Capitolo XV

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Nei giorni seguenti Ella rimase tante volte a dormire nella stanza di Daemon. Passavano molto tempo nudi, ad abbracciarsi e baciarsi. E si facevano tante domande. La sete di conoscenza di Ella era tornata prepotente ed aveva deciso di tormentare il giovane Infiltrato con una innumerevole quantità di quesiti. Il ragazzo, da parte sua, si era mostrato ben disposto a risponderle, anche se spesso infarciva le sue frasi con l'ironia che lo contraddistingueva, impedendo alla Guardiana di capire se parlasse sul serio o stesse scherzando. In ogni caso anche lui le aveva chiesto tante cose, molte relative alla sua vita nel Palazzo, altre più frivole ed insolite, come ad esempio cosa preferisse fra la pioggia ed il sole o se le piacesse il modo in cui lui la toccava.

Nel frattempo Jasmeen aveva ormai mangiato la foglia e aveva messo in guardia più volte la sua compagna di stanza. La ragazza bionda continuava a ripeterle quanto fosse pericoloso Daemon e che era meglio stargli alla larga.

La verità era che Ella non capiva affatto quegli avvertimenti. L'Infiltrato era dolce e la faceva sentire bene. Ogni volta che si baciavano lei sentiva i brividi risalirle lungo la spina dorsale e non voleva rinunciare a quella strana felicità che, ne era sicura, gli Imperiali provavano ogni singolo giorno della loro vita.

A parte i momenti di tenerezza con Daemon, quei giorni non avevano avuto avvenimenti degni di nota. A quanto pareva, però, quella mattina sarebbe stata diversa. Il treno stava rallentando, probabilmente per l'avvicinarsi di una stazione. Per l'occasione uno dei controllori era passato nella cuccetta di Ella, imponendo a lei ed alle sue compagne di stanza un lavoro sulla terra ferma.

- Cuccetta M-711, trasporto legname. - aveva detto soltanto.

La relativamente lunga permanenza sul treno aveva fatto sì che Ella non ponesse domande riguardo al lavoro alle sue amiche. Aveva già intuito di cosa si sarebbe trattato. Quando il treno arrestò la sua corsa, davanti alle porte d'ingresso si era già creata la solita folla di passeggeri fintamente desiderosi di scendere. Passarono alcuni minuti prima che Ella potesse poggiare piede sulla terra ferma.

La città in cui si trovavano era estremamente rurale. Le poche case presenti erano fatte di semplici pietre rettangolari, malamente tagliate. Le porte in legno semi marcio, le imposte delle finestre nello stesso legno rovinato e dei tetti con tegole in terracotta costellati di nidi di uccelli contribuivano a rendere l'atmosfera ancora più povera. I pochi abitanti presenti vestivano con abiti spenti e malandati. In aggiunta, per le strade in pietra grezza passeggiavano quelli che sembravano schiavi vestiti di stracci. Qualcuno di loro aveva persino delle catene ad avvolgere le caviglie. Proprio di fianco alle malandate casette si estendeva una immensa foresta di alberi ad alto fusto. Poco distante da essa, ben separate dal resto del piccolo villaggio, c'erano delle enormi fabbriche che, probabilmente, erano deputate alla lavorazione del legname. La loro presenza sembrava quasi un controsenso. Erano, in apparenza, molto più moderne, costruite con mattoni e dotate di una struttura in metallo che permetteva loro di superare in altezza persino l'impressionante foresta.

Davanti alla vista di Ella si ergevano delle immense cataste di legna pronta per essere trasportata dai passeggeri del treno. Dai discorsi che aveva potuto sentire, i macchinari che normalmente trasportavano la legna fino alle fabbriche si erano rotti, costringendo gli operai a sfruttare la forza degli schiavi.

La Guardiana stava ormai cominciando ad abituarsi a quel tipo di lavori. Cominciò ad afferrare uno dei pezzi di tronco e si avviò con non poca fatica verso l'ingresso di una delle fabbriche, dove era stato creato un punto di accatastamento.

Quello a cui non riusciva ad abituarsi era la presenza dei bambini, costretti anch'essi a quei terribili lavori. I più grandi dovevano trasportare i tronchi esattamente come gli adulti. La maggior parte dei più piccoli, invece, servivano ai controllori per portare viveri, acqua e strumentazione varia.

Le Regole Del Treno || #wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora