Ti prego, scrivimi...

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"Ti prego, scrivimi. Ho voglia di leggerTI.
Per me tutto ha avuto inizio quando ti ho conosciuta. Scrivimi, ti prego. Ho voglia di sentirTI.
Che fai? Mi aspetto qualche messaggio (?) ... sono mai nei tuoi pensieri? Mi hai mai dedicato qualche attimo nella tua mente? Sono mai stato una piccola parte del tuo sterminato pensiero?
Io ti cerco e tu fuggi. MI sfuggi. E non riesco ad allontanare il mio pensiero da te. Temo che tu fugga via. Per sempre.
Stamattina ho provato a chiudere gli occhi. Ti ho sentita qui, accanto a me. Ho percepito la tua presenza. Ho respirato il tuo profumo. Ho toccato la tua bellezza...

Quanto sei bella nell'armonia dei tuoi suoni! Nell'impetuoso fluire delle tue parole e dei tuoi pensieri! Ma che cos'è davvero la Bellezza?

È leggere parole che ascolti nel suono di una voce. È leggere la tua voce che si fa immagine e pensiero. Corpo. È riuscire a catturare la visione del mondo di chi ci emoziona. Il brivido di chi mi emoziona. Il tuo. È la curiosità per l'estraneo che si fa intimo. È cercare il tuo cuore per accarezzarlo. Inseguire quel fiume che ti attraversa, che si perde e si consuma dentro di te. Che scompare e riappare. È infiammarsi di quel Logos che è in tutte le cose e per tutte le cose. È lasciarsi trasportare da quel vento che, lentamente, sedimenta e riempie i vuoti che ci abitano. Tu sei Bellezza. Per me. Ora.
Scrivimi, ti prego. Ho voglia di leggerTI.

Ti lascio. Ma solo per ora".

Lei reclinò lo sguardo. Erano le parole che cercava da tempo. Che da anni inseguiva. E che la inseguivano. Chiuse gli occhi. - Chissà dove si radunano i sogni che non si avverano... -  si interrogò. Frammenti di istanti. Briciole di memoria. Punti. Rette. Piani. Ponti vitrei. Assonanze infrangibili. Attese che intrecciano Sentieri aporetici (?) di fuga. Riaprì gli occhi e si pensò altrove. Sarebbe fuggita. Ancora una volta.

Ho voglia di leggerTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora