"Mamma, ti prego, resta con me! Non te ne andare, mamma!" le presi il viso tra le mani, in cerca della più piccola reazione, ma niente. "Aiuto, che qualcuno ci aiuti!" gridavo a squarciagola. Eravamo su una curva, in mezzo al nulla. Mia mamma perdeva molto sangue e io, nonostante la mia giovane età, cercavo di ricordarmi ciò che mi aveva detto di fare in caso di emergenza. Localizzare l'emorragia, fermarla. Localizzare l'emorragia, fermarla. "Bingo." dissi sottovoce. Cercavo di premere il più possibile, per bloccare la fuoriuscita del sangue, invano. "Aiutateci!" gridai ancora una volta. "Mamma, non mi lasciare." le dissi sottovoce, in un sussurro, quasi spaventata dalle mie stesse parole. Quando avevo ormai perso le speranze, vidi una macchina avvicinarsi e fermarsi. Scese una donna. "Bambina, non aver paura! Sono una dottoressa." mi disse. Anche mia mamma lo era, pensai. "Ora dimmi: cos'è successo esattamente?" l'inferno, pensai. "Ci sono venuti addosso, colpendo la parte del guidatore...io...ho visto mia mamma venire scaraventata fuori dalla macchina e poi...poi non ho sentito più niente." ho sentito il mio cuore perdere mille battiti, pensai. "Va bene, va bene cosi. Vai nella mia macchina okay? C'è anche mia figlia; vedrai, farete subito amicizia." mi disse, con una dolcezza incredibile, prendendomi il mio piccolo viso tra le sue mani. "Tu intanto...salverai mia mamma? Io le voglio tanto bene." dissi alla signora, pensando che, raramente le avevo detto queste parole. "Farò del mio meglio." mi disse. Forse non basterà, pensai.
Entrai nella macchina di quella donna. "Tu chi sei?" mi chiese una bambina. Aveva i capelli neri, lunghi e ricci. "La tua mamma mi ha detto di venire qui. È un dottore..." dissi. "...mi ha detto che farà tutto il possibile, per salvare mia mamma." proseguii. "Tu come ti chiami?" mi chiese. "Virgie." le risposi. "Tu?" continuai. "Io sono Jade; e quanti anni hai?" mi chiese, ancora. "Sei, tu?"
"Anche io! Potremmo diventare amiche." mi propose con fin troppa euforia per i miei gusti. "Va bene." le dissi io, semplicemente. "La tua mamma starà bene." mi rincuorò, lei. "Se dovesse morire?" le chiesi. "Vorrà dire che ti starò vicino, da buona amica." mi disse lei, con l'innocenza dei suoi sei anni.
"Promesso?"
"Promesso."E così fu. Mia mamma non riuscì a sopravvivere e mio padre si ammalò di cancro, morendo qualche mese dopo. Rimasi sola, o almeno, così pensavo. Jade mi aveva fatto una promessa, e la mantenne. Ora abbiamo entrambe vent'anni e siamo in viaggio verso Seattle, al Seattle Grace Hospital, dove faremo la nostra specializzazione da medici. Ebbene si, ho scelto medicina. Perché? Semplice. Voglio dare una seconda possibilità. Quella seconda possibilità che i miei genitori non hanno avuto. Voglio rendere orgogliosa mia madre, medico di fama mondiale e, soprattutto, voglio essere qualcuno in questo campo. Non sarò sola in questa impresa. Jade ormai è come una sorella per me; cresciuta al fianco di sua mamma, tra un ospedale e un altro, non poteva non seguire le sue orme. Io? Beh, io sono un uragano, quindi, preparatevi alla tempesta.
Spazio Autrice
Rieccomi con l'ennesima storia! - che porteró a termine, per una volta -. Come forse avrete capito dal titolo, sarà ispirata a Grey's Anatomy, anche se io cambieró completamente tutto. Si, il luogo rimane quello e la vicenda si svolgerà in un ospedale, ma cambieranno i personaggi
- tranne alcuni - e la storia; diciamo che sono stata ispirata dalla serie e la voglio reinventare, con la gentile collaborazione di una mia amica. (:
Spero vi piaccia. Fatemi sapere e alla prossima! xx♡
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Lee's Anatomy
FanfictionErano entrambi coricati sul letto. "Sono complicata." disse lei, sussurrando. "Non sono fatto per le cose semplici. La mia vita é una sfida continua." disse lui, sussurrando a sua volta. "Le cose semplici sono tremendamente noiose. Una volta che le...