mostravano tutta la mia malinconia rivivevo i momenti con la mamma il mio primo bacio,i suoi abbracci,il suo sorriso,le sue risate quando provavo a cucinare,le sue imprecazioni con la lavatrice,i suoi strambi commenti sui libri,i suoi sinceri complimenti e baci e le sue continue attenzioni. I mesi di tumore che ci tennero più legate che mai,i suoi consigli, le sue sberle i suoi pianti dopo il divorzio.Mamma parlava sempre bene di papà lo ammirava,nonostante papà ci avesse abbandonato, lo amava più di chiunque altro ma per qualche motivo il destino volle che si dividessero nonostante il loro amore fosse ancora vivo.
Mi facevano male le dita i miei occhi non smisero di lacrimare neanche un secondo.
Chiusi il pianoforte,
Mamma era immobile
Pallida come la neve
Con un sorriso sincero piantato in volto guardava davanti a sé .
Con la mano tremante le sentii il cuore.
Era fermo,silenzioso.
Mamma se ne era andata รɛɳzɑ Բɑʀɛ Ruɱѳʀɛ .
Con il cuore per metà felice come quel mezzo sorriso che le rimaneva in volto.
Le chiusi le palpebre e chiamai il dottore dell' ospedale:
"lei .. Lei.. Lei non .." non riusci a dire altro.
"Ho capito arriviamo." riattaccò.

Senza Fare Rumore(in Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora