Capitolo 8

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Sospiro contenta di essermene andata,mi dirigo verso il giardino della scuola,è ancora vuoto perché la campanella non è ancora suonata,oggi è davvero molto caldo e il sole in testa non aiuta,non posso uscire dal cancello,nemmeno se lo volessi,devo aspettare il termine delle lezioni,perciò mi siedo sotto una grande quercia che risalta nel verdognolo prato deserto.
Passo i miei ultimi 10 minuti a guardare sul telefono,non so per cosa,ma tanto non ho niente da fare,perciò batto solo il dito sullo schermo luminoso scorrendo in orizzontale sulla pagina principale.
La campanella non stette molto ad aspettare,perciò ora sono qui,seduta sulla sedia dell'ufficio del preside,per come mi sono comportata in classe. È passata una buona mezz'ora e ancora continua dicendomi:<< signorina Sprite lei sa che non può fare così no?>>
Ecc.ecc.
Ma se ne vada anche a fanculo,sono quasi tentata di dirglielo però mi limito solo ad annuire e fare un sorriso falso.
Dopo quella che mi sembrava un' eternità suona la campanella che avvisa l'uscita,e attraversato il portone vedo mia sorella con un sorriso stampato in faccia,ma che vuole? Ormai viene tutti i giorni a prendermi a scuola,non ho bisogno della baby-sitter. Le faccio un sorriso e le chiedo di aspettarmi un secondo mentre mi fermo a parlare con logan,julie e Serena. Logan e Julie stanno insieme perciò stanno sempre avvinghiati l'una all'altro,a volte mi fanno venire da vomitare o a volte sono sono solo invidiosa perché loro si amano e io non so cos'è l'amore. Ci stiamo mettendo d'accordo perché tra cinque giorni sarà il mio compleanno e anche quello di Logan solo che lui lo festeggia un giorno dopo il mio,perciò abbiamo deciso di fare un piccolo pigiama party con poche persone e qualche amico a casa sua per festeggiare tutti e due. Logan saluta Julie con un profondo bacio a stampo e saluta me e serena con la mano. Saluto anche io e mi avvio verso casa con mia sorella
<<come è andata oggi a scuola?>> sentenzia lei tutta sorridente.
<<di merda>> rispondo seccata
<<ah perché>>il suo viso sembra incupirsi
<<ho "parlato con Jacob" poi sentendomi osservata sono scappata dall'aula>> faccio le virgolette a quel parlato con Jacob. Il viaggio continua in silenzio fino a casa.
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Cinque giorni dopo
Questi cinque giorni sono passati davvero velocemente,e oggi si festeggiano i miei 17 anni con i miei amici,tra un ora devo andare a casa di Logan,lui non mi ha voluto svelare tutto nei minimi particolari,so solo che dormiremo tutti nel suo salotto con i sacchi a pelo proprio come in campeggio. Nel tempo che rimane decido di farmi una veloce doccia,vestirmi,truccarmi e partire.
Il suono del campanello della casa di logan suona è una serena tutta sorridente viene ad aprirmi, la stanza è buia e non vedo nessun'altro,che cosa inquietante.
Serena fa per sedersi sul divano intimandomi di stendermi accanto a lei.
<<dove sono gli altri?>>
<<sono andati a prendere la pizza>> risponde sinceramente.
<<Sara prima che tornino devo sapere una cosa da te,perciò qualunque cosa ti chieda tu rispondimi sinceramente>> sembra incupirsi leggermente.
Annuisco con la testa.
<<devi dirmi,senza giri di parole,cosa pensi di Jacob>>
La guardo e mi esce un sospiro,la guardo negli occhi e sembra avere uno sguardo perso.
<< cosa penso di lui?>>
Ci rifletto su per qualche secondo ma poi le rispondo:
<<mi verrebbe da dire niente,come un sto bene,ma non è così, mi manca,mi manca il vecchio Jacob e sinceramente odio quello nuovo, quello che va in giro ogni cambio dell'ora con una ragazza diversa,quello che bacia per i corridoi ragazze di chi non sa neanche il nome... Mi dà fastidio,mi dà immensamente fastidio...>>
Sento uscire un sospiro dalla bocca di Serena
<< E?>>
<<e lui non sa la mia storia,non la sapete,un giorno magari ve ne parlerò,ma non oggi,perché non sono ancora pronta. E poi insomma...>>
Guardandola negli occhi mi uscì un sorriso
<<chi mai si innamorerebbe di me? Cioè guardami,i miei capelli,la mia faccia,il mio fisico. No credo che non siano cose per me,cioè ma mi hai vista? Porto sempre dei vestiti abnormi,per non far mettere in risalto il mio corpo...chi mai potrebbe guardarmi?
Io sono così,stavo cambiando con lui,per lui,ma ho deciso che non lo farò non abbatterò mai più il muro che mi sono costruita con tanta forza e impegno,con tristezza,solitudine e amari rimpianti,io sono così e per chi mi vuole veramente questo è il pacchetto e se lo deve tenere.>>
Ho una nota di tristezza nel dirglielo,ma non la lascio trasparire. Ma poi senza accorgermene mi faccio uscire una risatina,non una di divertimento,ma amara,piena di ansia e ripensamento.
Abbasso lo sguardo nascondendo il viso sotto la mia chioma bionda.
Vorrei chiedergli il perché ma prima che potessi aprire bocca un "sorpresa"si alzò da dietro il divano,mi voltai lentamente,tutta rossa in viso scommetto,ma nel girarmi ecco che scorgo quel viso abbronzato e famigliare...oh merda.
Jacob è lì che mi guarda con sguardo sbalordito,con occhi sbarrati,ma che problemi ha?
Mi giro violentemente verso Serena,la guardo malissimo:<<TU...>> il mio tono esce minaccioso,mi alzo e faccio per dirigermi al portone,ma vengo fermata da due mani grandi e due braccia forti:<< ehi Sara ma cosa ti ho fatto?che hai?>> mi chiede lui mentre guarda le mie labbra.
<<fatti due conti,coglione!>>sputo io tra la rabbia e l'ansia.
<<ma ce l'hai con me per la storia di tua sorella o perché non ti ho calcolato più per tutto questo tempo?>> mi chiede lui cautamente.
<<entrambi..>> ammetto acida
<< ma dai Sara è stata una cosa passeggera,tu mi avevi rifiutato e io ho deciso di cambiare strada,quanto sei difficile...>>
Dice ancora tenendomi per i polsi.
<<Jacob non mentire,almeno non mentire a te stesso,sappiamo tutti che ti sei sentito ferito dalle parole che ti ho detto,e che non è e non è stato un momento passeggero,sei solo un falso e un bugiardo! E io non sono difficile,non sono una di quelle troiette che ti scopavi in giro per la scuola,chi mi vuole deve faticare per avermi!>>
Mi divincolo dalla sua presa avviandomi verso il portone,mi sento ristringere da dietro in un abbraccio, giro la testa e le mie parole escono come il veleno di un serpente.
<<Non mi toccare>> dico in un sussurro scandendo bene le parole.
Mi divincolò dalla sua presa e mi giro verso Logan:<<tra poco torno ho bisogno di una boccata d'aria.>> gli comunico tranquilla,esco e sbatto la porta in faccia a Jacob evidentemente offeso dalle mie parole.
È ormai buio,tra poco tornerò alla festa,ho solo bisogno di schiarirmi le idee e pensare,mi siedo in una panchina sotto un lampione che emette una leggera e fioca luce e inizio a rimuginare sui miei pensieri. Penso a come mi sia potuta fidare a raccontare certe cose a Serena che conosco solo da un mesetto,di come Jacob ha creduto che io sia una ragazza "dai facili costumi" e come per lui quello fosse un gioco. Mi hanno sentito tutti,ora anche persone che non conosco sanno cosa penso...
Un forte fruscio mi risveglia dai pensieri,strano non c'è vento,eccolo di nuovo,faccio per schiarirmi la voce e mi sento osservata,con il cuore in gola inizio a guardarmi intorno,il parco è completamente deserto,e se mi succedesse qualcosa non ci sarà nessuno...un rumore di passi alle mie spalle,mi alzo e inizio a correre,mi guardo dietro e vedo un ombra inseguirmi,aumento la velocità e arrivo a casa di Logan con il cuore in gola e il sangue che mi pulsa nelle orecchie,suono il campanello ripetutamente ma nessuno sembra esserci,vedo in lontananza qualcuno avvicinarsi e comincio a urlare e sbattere sulla porta con calci e pugni mentre suono disperatamente,faccio il giro della casa con il fiatone,mi sento male,mi sento svenire, l'ombra è entrata dal cancello nel giardino di Logan sono sicura,ed ecco che sento i suoi pesanti passi avvicinarsi e venirmi incontro.

One perfect life for a imperfect girl.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora