Otto

108 12 39
                                    

Ero in camera seduto sul letto di Harry il quale era occupato a cercare un film da vedere insieme.
Intanto io lo guardavo. Lo osservavo a mordersi il labbro concentrato, con le sopracciglia leggermente accigliate.
Lo osservavo incavolarsi con il computer che era lento.
Lo osservavo cliccare sui tasti del PC abbastanza velocemente, evidentemente esperto.

Lo adoravo come se fosse un Dio, in ogni sui movimento. Quando si girava verso di me per parlarmi, iniziavo a farmi paranoie su come avrei eventualmente dovuto rispondere e andava a finire che non capivo nemmeno la domanda.

«...Lou? Lou! Hey mi stai ascoltando?» Harry ridacchiò, probabilmente divertito dalla mia imbranataggine e io scossi velocemente la testa per tornare al mondo reale. «Scusa mi ero distratto» mi giustificai «Dicevi?»
Lui mi si avvicinò con il computer sulle cosce, fino a far scontrare le nostre spalle e, a quel punto, il mio battito cardiaco aumentò notevolmente «Quale preferisci?» mi indicò due locandine di dei film "molto recenti", per capirsi: Titanic e Forrest Gump.

Due film molto belli, ma avrei rischiato di addormentarmi addosso a lui e fare la figura del coglione.

«Beh, Titanic dura molto e Forrest Gump non è proprio il simbolo della gioia come film...» lui rise. Dio le sue fossette...

«Beh, Titanic è molto che non lo vedo, ti va? Tanto sono le 15, per le 18 abbiamo finito, se non prima» io annuii e lui fece partire il film.

Beh inutile dire che non mi concentrai molto su Jack e Rose, ma di più su Harry e Styles.

Furono due ore e mezza molto lunghe, passate a sforzarmi per non avere un'erezione, per non saltargli addosso e per non limonarmelo (beh quest'ultima già da stamattina).

«Wow com'è figo Di Caprio..» mormorai cercando di fingermi interessato o almeno attento al film.

«Beh, se fossi gay ti darei ragione amico...» ridacchiò scuotendo la testa e io presi a pugni il mio cervello mentalmente. Perché deve essere così difficile? Che palle!

Quando il film finì, esattamente 2 ore e 47 minuti più tardi, Harry si girò verso di me e sorrise.
Amavo il suo sorriso, aveva una dentatura perfetta e le fossette che gli apparivano ai lati della bocca lo rendevano ancora più dolce e adorabile di quello che già non era.

«I miei arrivano tra 10 minuti più o meno, tu quando devi andare via?» mi chiese e io feci spallucce. «Non so, non ho un orario preciso... quando vuoi che me ne vada?»

«Non so, quando vuoi tu...» mormorò e io ridacchiai.

Allora non me ne andrò mai.

«Me ne vado tra una mezz'oretta, se per te non è un problema» dissi e lui annuí.

«Posso farti una domanda Lou?» mi chiese e io cercai di non morire per il nomignolo che mi aveva affibiato. Mi chiamavano così solo Zayn e Niall e sentirlo dire da Harry era bellissimo.

«Umh, certo..» feci spallucce e mi appoggiai alla testiera del letto.

«Tu avevi fatto le audizioni per i White Eskimo?» mi guardò e io sospirai appena. Era una cosa che non amavo ricordare, ma per lui avrei fatto di tutto.

«Beh non esattamente, ho cambiato scuola in prima e quando sono venuto qua si era sparsa la voce che io avessi un "bel timbro"» mimai le virgolette con le dita «E Sweeny e gli altri cercavano una voce, così giusto per prendermi per il culo, mi hanno voluto far fare un provino ma mi hanno mandato subito via dicendo che avrebbero preso una voce femminile piuttosto che la mia» feci una smorfia «Cosí da allora ho smesso con il canto e la musica» mi guardai le mani e sospirai appena con un piccolo sorriso come se avessi appena detto una cosa normalissima.

Juliet|| Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora