Chapter five

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Vi prego di non lasciare commenti offensivi, sessisti, misogini e altri verso Eleanor o chiunque altro personaggio di questa ff, vi prego. Sono personaggi di fantasia ma anche persone reali e questi commenti non mi piacciono. Vi prego di rispettare questa decisione grazie.








Louis ha Nate poggiato sulle sue spalle, e stanno indossando i loro costumi complementari dei Power Ranger, poichè Nate poco prima aveva esplicitamente detto di 'voler prendere a calci qualche sedere', e così si erano ritrovati entrambi a combattere nemici invisibili mentre guardavano la maratona dei cartoni animati che stavano dando in TV.
E' strano fare certe cose senza Harry, che si era fermato giusto per un paio d'ore, prima di andarsene per andare a trovare i suoi genitori. Louis lo capiva, ad Anne non capitava spesso di poter passare del tempo con Harry. Di certo non vuole essere la ragione per cui una madre e suo figlio non possano stare insieme almeno un pò. Il suo compleanno ed il Natale ormai sono passati, ma a volte trova ancora Nate a ringraziare Babbo Natale per tutti i bellissimi giocattoli e regali che aveva ricevuto. Louis ha dovuto trattenere le lacrime quando ha scartato quel pacco che sembrava incartato proprio come solo un bambino di tre anni avrebbe potuto fare e dentro ci aveva trovato una cornice colorata con una foto di loro due insieme. Lui viveva per momenti come quello, dato che in quel periodo potevano indossare i loro pigiami di Natale coordinati; in realtà hanno un sacco di cose coordinate, Louis le trova adorabili. E' come un mini me, pensa sempre, e lo adora, anche se sa che quando Nate inizierà a crescere troverà un suo stile e gusto personale, probabilmente abbandonando Louis. Così ne approfitta ora per poter abbinare le cose di suo figlio alle sue. Consegna la sua spada a Nate quando sente suonare il campanello. Confuso, solleva il piccolo dalle sue spalle poggiandolo a terra e si dirige verso la porta con espressione disorientata. Chi potrebbe essere? Sono solo le due di pomeriggio di un qualsiasi giovedì, ma solitamente le persone che venivano a trovarlo gli mandavano un messaggio in anticipo nel caso in cui Nate stesse facendo il suo sonnellino. Sbloccando la serratura per aprire la porta, si meraviglia di trovarsi davanti Eleanor.
"Oh merda, cosa è successo?" Le fa rapidamente un cenno con la testa per esortarla ad entrare. La ragazza è un completo disastro. I suoi capelli sono tirati su in una crocchia disordinata, il mascara le cola lungo le guance mischiato a grosse lacrime che scorrono dai suoi occhi gonfi. Louis prende la bambina dalle sue braccia per aiutarla a riprendersi almeno un pò.
"Papi chi è?" Nate domanda, guardando timidamente la bambina e la ragazza che continuava a piangere.
"Nate questa è El. Puoi dirle ciao?" L'uomo si dirige con loro verso il salotto, non volendo far rimanere le loro ospiti ferme all'entrata.
"Ciao." Nate corre dietro le gambe del padre per rifugiarsi da quelle nuove persone.
"Ciao Nate." Eleanor si asciuga il viso cercando di ricomporsi.
"Tesoro perchè non vai a colorare? Hai quel nuovo libro di supereroi che non hai ancora aperto." Louis si gira un pò e vede suo figlio sbirciare verso di lui, che gli regala un sorriso ed un bacio su una gamba per poi schizzare via verso la sua cameretta per prendere il libro che aspetta solo di essere colorato.
"Posso offrirti qualcosa? Tè? Caffè? Qualcosa da mangiare?" Le dice Louis mentre la ragazza appoggia la borsa dei pannolini sul divano.
"Un caffè andrebbe benissimo." Il ragazzo la conduce quindi verso la cucina ed avvia la macchina del caffè, poggiando poi Delaney nel sediolone che ha ancora in giro.
E' dopo averle piazzato davanti una tazza di caffè bollente che le chiede "Stai bene tesoro?" Si siede accanto a lei, avvicinandosi un pò di più così da poterla consolare nel caso in cui sarebbe scoppiata di nuovo a piangere.
"Non proprio. Mi dispiace essere piombata qui senza averti avvertito." Eleanor si scusa, afferrando il fazzoletto che le porge Louis.
