06. Festa in Famiglia (Modificato)

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Osservai il soffitto per qualche minuto, poi mi ricordai di avere dei compiti da svolgere per il giorno seguente. Decisi di alzarmi controvoglia e andai a sedermi vicino alla scrivania, tirando fuori i libri e i quaderni di scuola. Impiegai un'oretta abbondante a svolgere il tema e le domande di letteratura, invece impiegai appena 10 minuti a fare i compiti di matematica. Pensai anche a un modo per presentare le mie amiche a Noah senza traumatizzarlo. 

Una volta finito decisi di preparare lo zaino per il giorno successivo. Misi sottocarica il telefono e passai un paio d'ore a guardare un nuova serie Tv su Netflix.

Si erano fatte ormai le sette, così decisi di darmi una leggera rinfrescata per poi iniziare a prepararmi per la festa di questa sera. Ero elettrizzato solo all'idea. I miei parenti e i miei amici ancora non sapevano del fatto che fossi diventato un vampiro, li avrei sicuramente stupiti.

Decisi di vestirmi in modo semplice e poco formale, indossai una maglia a maniche corte nera, una camicia a quadri rossa, con le maniche sollevate fino ai gomiti, un paio di jeans neri strappati sulle ginocchia e delle converse rosse.

Durante la giornata avevo fatto pratica nel cercare di migliorare il mio udito per non sentirmi scombussolato, c'ero più o meno riuscito. Mi sentivo soddisfatto di me stesso.

Una volta finito di prepararmi scesi al piano di sotto dai miei genitori. Mia madre era ancora in camera a finire di prepararsi mentre mio padre era in salotto a guardare la Tv. 

Nel frattempo navigavo sui social, controllando il mio account Instagram e Facebook, notando che Noah mi aveva inviato la richiesta d'amicizia, che accettai immediatamente. Iniziai a stalkerare un po' il suo profilo, vedendo sue vecchie foto e sciogliendomi alle foto di lui da piccolo. La natura è stata davvero generosa con lui.

Una volta che mia madre fu pronta ci dirigemmo verso il locale dove si sarebbe tenuta di nuovo la festa, sistemando gli ultimi ritocchi.

Sarebbe stata una festicciola tranquilla con pochi invitati, niente di eclatante ma neanche noiosa. I primi invitati iniziarono ad arrivare, parenti, cugini e amici. Di Noah nemmeno l'ombra.

Ad un tratto sentii un leggero rumore provenire dalle mie spalle, ma non ci feci molto caso, fino a quando non mi trovai gli occhi coperti, probabilmente da delle mani, e il respiro di qualcuno vicino all'orecchio.

Rabbrividii, quel profumo era inconfondibile. Almeno per me.

"Indovina chi sono" mi sussurrò all'orecchio.

"Alla fine sei venuto, avevo perso la speranza" ridacchiai.

"Non sarei mancato per nulla al mondo" disse togliendomi le mani dagli occhi, mi girai verso di lui e gli sorrisi. Sorrise anche lui.

"Oooh Oooh sento tensione sessuale nell'aria qui" disse Reb sbucando dal nulla con un sorriso malizioso. Noah arrossì di botto, io mi limitai a scuotere la testa rassegnato. Il mio piano era andato in fumo.

"Grazie per la magnifica figura, come al solito. Noah, lei è Rebecca, la mia migliore amica, nonché compagna di classe e compagna di banco. Avrei preferito una presentazione diversa ma vabbè" dissi presentandoli.

"Piacere sono Noah, da domani saremo in classe insieme" si presentò Noah imbarazzato.

"Piacere mio, ero curiosa di conoscerti. John non ha fatto altro che parlarmi di te ieri, per tuuuuutto il tempo" ghignò. La guardai minaccioso. Ridendo se ne andò, probabilmente a prendere qualcosa da sgranocchiare o da bere.

Noah mi guardò con un sorrisetto strano e io decisi di far finta di niente.

"Non una parola" dissi fintamente arrabbiato per poi scoppiare a ridere subito dopo.

Passò del tempo e tutti gli invitati arrivarono così anche il tanto atteso cibo. 

Appena il buffet fu aperto, gli invitati ci si buttarono sopra come se non mangiassero da anni.

C'era chi spingeva, chi saltava la fila, chi rubava il cibo dai piatti degli altri e chi mandava i bimbi piccoli a preparare i piatti solo perché riuscivano a infilarsi dappertutto. Non potei fare altro che ridere a questa scena, felice di poter trascorrere del tempo con le persone a cui tenevo di più.

L'occhio mi cadde sulla figura di Noah, rideva spensierato e parlava con uno dei miei zii. 

Non potei fare a meno di fissarlo e sorridere, alla fine i nostri occhi si incrociarono e, imbarazzato, mi sorrise anche lui.

La festa si svolse nei migliori dei modi, superando ogni mia aspettativa.

Al taglio della torta comunicai a tutti di essere diventato un vampiro. Iniziarono a esultare tutti e a gridare, alcuni mi abbracciarono. Era una reazione esagerata forse, ma a me andava benissimo così, loro erano la mia stramba e meravigliosa famiglia.

Quando anche gli ultimi invitati andarono via, rimase solo Noah con noi, dicendo di voler dare una mano a pulire. Io e i miei genitori cercammo in tutti i modi di fargli cambiare idea, ma senza risultati. Una volta finito di sistemare tutto riaccompagnammo il biondo a casa.

"Buonanotte, grazie per il passaggio e per la magnifica serata" disse sorridendo. Prima di scendere, però, mi diede un bacio sulla guancia per poi scappar via.

"NON. UNA. PAROLA" dissi rossissimo in viso, guardando lo sguardo ghignante e malizioso dei miei genitori.


Angolo autrice
Salve spero che il capitolo vi sia piaciuto e scusate se ci ho messo tanto ma non avevo idee.
Come avrete capito non sono molto brava con i titoli ahahah
A presto :*


NUOVO ANGOLO AUTRICE

WOOOOOOOOOOOOOOO

Doppio aggiornamentooo

Lo avreste mai detto ? Mi sono fatta perdonare ? Probabilmente no ahahah

Catturato Dai Suoi OcchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora