08. Cucciolo (Modificato)

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*NOAH*

La giornata era iniziata relativamente bene, niente scuola, niente genitori a casa e soprattutto avevo il tempo per finire di sistemare le mie cose.

Trasferirsi in una nuova città e in una nuova casa dopo tanti anni è stata dura per me. Dover lasciare i miei amici, andare in una nuova scuola e soprattutto cercare di fare nuove amicizie.

Aver conosciuto John lo reputo un miracolo. E' carino nei miei confronti, sembra sempre sicuro di se e ci tiene davvero molto alla sua famiglia e ai suoi amici.

Negli ultimi giorni, dopo il nostro primo incontro, mi sono ritrovato molto spesso a pensare a lui, non come un normale amico farebbe.

La prima volta che incontrai il suo sguardo sentii uno strano calore pervadermi il corpo, un calore che non dovrebbe esistere essendo un vampiro. Mi sono sentito come...catturato.

Forse dovrei parlarne con i miei genitori, ma sarebbe troppo imbarazzante. Soprattutto mia madre, lei si che mi avrebbe fatto morire dall'imbarazzo, se solo avesse potuto.

Una volta finito di sistemare le ultime cose, con la testa piena di pensieri che variavano da John a John, sospirai e mi stesi sul letto, cercando si svuotare la mente. 

Mi svegliai di colpo quando sentii un improvvisopeso sul petto ed una cosa viscida e bavosa leccarmi la faccia.

Quando aprii gli occhi vidi che era Eren, il mio cucciolo di Husky. Aveva circa quattro mesi, lo avevo trovato abbandonato vicino ad un bidone della spazzatura, decisi quindi di adottarlo e di prendermi cura di lui. All'inizio fu difficile, era malnutrito e aveva anche una zampa rotta, dopo diverse cure e tanto amore era riuscito ad entrare definitivamente nella mia vita. Io amavo lui e lui amava me.

Ricordo ancora la faccia che fecero i miei genitori quando lo videro. Mio padre felice come non mai, mia mamma contrariata. Ma non durò per molto. Alla fine cedette agli occhioni verdi e dolci di Eren e inevitabilmente si innamorò anche lei di quel cucciolo.

Mi risvegliai dai ricordi quando Eren mi leccò di nuovo. Decisi di alzarmi dal letto e di portare fuori a spasso quel cucciolo che giorno dopo giorno diventava sempre più grande.
Appena presi il guinzaglio iniziò a scodinzolare come una furia, colpendomi a volte anche la gamba.

Decisi di passare dal parco, dove lo lasciai una mezz'oretta libero vedendolo giocare con altri cani. Tornando a casa, decisi di fermarmi da John, con la scusa di presentargli Eren, ma non ricevetti risposta quando suonai al campanello. Decisi quindi di mandargli un messaggio mentre ritornavo a casa. Nel frattempo i miei genitori erano ritornati, decisi quindi di lasciare libero il cane e dare una mano a mio padre a sistemare gli attrezzi in garage, facendo attenzione di tanto in tanto al telefono, aspettando una risposta da parte di John.

La sua chiamata mi colse di sorpresa. Ero intento a scegliere dei vestiti decenti che quasi mi misi a urlare sentendo la suoneria all'improvviso. 

Cercai di parlare il più tranquillamente possibile, cercando di camuffare la mia agitazione, credo con scarsi risultati. Mi cambiai il più velocemente possibile, e salutando i miei genitori e la palla di pelo, andai a casa di John.

Una volta arrivato, non ci fu bisogno neanche di suonare il campanello che John aprii subito la porta, facendosi da parte per farmi passare con un sorriso, a mio dire, mozzafiato.

Da quando sono diventato così patetico? Sospirai interiormente.

"Ciao" lo salutai timidamente.

"Ciao" mi salutò lui, sempre sorridendo.

"Stai benissimo, il blu ti dona davvero molto" dissi guardandolo, forse più del dovuto.

"Grazie" mi rispose sorridendo dolcemente. Questa cena sarà la mia fine, me lo sento.

"Cosa hai preparato di buono? Arriva un profumo delizioso dalla cucina" cercai di rompere il ghiaccio e di farmi passare l'imbarazzo.

"La casa offre fettine di carne ripiena, con un contorno di patate al forno e insalata. Per il dessert ho preparato velocemente della crema inglese e qualche biscotto per accompagnare" mi spiegò con tono quasi professionale.

Sorrisi divertito e, insieme, andammo in cucina.

Consumammo la cena parlando del più e del meno, raccontando aneddoti divertenti sulla nostra infanzia e conoscendoci un po' di più. Scoprii di avere molte cose in comune con lui, come la passione per i viaggi, per gli anime e i manga e qualche gruppo musicale. 

Senza accorgercene si erano già fatte le undici di sera. Lo aiutai a sparecchiare e a lavare i piatti e una volta finito mi accompagnò alla porta.

"Grazie per la cena, mi è piaciuta molto e mi sono divertito tantissimo" dissi arrossendo leggermente.

"Grazie a te per essere venuto, mi sono divertito molto anch'io" mi sorrise.

Ci guardammo per qualche secondo, o per qualche minuto, non saprei dirlo con esattezza, poi fece qualcosa di inaspettato che mi fece morire dentro.

"Buonanotte" disse dandomi un bacio all'angolo della bocca, sfiorando leggermente le mie labbra.

"Buonanotte" dissi balbettando e rosso in viso. Rise leggermente alla mia reazione, mi accarezzò una guancia e decisi che sarebbe stato meglio andare prima di morire per autocombustione.

"A domani allora" borbottai allontanandomi da lui, purtroppo.

"A domani" mi sorrise, aspettando sull'uscio della porta fino a quando non mi fui allontanato da casa sua.

Una volta sicuro di non essere visto da nessuno, iniziai a pizzicarmi il viso per constatare se fosse un sogno o meno. Per fortuna non lo era, era tutto reale.

Sorrisi come un ebete e accarezzai il punto in cui mi aveva baciato, una volta arrivato a casa mi fiondai subito in camera mia e mi buttai sul letto, guardando il soffitto con aria sognante.

Ero ufficialmente stracotto.



Scusateeeeeeeee
Scusate l'immenso ritardo.
Ci tengo a precisare che non ho potuto aggiornare perché la connessione a internet non andava. Ne la connessione dati ne il Wi-Fi :/

Cooomunque 

Spero che il capitolo vi piaccia e vi informo che non dovrete aspettare molto per il prossimo capitolo :3
Sciauuu

Catturato Dai Suoi OcchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora