Capitolo 3

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|Louis|

"Lou io non mi fido per niente di Harry! Non credo alle sue scuse!" Mio fratello ha ragione, nemmeno io mi fido di Harry, e di certo non ho cambiato idea per il discorso di ieri sera. Però una piccola possibilità potrei dargliela, per conoscerci meglio e magari diventare amici. Si, è vero che probabilmente alla fine di questa vacanza non ci rivedremo più, ma devo ammettere che diventare suo amico non mi dispiaccia. Dopo tutto credo che non sia così male, se solo smettesse di comportarsi in quel modo sfacciato e prepotente
"Nemmeno io mi fido Ni, però forse potrei dargli una possibilità, no? Alla fine ha ragione lui, per forza di cose saremo costretti a vederci per tutto il mese"
"ti conosco, se ti affezioni è la fine. Siamo venuti qui per lasciarti alle spalle il brutto anno che hai passato, per farti rilassarti e dimenticare quello successo sei mesi fa. Non posso permettere di vederti soffrire di nuovo." Il mio dolce Niall, è davvero il miglior fratello che potessi desiderare
"Non succederà Nialler! Solo due chiacchiere e niente più. Non mi fido di Harry, mi mette troppo a disagio, mi ricorda Carl" dico con un filo di voce e lui prontamente mi abbraccia mentre le solite lacrime scendono dai miei occhi
"Non pensarci Lou, lui non ti farà più del male, l'incubo è finito sei mesi fa" io vorrei davvero non pensarci più ma è impossibile. Sono stato malissimo, continuo a svegliarmi in preda agli incubi, ad urlare di notte e a non riuscire a farmi toccare da nessuno, se non da Niall e dai miei genitori
"Non so se ce la faccio" tiro su con il naso cercando di asciugarmi le lacrime con il palmo della mano
"Ce la faremo insieme, come sempre, te lo prometto" annuisco godendomi l'abbraccio con mio fratello
"Buongiorno ragazzi!" Il nostro momento tenero da fratelli viene interrotto da una voce roca che riconosco all'istante, subito cerco di non fargli notare i miei occhi ancora lucidi
"Buongiorno Harry!" Non sciolgo del tutto l'abbraccio con Niall, rimaniamo comunque attaccati, qui seduti su uno dei nostri lettini, sotto l'ombrellone 
"Buongiorno riccio! Sappi che anche se mio fratello ha deciso di darti una chance io non mi fido! Ti tengo d'occhio!" Harry alza gli occhi al cielo per niente spaventato dalle minacce di Niall, in effetti mio fratello non fa paura ad una mosca, figuriamoci ad un riccio alto il doppio di lui, di noi
"Senti biondo tinto tu non stai simpatico a me e io non sto simpatico a te lo sappiamo, ma che ne dici di fare una tregua? Per tuo fratello, voglio davvero conoscerlo" Niall lo guarda davvero male, è ancora dubbioso ma alla fine sbuffando annuisce
"Se solo provi a fargli del male ti ammazzo!!"
"Messaggio ricevuto, adesso posso invitarti a colazione, Lou?" Arrossisco come mio solito e annuisco poco convinto
"Ní ci vediamo fra poco"
"Va bene, portami tre cornetti" sapevo me l'avrebbe chiesto, tipico di Niall, mangia come una fogna e non ingrassa
"Niall! Prima o poi ti sentirai male per tutto quello che mangi"
"Non preoccuparti fratellino! Tu portameli e basta, al resto ci penso io"
"Okay Neil!" Finalmente sorrido, lascio un bacio sulla guancia di mio fratello e abbandono il nostro ombrellone seguito da Harry che scuote la testa divertito
"Sono contento tu abbia accettato il mio invito a colazione" è la prima parola che mi dice appena siamo soli. Non so bene cosa dire così opto per il silenzio, anche perché ho ancora un po' la voce incrinata e  non voglio di certo farmi vedere più debole di quello che già crede io sia
"Lou, tutto bene?" Poggia una sua mano sulla mia spalla nuda, essendo solo con il costume, e io sobbalzo. Mi da fastidio qualsiasi tipo di contatto, non riesco a farmi toccare da nessuno, a parte da Niall e dai nostri genitori
"I io s si tutto bene, scusa ma ero sovrappensiero"
"Sei sicuro di stare bene? Hai pianto?" Maledetto io ed i miei occhi
"N no! Io no" cerco di essere il più convincente possibile ma non credo di riuscirci bene
"Hey Lou va tutto bene?"
"Sisi, scusami Harry, sono solo stanco, stanotte non ho dormito" annuisce poco convinto e camminiamo verso il bar. Al bancone c'è il biondino di ieri sera, se non sbaglio si chiama Leon. Lui ed Harry devono essere parecchio amici, perché il biondo appena lo vede si illumina in un sorriso
"Haz hai fatto tardi stamattina! Ti aspettavo prima" il riccio continua a sorridergli come un cretino e non degna me di uno sguardo
"Buongiorno Leo! Sono passato in spiaggia a prendere Louis" il biondo sembra accorgersi di me solo adesso e sorride beffardo
"E lui chi è? La tua nuova conquista? Sei andato sul leggero stavolta, che te ne fai di un ragazzino? Non ti basto più io?" Non so cosa dire. Chi è questo? Il ragazzo di Harry? O, molto probabilmente, uno dei suoi divertimenti, come d'altronde lo sono anche io. Adesso l'ho capito e so davvero che non posso fidarmi di lui, il suo scopo è solo quello di portarmi a letto, altro che amicizia. Se avesse voluto davvero conoscermi non avrebbe di certo permesso al suo amico di parlarmi così
"Smettila Leon" dice solo questo, non guardandomi neanche in faccia
"Haz io ho l'esclusiva, anche stanotte me l'hai dimostrato" il biondo continua a stuzzicare lui e sbeffeggiare me, ma se si crede di ferirmi si sbaglia. Anzi devo ringraziarlo per avermi mostrato, inconsapevolmente, le vere intenzioni di Harry. Adesso so di non voler iniziare neanche un'amicizia con lui. Senza dargli nessuna spiegazione mi alzo dal mio sgabello e mi allontano da lì. Voglio solo andare da Niall. Li conosco i tipi come Harry, Carl era esattamente così, era simpatico, faceva continuamente battute, usava nomignoli dolci, mi portava a scuola, mi prendeva per mano e faceva il carino e poi.. Poi è finita nel modo peggiore in cui potesse finire, ed ora eccomi qui, un ammasso di paure, incubi e cuore spezzato e calpestato più volte
"Louis! Louis aspetta!!" Sento la voce di Harry ma non mi fermo, corro più veloce, non voglio parlargli e non voglio piangere davanti a lui
"Lou, ti prego aspetta" ci mette poco a raggiungermi e tirarmi per un braccio, a questo contatto urlo istintivamente e lui spaventato mi lascia subito
"Non pensare a quello che dice Leon, lui fa sempre così" sorrido tristemente cercando di nascondere le lacrime
"Non mi importa di quello che ha detto Leon! Anzi devo ringraziarlo perché mi ha mostrato come sei in realtà. Sai volevo davvero darti una possibilità, conoscerti, parlarti e magari creare qualcosa di bello in questo mese, proprio io che tengo tutti alla larga. Niall me l'aveva detto di non darti neanche mezza possibilità ma io, nonostante non mi fido per niente, d'altronde non ti conosco, ho pensato che con il tempo potevo però iniziare a fidarmi. E invece ho capito, vedendoti con Leon e sentendo le sue parole, che tu non hai mai avuto intenzione di creare un rapporto sano con me, non ti importa di chiedermi scusa o altro, vuoi solo raggiungere il tuo scopo, quello di portarmi a letto, e l'avresti fatto poco prima della mia partenza, giusto? Così chi si è visto si è visto, io me ne sarei andato soddisfatto e tu invece avresti aggiunto un altro nome, il mio, alle tue conquiste. Purtroppo ti è andata male, per due ragioni, la prima perché ormai ti ho scoperto e quindi dovrai trovarti un'altra preda, sono sicuro non sarà difficile per te. Secondo, non sarei venuto a letto con te in nessun caso, non so se te ne sei accorto ma non voglio nemmeno essere sfiorato. Quando ieri ti ho detto che non mi piaci, che mi metti a disagio è vero, sei marcio Harry, marcio e cattivo come lui, e io non posso ricaderci." Non è da me dire tutte queste cose, fare questi discorsi così personali. Scoppio a piangere accasciandomi a terra con le mani sul viso. Spero se ne sia andato, voglio restare solo, calmarmi e poi andare da mio fratello
"Shh Lou, scusa, sono un cretino" si siede accanto a me, sento la sua presenza ma non si avvicina, probabilmente non vuole che lo allontani
"Ti prego Harry lasciami stare. Mi hai già umiliato abbastanza, non credi?" Tiro su con il naso asciugandomi, come posso, le lacrime
"Quello che hai detto è tutto vero. Appena ti ho visto arrivare al villaggio ho pensato fossi la mia prossima preda e ammetto di averlo pensato anche stamattina, ma poi ti ho visto con Niall sotto l'ombrellone, eravate abbracciati e tu sembravi così sereno, nonostante avessi gli occhi lucidi e le guance arrossate. La prima cosa che ho pensato è stata che non avevo mai visto nulla di più bello. E se solo io fossi diverso, meno coglione, più capace di amare, ci penserei io a te Louis, sconfiggerei tutte le tue paure e ti proteggerei. E probabilmente hai ragione anche sul fatto che io sia marcio, ma Lou, credimi, io non ti farei mai quello che ti ha fatto lui, anche se non so chi sia questo lui in questione e cosa ti ha fatto. Guardando i tuoi occhi capisco che è qualcosa di serio. Non voglio più vederti così spaventato" Lo guardo finalmente negli occhi e chissà perché penso sia sincero, non dovrei ma spinto da non so cosa inizio a raccontargli tutto con voce tremante
"Carl era mio amico, almeno credevo così, era l'unico che non mi prendeva in giro, che non mi disprezzava o picchiava. A scuola lo facevano tutti, per lo meno quando Niall non era nei paraggi, altrimenti lui li faceva scappare. Ho conosciuto Carl in caffetteria, lavorava vicino scuola, era più grande di me di un paio d'anni. Un giorno arrivai lì piangendo, Niall non c'era, aveva la febbre ed era a casa, mi picchiarono chiamandomi come sempre "frocio" "succhiacazzi" e tutti questi epiteti carini. Non potendone più scappai, rifuggiandomi in caffetteria. C'era lui al bancone con un sorriso rassicurante, si presentò offrendomi una cioccolata calda. Non sono uno che si fida delle persone ma non so perché con lui lo feci all'istante. Parlammo di tutto, per ore, mi accompagnò a casa quel pomeriggio ed ero così felice. Andammo avanti per mesi a sentirci, uscire insieme, ero completamente al sicuro con lui. Anche se c'erano volte che il suo viso dolce, rassicurante, cambiava, diventava freddo, pauroso, e sei mesi fa me ne resi conto pienamente. Non stavamo insieme, eravamo amici che si coccolavano, niente baci, niente cose spinte, solo coccole innocenti, non sapevo neanche se fosse gay. Un pomeriggio eravamo al parco, era isolato, non c'era nessuno, eravamo seduti su una panchina, giocavo con le sue mani accarezzandole di tanto in tanto, finché non mi baciò. All'inizio era un bacio lento, dolce, poi cambiò qualcosa, mi imprigionò nella sua stretta e iniziò a toccarmi dappertutto. Io non volevo, ero spaventato, e soprattutto vergine, urlavo, mi dimenavo, ma non servì a nulla. Mi strappò i vestiti da dosso ed entrò dentro di me con un'unica forte e dolorosissima spinta. Piangevo, urlavo senza sosta, ma lui nulla, continuava a spingersi in me. Alla fine svenni svegliandomi dopo qualche ora in ospedale, circondato dai miei genitori e da Niall che piangevano disperati. Mi spiegarono tutto e mi dissero che era stata una signora a trovarmi in quel parco pieno di sangue e privo di sensi. Facemmo subito la denuncia e lo arrestarono, adesso è ancora in prigione. I giorni seguenti non furono facili, mi facevo 4/5 docce al giorno, la notte mi svegliavo in preda agli incubi e non uscivo più di casa. Tornai a scuola dopo due settimane, stretto a Niall che si sentiva tremendamente in colpa, ancora oggi crede sia colpa sua, pensa che se ci fosse stato lui non sarebbe successo nulla. Ma non poteva farci niente, nessuno credeva che Carl fosse così. Adesso sto solo cercando di rimettere insieme i pezzi e lasciarmi quella brutta esperienza e questi anni di insulti alle spalle. Andrò al college e mi rifarò una vita. Comunque non so perché ti ho raccontato tutto questo, al di fuori della mia famiglia non lo sa nessuno, anche perché l'unico amico che ho è mio fratello. Non è di sangue ma è come se lo fosse. Mia madre e suo padre sono sposati da quando avevamo 8 anni. Mio padre non mi ha mai voluto, se n'è andato appena ha saputo che sarei nato, mentre Niall ha perso sua madre il giorno della sua nascita. Suo padre è il meglio che potessi desiderare e mia madre ama entrambi allo stesso modo" Ho smesso di piangere e mi torturo le mani l'una nell'altra aspettando forse una sua reazione, non ho mai raccontato a nessuno tutto questo, non è proprio da me
"Io.. Louis mi dispiace tanto, non avrei mai immaginato una cosa del genere. Adesso capisco tutto, la tua paura di essere sfiorato, la diffidenza e tutto il resto. Ti giuro, ho così tanta rabbia in questo momento!! Romperei volentieri il muso a quel coglione e prenderei a calci tutta la tua scuola!!" Sembra davvero turbato e soprattutto  arrabbiato, muove la gamba su e giù e ha un'espressione tesissima
"Non posso crederci che ti hanno fatto questo!! A te che sei così, così dolce, ingenuo, bellissimo e perfetto" gli trema la voce e io faccio l'unica cosa che mi passa per la mente, allungo la mia mano verso la sua sfiorandola leggermente, si gira a guardarmi e sorride debolmente
"Non voglio lasciarti andare Lou, permettimi di farmi conoscere, sono un cretino è vero, ma mi interessi e voglio smettere di comportarmi come un ragazzino"
"Lo fai solo per pietà Harry"
"No Louis! Lo faccio perché voglio conoscerti, perché sei forte e fragile allo stesso tempo, perché sei bellissimo e adesso sento solo il bisogno di proteggerti, anche se, come ti ho detto prima, credo di non saperlo fare" So che probabilmente finirò per farmi altro male, ma sento di volergli dare una possibilità, ci sarà una ragione per la quale gli ho raccontato tutto questo, no? voglio conoscerlo davvero, so che con il tempo di lui potrò sul serio fidarmi
"Ti ho raccontato tutto questo perché so, in fondo, che potrò, un giorno, fidarmi di te. Non dovrei lo so, ma c'è qualcosa che mi spinge a farlo, quindi va bene Harry, voglio conoscerti anche io" sorride, un sorriso pieno, tutto fossette e sorrido anche io di rimando
"Posso abbracciarti Lou? Non desidero altro che averti fra le mie braccia in questo momento" credo di potercela fare. Annuisco avvicinandomi a lui che apre le braccia aspettando un mio movimento
"Anche io voglio stare fra le tue braccia Har" mi butto fra le sue braccia nascondendo il viso nell'incavo del suo collo, lui mi stringe con cautela, accarezzandomi i capelli. Non dovrei dirlo, alla fine nemmeno lo conosco, però fra le sue braccia mi sento al sicuro, fin troppo, e questo porterà solo guai.

I'm in love with you and all these little things ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora