Capitolo 1

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Ormai i tre amigos, così Simon chiamava il piccolo gruppo, erano da più di un'ora in coda al famoso Pandemonium Club.

A Juliet non piaceva quel locale, solo dal fatto che c'era la parola Pandemonium non prometteva nulla di buono. Aveva letto più volte il Paradiso Perduto di Milton, ed ogni volta che venivano qui si domandava per quale assurda ragione un locale dovrebbe chiamarsi in questo modo.

La sua migliore amica e il suo migliore amico si stavano lamentando della lentezza della fila, che si era bloccata a causa di un ragazzo dai capelli blu elettrico che cercava di ammaliare il buttafuori con le sue parole.

Chissà, pensò Juliet, starebbe bene anche a me una tinta del genere? Scosse la testa, cercando di rimuovere quel pensiero così bizzarro. Avrebbe potuto tingersi la pelle di blu e così sarebbe sembrata una perfetta mutante di X-Men.

Frena i pensieri, Juliet! Stai andando troppo lontano, si rimproverò da sola.

«Per caso qualcuno qui ha appena preso una bella cotta per uno sconosciuto?» Scherzò Simon.

Il ragazzo mutaforma, così la ragazza dagli occhi blu come il colore degli capelli del ragazzo decise di soprannominare lo sconosciuto, dopo svariate chiacchiere, entrò finalmente nel Club, facendo riprendere alla coda un ritmo veloce.

«Stavo ammirando il colore dei suoi capelli! Che ne dite, donerebbe anche a me?» La ragazzina pronunciò con un tono di voce talmente serio che poteva risultare una domanda reale ad orecchie di estranei, ma i due amici avevano imparato a capire accuratamente il linguaggio e comportamento della amica.
Secondo le osservazioni del musicista Simon, lui e Clary meritavano un Nobel per aver appreso i suoi atteggiamenti.
Se non capita a dovere, Juliet poteva sembrare tanti aggettivi che non era assolutamente: antipatica, taciturna, timida e persino arrogante e menefreghista.

Simon scoppiò in una fragorosa risata.

«Ti prego no!» Fu quello che disse la rossa, e si unì alla contagiosa risata del ragazzo con gli occhiali. Juliet rise anche lei, rivelando l'identità della domanda sarcastica.

Finalmente giunsero all'entrata del rinomato Club.
Il buttafuori chiese l'età ai ragazzi e Clary rispose prontamente con 21, come se le avessero chiesto quale fosse il suo nome. La guardia sapeva perfettamente che non avevano l'età che dicevano di avere, avevendo la faccia di adolescenti in piena pubertà.
Ma con la motivazione che sembravano dei ragazzi che non erano in cerca di casini o risse, li lasciò entrare. Non erano né i primi e né gli ultimi quindicenni che lasciava entrare nel locale.

«La musica non è male, vero?» Chiese Simon, cercando di mostrare la sua felicità di essere lì. Juliet annuì e continuò a ballare insieme ai ragazzi. Insomma, ballare era una parola grossa. Più che altro ondeggiavano il corpo a ritmo della musica, cercando di non risultare uno spettacolo pietoso. Clary non rispose alla domanda di Simon, persa in qualche suo pensiero.
La ragazza scorse il mutante X-Men e capì che Clarissa lo stava fissando.
Simon si era sbagliato, forse era la rossa che si era presa una sbandata per lo straniero.

Simon notò alcuni tipi guadare la sua migliore amica bionda dall'alto al basso con occhi maliziosi, nonostante indossasse dei semplici jeans denim con una felpa blu, con lo stemma della Casata Lannister impressa poco distante dalla spalla sinistra.
Simon non aveva mai letto i libri della saga che la sua amica tanto adorava, ma Juliet ne ha parlato così tante volte che ormai sapeva tutti i particolari. Gli aveva prestato anche il primo libro ma era rimasto a marcire sulla sua scrivania poiché non trovava mai tempo per dedicarsi alla lettura a causa dell'impegni con la band o con la scuola.

I due tipi strani non smettevano di lanciare occhiate a Juliet, non avvicinandosi con la sensazione che Simon fosse il suo fidanzato. L'amico non li biasimò, la bionda era di una bellezza angelica. Con il suo 1,75 cm era alta quasi quanto lui, dei capelli liscissimi e biondi quasi bianchi come la luce del sole, Simon scherzava sempre dicendo che sembravano ossigenati. Gli occhi con l'iride di una tonalità di blu che cambiavano a seconda della luce. Ora, con le luci da discoteca, erano di un blu simile a quello elettrico, invece alla luce mattiniera, di un azzurro chiarissimo, come l'acqua limpida di un lago.
Entrambe le ragazze sembravano essere affogate nel loro pensieri.

«Ah, volevo dirti» aggiunse Simon «che spesso, ultimamente, mi sono vestito da donna» Clary continuò a tenere lo sguardo distante, mentre Juliet scoppiò a ridere.

«Se vuoi ho qualche vestito carino da prestarti, passa da me domani» Juliet gli fece l'occhiolino, comprendendo che fosse solo una battuta per attirare l'attenzione.
Girò il volto verso la rossa. Niente. Come se fosse in trance.

«Simon! Juliet!» urlò Clary afferrando il braccio dell'amica.

«Cosa?» Simon sembrò preoccupato dalla reazione tanto allarmata. «Guarda che non mi vesto mica da donna, non ho il fisico giusto per farlo»

«Li vedete quei tizi laggiù? Vicino alla porta?» Clary indicò due ragazzi vestiti completamente in nero. Simon cercò di mettere a fuoco, ma non vide nulla.

«Non vedo niente.» Annunciò Simon. Juliet aggrottò la fronte. Come faceva a non vederli? Non erano così lontano da loro. Forse doveva fare una controllata alla vista di nuovo.

«Come fai a non vederli, Sim? Sono proprio davanti ai tuoi occhi!» Juliet diede voce ai suoi pensieri.

Clary si girò verso la ragazza.

«Seguivano il ragazzo con i capelli blu. Ad un certo punto il biondo ha tirato fuori un coltello...»

«Sei sicura?» Simon cercò di vedere meglio ma invano. Clary annuì.

«Jules, tu lo hai visto?»

«Vedo i ragazzi ma non vedo il coltello.» Disse seguendo i due tipi in nero con lo sguardo.

«Vado a chiamare qualcuno della security. Restate qui.» Se ne andò velocemente spingendo chiunque trovava sul suo cammino.

Clary si voltò e vide il biondino che si infilava nella porta con la scritta Ingresso Vietato, con l'amico che lo seguiva.

Clary iniziò a dirigersi verso la porta che avevano versato le due figure in nero.

Oh no, pensò l'amica. Ora mi tocca seguirla!

Nothing it's like it seems. || Alec Lightwood; Shadowhunters. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora