Parola d'ordine felicità

Help Me, Save You

GIULIA POV

Ho organizzato un'altra esterna particolare, sempre sperando che possa piacere anche a lui. Oggi giochiamo alla fabbrica di cioccolato e ci sporchiamo un po'.

Gli scherzi, il divertimento e lo stuzzicarsi a vicenda non manca mai.

Disegniamo i cuori di cioccolata e Andrea ci aggiunge sopra una scritta, "HELP ME". Di istinto prendo un altro cuore e ci scrivo "SAVE YOU". Questo per fargli capire che se posso, se sono in grado, lo aiuterei sempre in ogni circostanza. Vorrei capire di più e lui mi dice che vorrebbe che lo aiutassi a capire. Mi piacerebbe tanto, ma ho paura che non sia così semplice.

Impacchettiamo i nostri cuori di cioccolata e ci spostiamo in un posto un po' più intimo per parlare.

Come sempre le mie parole vengono fraintese. Non faccio l'amica con nessuno, ma dato che il contesto purtroppo è questo e devo vederlo rapportarsi con altre ragazze, preferisco vederlo uscire con persone quantomeno intelligenti e con un minimo di spessore, perché quando non è così anche Andrea stesso perde credibilità ai miei occhi. Non mi sembra un ragionamento difficile e tantomeno sbagliato, invece anche oggi Andrea mi ferisce, dandomi dell'impostata e dell'immatura. Ci sto male, tanto da arrabbiarmi. Non ci sto perché sto facendo di tutto per fargli capire quanto stia diventando importante. Vorrei che potesse leggermi dentro, sentire ciò che provo ogni volta che è accanto a me, invece sembra dover sempre trovare una ragione per mettere in dubbio il mio interesse. Mi ha ferita, ma il suo sguardo mi fa sciogliere. Dice delle cose ma i suoi occhi dicono l'opposto. Mi avvicino, lo abbraccio, ma lui mi respinge. Oggi finisce così. Piena di dubbi e incertezze. Sto mettendo i miei sentimenti in ballo, non sto giocando, e la paura di rimanerci fregata cresce sempre di più.

ANDREA POV

Oggi siamo nella fabbrica di cioccolato. Sono sempre più felice di vederla, ma allo stesso tempo sempre più spaventato. Ho paura di ciò che provo. Perché mi ha travolto senza che me ne accorgessi e ho paura che possa essere solo un'illusione.

Sempre complici nel divertirci, giochiamo a sporcarci un po' con la cioccolata. Finiamo facendo dei cuori. Ci scrivo "HELP ME" sopra. Vorrei che mi aiutasse a capire se tutto ciò può essere reale, se le sensazioni che provo io le prova anche lei. Non posso dirle tutto ma quando vedo che lei sul suo cuore scrive "SAVE YOU", capisco che anche senza troppe parole riusciamo sempre a capirci.

Ci allontaniamo e lei mi parla di quanto non sia facile per lei vedermi con altre donne, specialmente con alcune per le quali non prova assolutamente stima. Capisco il suo punto di vista, ma la percepisco costruita e poco coinvolta. Le dico che la trovo immatura ma la verità, la solita, è la paura che non sia interessata nel modo in cui lo sono io. Non la vedo così presa e questo mi spaventa. Glielo chiedo, ancora, ormai è un disco a ripetizione: "Guardami. Ti piaccio veramente?", lo vedo dai suoi occhi che le piaccio però nella situazione in cui mi trovo forse vorrei più certezze e dimostrazioni, ma conoscendo Giulia ho imparato che non riesce a lasciarsi andare completamente per paura, per tutelarsi.

Cerco di analizzare, capire e comprendere ogni suo gesto, ogni sua parola, ma nel momento in cui si avvicina per abbracciarmi, per quanto mi faccia piacere, la allontano.

Anche qui, inconsciamente forse, lo faccio per vedere una sua reazione. Le dico che non penso sia il momento adatto, data la discussione, ma mi rendo conto che i miei occhi parlavano e tutto ciò che volevo fare in realtà era stringerla a me.

Vado via un po' pentito delle mie parole. Sapere di essere fonte di sofferenza per Giulia mi fa stare male, ma io ho bisogno di capire anche in questo modo. Sono confuso e impaurito perché sempre più coinvolto da questa piccola grande donna.

Non ci lasciamo nel migliore dei modi, ma dentro di me sto già pensando alla prossima volta in cui ci vedremo. Sperando magari in un finale migliore...