TERZO CAPITOLO

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Mi sento turbata, non trovo una risposta a tutte le mie domande, Giorgio è appena tornato a casa da scuola; quando bisogna parlare con le maestre devo andare io perché zia Stefania non è un familiare ad avere molte cose in comune con lui.
Giorgio mi ha chiesto di dire alle maestre tutti i miei pensieri riguardo quello che potrebbe essere successo a papà cosicché non gli facciano fare compiti, ma non ha capito che su queste cose non si scherza.
Ieri, zia Martina, zia di mio papà, ci ha portati al centro commerciale, dove Lucas ha trovato una maglietta che desiderava da molto, e io ho trovato una bambola bellissima che mi ricordava molto la mamma, con quei capelli biondi, lunghi, lisci con le punte mosse, insomma capelli bellissimi, occhi azzurro-verde, avrei voluto che mia mamma non se ne fosse mai andata da noi, che non avesse mai abbandonato me, Lucas e Giorgio, cosicché anche papà sarebbe rimasto con noi e che ora non stessimo vivendo sotto affidamento di zii e zie che ormai ci fanno da genitori.
Papà mi ha raccontato che prima di me avevano un altro figlio: Jonathan, biondo, capelli corti e ricci, era un bambino adorabile, ma all'età di 4 anni morì in un incidente stradale assieme a nostro nonno Mario, lui stava portando Jonathan dalla babysitter quando arrivò una macchina veloce che fece girare quella di nonno Mario addosso ad un albero, morirono tutti e due sul colpo.

ECCO IL MIO TERZO CAPITOLO È FINITO SPERO VI SIA PIACIUTO FRA POCO FARÒ ANCHE IL QUARTO

Solo una volta ancoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora