Katherine's Pov
Ecco la campanella che segnava il termine delle lezioni. Tutti gli alunni si teletrasportarono velocemente nel corridoio,pronti ad andare via. Vidi Melody in lontananza,intenta a cercare lo sguardo di qualcuno e quando incrociammo i nostri,dall'espressione che si formò sul suo volto,constatai che stesse cercando proprio il mio. Era passata una settimana dal ballo e io,ogni minuto della giornata, non potevo fare a meno di ripercorrere con la memoria tutti gli avvenimenti di quella sera. "Pomeriggio devo andare a fare compere in paese per mia madre,verresti con me?" Mi chiese una volta che fummo faccia a faccia. "Certo" risposi velocemente senza esitazione rivolgendogli un sorriso,e dopo varie parole decidemmo di incamminarci.
Tornai a casa e ad accogliermi fu un gradevole odorino di pollo arrosto. Salutai mia madre con un bacio sulla guancia e a mio fratello scompigliandogli i capelli. Poi il mio sguardo cadde sulla sedia vuota posta a capotavola. Era come sempre..il suo legno lucido rifletteva la luce del sole,era abitudine di mia madre di pulirla sempre,mio padre odiava le sedie impolverate. Un velo di nostalgia si impossesò di me,e fui certa che la donna che stava servendo il cibo nei piatti se ne fosse accorta. Ricordo ancora l'accaduto proprio come se fosse successo ieri. Avevo sette anni ed ero in camera mia a disegnare vari modelli di abbigliamento,fantasticando sul fatto che un giorno sarei diventata uma grande stilista. Mi trovavo sola in casa,quando ad un certo punto sentii bussare alla porta. Esitai ad aprire,quel tocco sulla porta mi era sembrato rude e abbastanza potente,constatai che ad aver provocato quella successione di battiti fosse un uomo. Mi decisi ad aprire,lasciando da parte le solite raccomandazioni di mia madre "Non aprire mai a nessuno" o "Non rivolgere la parola agli sconosciuti",ma percepivo una strana sensazione. Aprii lentamente la porta,sbirciando dalla minuscola fessura che si era formata sulla soglia,cercando di capire chi potesse essere. Due uomini occuparono la mia visuale e a convincermi ad aprire letteralmente la porta,fu la divisa famigliare che avevano indosso. Era identica a quella di mio padre. Uno era alto e abbastanza muscoloso,due enormi sopracciglia scorgevano dalla sua fronte facendo da protagoniste sul suo viso,i suoi occhi erano di un color rame che al sole brillavano come lucciole,e sulla superficie della sua pelle delicata e per niente rovinata,spuntava qualche pelucchio,segno che a breve avrebbe dovuto fare la barba. L'altro uomo era totalmente diverso. Era basso e magro,ma anche sul suo corpo i muscoli si davano a vedere. Era abbastanza giovane e i suoi occhi,che mi parevano avessero una tinta azzurra,erano chiusi in due fessure a causa dei raggi del sole che picchiavano sul suo volto. "Stiamo cercando la signora Jennifer Sofia Jones,attualmente si trova in casa?" Disse l'uomo dalle enormi sopracciglia. Lo guardai con aria interrogativa e scossi il capo,rispondendo alla loro domanda. Ma prima che potessero proferire parola mia mamma si presentò davanti ai nostri occhi,con Herik tra le braccia. Fui certa che appena vide gli uomini in divisa,il suo corpo si tese,e a vedere le sue mani che si stringevano e si rivoltavano tra loro,percepii la sua preoccupazione,anche se non ne capivo la motivazione. Gli uomini salutarono la donna,abbassando il capo,com'era consueta abitudine degli Over Sky. Secondo le nostre credenze,la donna era soggetto di superiorità e potenza e chiunque avrebbe dovuto spianarsi sul suo sentiero. La donna in risposta,li invitò ad entrare facendoli accomodare nel piccolo ma accogliente salottino della casa. Mia madre si diresse in cucina e dopo qualche minuto tornò con un vassoio in mano,sul quale c'erano delle tazzine contenenti un liquido scuro,caffè suppongo.
"Oh,grazie mille signora Jones" disse l'uomo basso,e mia madre,la quale non riusciva a trovare pace,di rimando rispose con un lieve sorriso. "Vi starete chiedendo il motivo della nostra improvvisa venuta" cominciò l'uomo dagli occhi color rame,nei quali potei leggere dolore e specialmente un grande sforzo nel pronunciare quelle parole. Guardai il suo compagno,che restò per tutto il tempo col capo basso,studiando i suoi stivali neri sporchi di fango. "A nome dell'esercito e di tutto il regno degli Over Sky,con grande riconoscenza,rispetto e ammirazione nei confronti del grande soldato Jones,il quale ha sacrificato la sua vita in un terribile scontro con i nostri più temuti nemici,vi portiamo a malincuore le nostre più onorevoli condoglianze-" le parole dell'uomo vennero sovrastate da un rumoroso tonfo e da un urlo che riempì ogni singolo spazio libero della stanza. Mia madre era accasciata a terra,le lacrime scorrevano come il sangue sul suo volto,potei vedere in lei il Dio della sofferenza,che aveva impugnato il suo cuore pronto a strapparlo da un momento all'altro. Non sapevo cosa provassi io in quel momento. In me sentii solo un "tac" dopo aver sentito quelle parole. Quello era il rumore della mia anima,che aveva deciso di spegnersi in modo da poter trovare la pace.
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Secret Princess -Harry Styles-
RomanceKatherine Jones,una ragazza innocente e dal cuore nobile,una della categoria borghese che viveva per realizzare uno dei suoi più grandi sogni,diventare una stilista. Ma cosa potrebbe succedere,se un giorno inaspettato nella sua vita si intromettess...