4.

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Justin non dormì quella notte, era estremamente agitato.

Era tornato dal locale alle tre del mattino dopo che lui e Marvin riuscirono ad uscire dal bagno senza che nessuno li notasse ed infine, si separarono per non destare sospetto.

Erano le cinque passate in quel momento e cominciò a pensare alla situazione che lui stesso lasciò che si creasse.

Era successo tutto un mese e qualche giorno prima.

Conosceva giá Marvin a causa delle uscite con gli amici ma mai le aveva dato attenzioni.

Ai suoi occhi era solo una bambina, sembrava cosí tanto innocente e per molti versi lo era ancora.

Quella sera dovette andare a casa di lei perchè avevano appuntamento con gli altri ma non essendoci Sara, Justin si era proposto ad accompagnarla dagli altri, lei all'inizio aveva rifiutato a causa dell'imbarazzo che quel ragazzo le creava ma poi cedette; non voleva passare una serata a casa da sola.

Ricorda ancora, aveva bevuto solamente due bicchieri di vino prima di passare dalla ragazza.

Quando arrivò difronte quella piccola ma confortevole casa rimase abbagliato da quanto fosse curato il giardino.
Bussò alla porta ed aspettò qualche secondo ma nessuno aprí.
Le luci erano accese ma nessuno rispondeva.

Forse si era addormentata.

Suonò al campanello, magari quello l'avrebbe svegliata.

Ma ancora niente.

Stava perdendo la pazienza, suonò ancora decidendo che sarebbe stata l'ultima.
Sicuramente non sarebbe stato ai capricci di una ragazzina di diciotto anni.

Sbuffò e si voltò dando le spalle alla porta ma quest'ultima si aprì "hey!" Sentì dietro di lui ed automaticamente si voltò vedendo la ragazza fare capolino dalla porta con solamente la testa.

Era rossa in viso.

Justin si diresse verso di lei e senza aspettare che lo invitò, entrò in casa posando immediatamente gli occhi sul corpo di lei, visto che era solamente con un asciugamano addosso.

Marvin era così imbarazzata.

"Scusami io.. Stavo facendo una doccia, quando sei arrivato avevo ormai inziato e.. Ho urlato di aspettare un minuto ma forse non mi hai sentita, hm.. Puoi sederti sul divano io arrivo tra un secondo e.. Scusa del ritardo io.. Vado" non lo stava nemmeno guardando negli occhi, d'altra parte Justin era divertito da tutta quella situazione.

Pensò per un attimo a come potesse essere se fosse stato single e avesse posseduto quella ragazza.

Si morse il labbro vedendola andare verso le scale.
Non le aveva nemmeno risposto a causa dei suoi pensieri sporchi e sicuramente quel poco d'alcol che aveva in corpo non lo stava aiutando a ragionare come avrebbe dovuto.

"Aspetta" le ordinò, la ragazza si fermò a metà scale e si voltò verso di lui, non disse nulla, aspettava solo che lui continuasse a parlare.

Ma Justin non parlò, la raggiunse e si posizionò davanti a lei, la prese per un braccio e la trascinò fino a sopra le scale.

Marvin non capiva, guardava le spalle del ragazzo confusa mentre con la mano libera strinse maggiormente il punto in cui aveva annodato l'asciugamano, sopra al suo seno.

Justin si voltò verso di lei e la mora schiuse le labbra per chiedere cosa stesse accadendo ma Justin la precedette e la spinse contro il muro leggermente.

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