Nella polverosa biblioteca regnava il silenzio. La fredda luce lunare, che penetrava dalle piccole e sudice finestre, riusciva ad illuminare a stento le decine di libri e rotoli di pergamena, ammassati sugli scaffali senza un ordine preciso. I monaci se n'erano andati da tempo e nessuno ormai si prendeva cura del sapere dell'umanità.
Un cigolio spezzo la quiete quasi innaturale e un fascio di calda luce lacerò le ombre, facendo fuggire, squittendo, decine di topi. Un uomo fece il suo ingresso, coperto da una leggere armatura su cui campeggiava l'insegna dell'esercito pontificio.
Si passò una mano tra i sudici capelli neri e si incamminò verso un solitario scrittoio, coperto di fogli scribacchiati e macchie d'inchiostro. Illuminò le parole vergate in fretta, deliranti frasi senza un senso logico. Scosse la testa, sospirando, e gettò a terra le pergamene, stufo di vedere persone portate alla pazzia dagli avvenimenti degli ultimi anni.
Come biasimarli? Tutto ciò in cui abbiamo sempre creduto è stato spazzato via, pensò, sedendosi sullo scomodo sgabello e prendendo una pergamena pulita.
Se loro dovessero fallire, queste sarebbero le ultime parole vergate da mano umana.
Si grattò la barba incolta, cercando di non pensarci, e stappò una boccetta di inchiostro. Intinse una piuma nel denso liquido scuro ed iniziò a scrivere, ripercorrendo con la memoria tutti gli straordinari e terribili avvenimenti di cui era stato testimone.
Anno 1300
In questo luogo sperduto, nelle terre un tempo appartenute all'Imperatore e ora solo teatro di una guerra disperata, mi appresto a ripercorrere la storia degli ultimi quindici anni.
Un brivido gelido corse lungo la sua schiena e, per un istante, la tentazione di lasciar cadere la piuma e andarsene rischiò di sopraffarlo, ma si fece forza e rimase seduto, proseguendo in quel compito gravoso.
Abbiamo combattuto e versato sangue in tutti i campi d'Europa, respinto gli eserciti degli Inferi fino al loro maledetto portale, ricostruito le terre della Cristianità e invaso i domini del Demonio. Ma tutto ciò si è rivelato inutile.
Ora l'umanità intera si trova sull'orlo dell'annientamento. La mia patria, Firenze, è stata spazzata via da coloro che abbiamo sempre reputato nostri alleati, così come molte altre città e ormai solo la Morte regna sovrana in questo mondo.
Si interruppe di nuovo, udendo un battito d'ali. Rivoli di sudore cominciarono a colargli lungo le tempie e il suo respiro si fece affannoso. Rimase immobile, aspettando che quelle creature immonde si allontanassero, e solo quando calò di nuovo il silenzio sentì la morsa del terrore abbandonare lentamente il suo animo.
Intinse nuovamente la penna nell'inchiostro e riprese a scrivere.
Tutte le nostre speranze sono ormai ripose in un pugno di eroi, uomini che hanno sacrificato tutto per condurci alla vittoria.
Le sue labbra si tesero in un mezzo sorriso, al ricordo di tutti i momenti passati con loro e del legame che li univa.
Ho avuto il privilegio di conoscerli di persona e di accompagnarli nelle profondità delle terre infernali, in una missione che credevamo avrebbe messo fine alla guerra.
Darei la mia anima per essere anche ora al loro fianco, ma sono stato chiamato ad altro. Nella speranza che qualcuno sopravviva al massacro, è mio dovere lasciare una memoria delle gesta di questi valorosi, per dare un esempio di coraggio ed onore a coloro che verranno.
Si stropicciò gli occhi irritati dalla polvere e volse lo sguardo al cielo, appena visibile oltre il vetro sporco delle finestre, chiedendosi dove fossero in quel momento. Osservando quella scura ed imperturbabile immensità, punteggiata di stelle luminose, sentì il cuore colmo di tristezza e rabbia. Ripensò alla sua giovinezza, a tutto ciò che gli avevano insegnato sul regno al di là di quel mare celeste...tutte menzogne.
Trattenne un grido di rabbia e riprese a scrivere, l'inchiostro che scorreva come un fiume sulla pergamena giallastra, condensandosi in lettere rozze e sgraziate.
Io sono Dante Alighieri, e questa è la storia dei Sei Mezzi-demoni.
STAI LEGGENDO
INFERNO: ANNO 1285
FantasyAnno 1245, Moravia. La terra si spalanca e le armate demoniache sorgono dalle profondità dell'Inferno, lanciandosi alla conquista dell'Europa. Vengono faticosamente respinte, al prezzo di migliaia di morti. Quarant'anni dopo, gli eserciti umani si t...