La luna, l'erba morbida sotto i piedi nudi, gli oleandri e le statue. Una danza trionfale e malinconica, triste e barocca. Passi minuti e veloci. Ritmati e leggeri. Alati. Note che racchiudono e dischiudono orizzonti vicini e lontani. Parole da intrecciare, come fili d'oro, in un'aura di solitudine. Come sono belle le notti d'estate avvolte nei loro silenzi tintinnanti! Vestite dei loro sublimi concetti. Perfetti. Evanescenti. Sempre pronti a evaporare nel profumo delle loro stesse idee. I pensieri non tacciono. Non possono tacere. Non devono. Chiedono di infrangere i confini del cielo. Di procedere oltre l'universo. Oltre lo sguardo limitato e limitante di cui sono ostaggio. Chiedono di aprirsi il sentiero della Ricerca. Strada maestra di ogni Verità.
La luna, l'erba morbida sotto i piedi nudi, gli oleandri, le statue. E le stelle. Infinite. Ogni giorno rinascono. Fresche e nuove. Brulicanti di Vita. Quelle che abbiamo seguito e amato non esistono più. Son precipitate sui nostri visi, sulle nostre mani. Hanno incendiato i pensieri che l'animo nutriva nell'oro della sua solitudine. Hanno preso posto in un angolo dei nostri ricordi per poi disperdersi nel Vuoto. I giorni le hanno colmate di illusioni. Dell'illusione che la realtà sia come piace a noi. Ogni giorno nasciamo e moriamo. Come la luna, l'erba morbida sotto i piedi nudi, gli oleandri, le statue. Come le notti d'estate. Come le stelle. Nasciamo, moriamo e risorgiamo perché è la Natura che lo chiede. E che pretende di essere scrutata e ammirata. Contemplata. Ché la realtà è sempre e solo come piace a lei. Noi la osserviamo. La attraversiamo. E nella Bellezza scintillante della Natura delle notti d'estate ci specchiamo. Ci respiriamo. E così spesso viviamo.
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Ficción GeneralUno straniero e la sua autostrada Verso il Nulla Odisseo e la sua nave Verso Itaca Una giovane donna e la sua corsa Verso la Perfezione Penelope e la sua tela Verso Casa Il mare aperto La strada Veloce Sguardi che si incrocian...