A Day In Her World

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GIULIA POV

Oggi lo porto nel mio mondo, la mia più grande passione: la moda. Vivo di questo e spero che un giorno possa diventare una cosa sempre più importante; un po' come il mio rapporto con Andrea.

Appena arriva esclama: "Finalmente!". Faccio finta di non notarlo ma dentro il mio cuore balla. E' felice di vedermi, desiderava che questo momento arrivasse presto, proprio come me, e questo basta a rendermi felice.

Scherziamo e ci stuzzichiamo. Lo provoco dicendogli che faremo una maglietta, così quando qualcuno andrà a svegliarlo in hotel, saprà coprirsi in modo appropriato. Velata frecciatina, ma voglio che capisca che noto tutto. Lui prova sempre a fare il piacione, ma tanto con me non ha scampo e presto lo capirà definitivamente. Disegna un cuoricino per me e, anche se lo cancella subito, non posso non apprezzare questi gesti banali ma dolcissimi.

Ci sediamo a parlare e gli faccio subito presente quanto abbia trovato squallidi i suoi commenti puramente estetici e superficiali nei confronti dell'altra ragazza. Allo stesso tempo, però, inizia ad assalirmi qualche paura. Ho paura che magari questo lato di me possa non piacergli per cui non mi trattengo: "Ti piace stare in questo contesto? Questa situazione ti fa star bene?", "Adesso sto bene", risponde quasi intimidito. "Vorresti stare in un altro posto in questo momento?", gli chiedo. "No!", risponde deciso. "Vorresti stare con un'altra persona in questo momento?", "No", ribadisce. Sorride ma è sincero. Nel bene o nel male i suoi occhi lo ingannano sempre.

Sto bene, davvero tanto. Sento come se fossimo partiti ad alta velocità. Non pensavo, ma il fatto di non poterlo vedere o sentire ogni volta che lo desidero, fa crescere tantissimo la voglia di incontrarlo. E, proprio per questo, gli confido cosa sto facendo: "Siccome sbrocco, perché magari mi sveglio la mattina e vorrei chiamarti e non lo posso fare, ho preso un bel quadernone sul quale sto scrivendo tutto quello che mi passa per la mente, ogni volta che TU mi passi per la mente". Mi bacia la mano mentre gli confido questo. Mi sta ascoltando davvero. Probabilmente sta anche pensando alle mie tette, però con me è un uomo, non un ragazzino superficiale. E per me questo è tutto. E' sempre troppo poco il tempo, e sempre troppo quello che ci divide prima di poterci rivedere. Prima della fine dell'esterna mi chiede di fare qualche minuto con le telecamere spente. Potrei mai non accettare?

ANDREA POV

So che lavora nell'ambito della moda e proprio per questo oggi ha deciso di portarmi nel suo mondo. Mi piace il fatto che stia cercando di coinvolgermi in quello che fa nella sua quotidianità.

Iniziamo subito a ridere e a scherzare: "Togliti il giubbotto, Giulia!", "Non me lo tolgo il giubbotto, Andrea!". Io la stuzzico, ci provo, ma in realtà mi piace questo lato di lei. Ormai ho capito che è quel tipo di ragazza che non si presenterà mai con una scollatura o con il sedere in bella mostra per fare colpo su di me. E per quanto sia attratto da lei, apprezzo questo suo modo di essere. Lo trovo maturo. Motivo per cui i miei dubbi sulla differenza di età iniziano ad affievolirsi. Sono seriamente in difficoltà nel momento in cui mi fa presente che non gli è piaciuto il mio atteggiamento superficiale nei confronti di un'altra ragazza. Se lo facessi con Giulia, lei si alzerebbe e se ne andrebbe. Anche per questo mi piace. A me piace provocare le ragazze, ma mi piacciono ancora di più quelle che non cedono, che mi tengono testa. E con Giulia, beh, questo è evidente.

Le nostri mani si avvicinano, lei mi tocca le labbra e sento che qualcosa sta cambiando tra noi.

Mi racconta del suo quaderno. Mi dice che sta scrivendo ciò che pensa ogni volta che gli passo per la testa. Sono sorpreso e curioso. Chissà se un giorno avrò la possibilità di leggerlo questo quaderno!

Sta per finire l'esterna e chiedo di poterla terminare senza le telecamere. Possiamo farlo e Giulia accetta.

Ci saremmo potuti dire milioni di cose eppure, come se fosse la cosa più naturale possibile, ci avviciniamo e ci abbracciamo.

"Sono stata bene... anche oggi!", esordisce Giulia con dolcezza, mentre siamo stretti nel nostro abbraccio. Mi sento come se i nostri corpi combaciassero. Come se fossimo un puzzle che unendosi si completa. "Anche io...", rispondo ad occhi chiusi. E' assurdo che un logorroico come me non sappia cosa dire, ma è così: sono senza parole.

Parola d'ordine felicitàWhere stories live. Discover now