"Non dire sciocchezze, non importa. Non mi piace vederti così sconvolta. Posso chiederti cosa è successo? Non devi dirmelo per forza se non vuoi." Il giovane sorseggia il suo tè, non volendo oltrepassare una linea invisibile che potrebbe esserci, insomma, sono usciti solo un paio di volte e ciò che è successo sembra qualcosa di molto più personale.
"Il padre di Delaney si è rifatto vivo, e si è presentato da me." Eleanor sussulta al solo pensiero e si rannicchia vicino a Louis, il quale avvolge un braccio intorno alle sue spalle per cercare di consolarla.
"Cazzo. Che cosa voleva?" Le passa un altro fazzoletto e ne usa uno per asciugarle gli occhi, catturando così anche il trucco che continuava a colarle, mentre la ragazza si soffia il naso.
"Non lo so, solo farmi sentire una merda immagino. Ha inziato ad urlarmi contro e a pretendere di voler vedere la bambina. Mi perseguita, è a conoscenza di cose che non dovrebbe sapere. Sono terrorizzata." Louis la stringe di più, strofinandole la schiena per calmarla.
"Hai fatto bene a venire qui, sono contento tu l'abbia fatto. Possiamo cercare di mandargli un ordine restrittivo se lo vuoi, lui non ha alcun diritto di fare questo. E se può farti sentire più al sicuro, puoi restare qui fin quando non lo otteniamo." Le propone, sapendo quanto dev'essere spaventata; ricorda ancora alcuni dei suoi compagni a cui era capitato di trovarsi in relazioni di questo genere, aggressive e violente.
"No, non posso. Louis, non sarebbe giusto nei tuoi confronti, non è un tuo problema. Mio fratello tornerà a casa tra pochi giorni ed una volta che sarà tornato, Trevor non si farà più vivo." Eleanor rifiuta cortesemente l'invito sapendo che sarebbe stato troppo.
"Insisto. Non è sicuro tornare a casa per te e Delaney, almeno finchè non torna tuo fratello. Mi preoccuperei e ti inonderei di messaggi per tutto il tempo. Possiamo mettere una culla nella stanza di Nate per la piccola e tu puoi prendere il mio letto, io dormirò sul divano." Il tono di Louis è leggero quando le parla. Sul serio, si sarebbe preoccupato da morire se la ragazza fosse tornata a casa da sola, quel ragazzo sembra un pazzo.
"Louis..."
"Non accetto un no come risposta." Il giovane le asciuga gli ultimi residui di lacrime ed afferra la tazza con il caffè per porgergliela.
"Sembra quindi che dovrò dire di si. Grazie Louis." Eleanor gli lascia un bacio sulla guancia ed il ragazzo afferra poi rapidamente la sua tazza.
"Davvero, non è un problema. Possiamo andare a recupare la tua roba tra qualche ora per confondere quel coglione." Aggiunge l'uomo mentre vede Nate arrivare dal corridoio, arrampicandosi dritto sul suo grembo.
"Papi! Mangiare pel favole!" Il piccolo si inginocchia proprio sulle cosce di Louis, donandogli un sorriso tutto denti, se così si può dire dato i pochi denti che ha.
"Cosa vuole mangiare questo Power Ranger per pranzo?" Louis lancia un'occhiata all'orologio; il pranzo è stato rinviato di un pò vista la nuova compagnia.
"'Uper pizza!" Nate alza una sua manina chiusa a pugno in aria, cercando poi di inginocchiarsi sulle gambe del padre in una posa da Power Rangers e cercando di rimanere serio.
"E super pizza sia, andiamo a preparare tutto per farla, si?"
"Otay papi." Il piccolo scivola via dal grembo di Louis, correndo lungo il corridoio per dirigersi in bagno, e il liscio riesce a sentire lo scorsciare dell'acqua che viene aperta dal figlio mentre lui va a preriscaldare il forno.
"Super pizza eh?" Eleanor sorride a Louis mentre quest'ultimo prende le loro tazze per poggiarle nel lavandino.
"Penso che abbia ereditato il mio amore per la pizza. E si, super pizza, perchè naturalmente questo è ciò che piace mangiare ai Power Rangers come noi. Questo, e il sapore della vittoria!" Louis urla quest'ultima frase lungo il corridoio. In risposta sente Nate gridare di rimando, "Urlo della vittoria!" Ha il figlio migliore del mondo.
"Come facevo a non saperlo?" Eleanor ride dandosi un colpetto sulla testa mentre Louis apre il frigo tirando fuori il contenitore con la salsa, il formaggio ed il salame piccante, poggiando il tutto sul bancone.
"Davvero, si tratta di buon senso, non sapevo che ci fossero persone che non conoscono la super pizza." Il liscio ride mentre pulisce una macchia sul bancone, poi afferra la teglia. Ha appena finito di cospargerla con lo spray al burro quando Nate si precipita direttamente verso le sue gambe.
"Su pe' favole!" Il piccolo allunga le sue manine verso l'alto per farsi prendere dal padre.
"Puoi prima prendere l'impasto per la super speciale pizza?" Louis indica il cesto del pane dove hanno anche l'impasto, la faccia di Nate si illumina al pensiero di poter aiutare suo padre e si affretta a fare ciò che Louis gli ha chiesto.
Il piccolo prende la cesta del pane e la mette vicino a lui e Louis, il quale si piega per prenderlo in braccio, per poi sistemarlo sul bancone.
"El non ha mai assaggiato una super pizza, vuoi mostrarle come la fanno i professionisti?" Louis lancia un'occhiata sorridente ad Eleanor mentre suo figlio annuisce.
"Guarda." Nate agita un ditino verso di lei per far si che stia attenta e poi passa al padre l'impasto prendendolo dalla cesta per far si che lui la modellasse al meglio e la dividesse in due parti, restituendone una a Nate. Louis poi afferra una ciotola di salsa al pomodoro, dalla quale il bambino raccoglie il cucchiaio che già era all'interno per cospargerla su tutto l'impasto, poi prende il formaggio e riempie praticamente tutta la pizza, perchè il piccolo ha una dipendenza dal formaggio, e finisce il tutto piazzandoci sopra il salame in fette.
"Fatto. Ora tu." Indica Eleanor mentre Louis distende per lei l'altra parte di impasto. Lei mette la salsa sull'impasto poi si ferma, lanciando prima un'occhiata a Louis e poi a Nate, "Non riesco a ricordare cosa viene dopo? Puoi aiutarmi?" Si poggia le mani sui fianchi, cercando di sembrare veramente confusa. "Buon aiuto! Io!" Nate annuisce con entusiasmo, prendendo la busta col formaggio per consegnarla ad Eleanor, e si sporge per avvicinarsi di più a lei. "Fommaggio. Così." Il piccolo le mostra come cospargere il formaggio e poi la guarda fare lo stesso, ottenendo così l'approvazione di Nate. "Salame" Nate indica la confezione con il salame e le rivolge un cenno per incitarla a metterlo sulla pizza. "Tutto fatto, ti sembra buona Nate?" Chiede Eleanor volendo ottenere la sua approvazione, mentre il piccolo guarda prima loro e poi le pizze, prendendosi il suo tempo per analizzare il tutto. Louis cerca di trattenere una risata mentre guarda la faccia seria di suo figlio che osserva entrambe le loro pizze.
"Shi! Molto buono!" Nate le accarezza il braccio e poi si gira per vedere suo padre cospargere il formaggio sulla sua pizza.
"Salame?" Dice Eleanor a Louis, sorridendo per aver appena ottenuto l'approvazione di Nate.
"No! Papi no salame. Schifoso!" Le dice il bambino ridendo, come se fosse una cosa ovvia che a suo padre non piacesse il salame.
"Oh che stupida sono." Ridacchia la ragazza guardando verso Louis.
"Cosa mette il tuo papà sulla super pizza?" Domanda Louis a suo figlio, allontanandosi dal bancone per raggiungere il microonde.
"Baccon!" Nate urla ed applaude quando Louis poggia sul bancone il piatto con i pezzi di bacon.
Nate prende dalla ciotola un pezzo di pancetta, ripiegandolo come Louis gli ha insegnato e lo sistema sulla pizza, ripetendo poi lo stesso procedimento per gli altri. Anche Louis lo aiuta, ed entrambi continuano a mettere il bacon sulla pizza fino a che non rimangono solo quattro pezzi nella ciotola, che Louis offre ad Eleanor.
"No grazie. Non mi piace il bacon." La ragazza rifiuta la ciotola riporgendola a Louis, e la bocca di Nate si spalanca.
"No? Baccon buono! Pazza El!" Nate butta indietro la testa, ridendo, trovando divertentissimo il fatto che non le piaccia la pancetta.
"Lei è pazza! Più bacon per noi!" Louis ne prende un pezzo e ne porge uno anche a suo figlio, facendoli scontrare come in un brindisi prima di prenderne un morso. Il forno suona e quindi il giovane prende il vassoio con le pizze e lo fa scivolare in esso, felice.








All Too Human (Italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora