Francesco ha un'aria da snob, molto diversa dalla prima volta che gli ho parlato.
Un'aria da stronzo, che prenderei a calci molto volentieri.
Mi guarda dalla testa ai piedi, scettico; la situazione è molto imbarazzante, dato che il fianco mi brucia da quanto Michelangelo lo stringe.
Il cane non molla l'osso, neanche un attimo.
«E' davvero bella la tua ragazza; complimenti Angelino.» - dice Francesco, facendo un occhiolino. Si conoscono?
Arriccio le labbra, cercando di soffocare una risata. 'Angelino'!? Fa sul serio?
«Sparisci da qui.» -risponde l'altro cane, ringhiando.
Ed è una cosa un po' insensata da dire, dato che Michelangelo, per primo, mi prende la mano e mi trascina oltre Francesco.
Aggrotto le sopracciglia; le sue dita sono intrecciate alle mie, e sta camminando così velocemente, che rischio di cadere con la faccia nella sabbia.
Che cosa vuole? E' geloso!?
Lui può stare seduto con Marta e le sue tette, ed io non posso parlare con un conoscente. Scherziamo!?
Mi volto di sfuggita; Lucia se n'è già andata. «Stavo facendo conoscenza, grazie tante per avermi interrotto.» -dico acida, fermandomi ed incrociando le braccia.
Mi lascia la mano, ed interrompe la sua corsa sfrenata; restando lontano da me un paio di metri.
Si volta a guardarmi e, quando i miei occhi incrociano i suoi, noto che ha un'espressione molto, molto nervosa in volto. Ma cosa è successo?
In uno scatto, si avvicina; prende il mio viso tra le mani, e mi bacia.
Chiudo gli occhi, esitante, mentre le sue morbide labbra sfiorano le mie.
Schiudo la bocca, e permetto alle nostre lingue di accarezzarsi. Mi bacia disperatamente, e anch'io comincio a baciarlo con più foga; le sue mani, dal mio viso, passano alla schiena e mi stringono forte a lui.
I nostri corpi aderiscono perfettamente. E' questo il mio posto.
Mi sento protetta, con lui al mio fianco.
Sento che, Michelangelo, è quel frammento che ho cercato tanto a lungo; è tutto quello che desideravo. Voglio che non si esaurisca mai, questa forza di gravità che mi lega irrimediabilmente a lui.
Ah, già. Non siamo nell'universo, ma in una spiaggia.
Mi distanzio, restando fra le sue braccia:«Non stiamo dando un po' troppo spettacolo?» -chiedo, sorridendo.
Alza un sopracciglio. «Sei tu che stai dando troppo spettacolo.» -afferma serio, facendo un cenno al mio seno.
Oddio, mi ha guardato le tette.
«Sei tu che mi hai invitata a mare.» -rispondo, ironica. «Credevi che sarei venuta con un pullover e jeans lungo?».
Mi guarda e, in modo impercettibile, annuisce; sembra un bambino. Sì, certo, credici.
Sbuffo. «E comunque, ripeto, stavo facendo amicizia.».
Visto che tu eri troppo impegnato ad ignorarmi, aggiungerei.
«Parlare di me, non è fare amicizia.» -ribatte, con un sorrisetto presuntuoso.
Trattengo il fiato. «Non stavamo parlando di te!» -balbetto, mentre il calore mi affiora il viso.
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Heart of Courage
عاطفيةAlisya è una ragazza di quasi diciannove anni, molto semplice e con la forte passione per l'arte. E' un piccolo fiore azzurro che, alla nascita, fu affidato alle mani di una suora. Da quando Perla è tornata a Rimini, per Alisya c'è una vera e propri...