CAPITOLO 4

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rimorsi.

Mi aveva solo preso in giro?
...
...
...
Iniziai a piangere in silenzio.
fuori il cielo era scuro piú del solito, ma forse ero io che lo vedevo così...
piccole goccioline di acqua fredda cadevano incontrandosi sui vetri della finestra della camera.
I fulmini scendevano elegantemente sulla strada umida sotto di me e io anche se ancora all'intero della stanza, avevo freddo...
ma non era per il tempo.
Era per quello che la persona che amavo mi aveva fatto.

Decisi di prendere le poche cose che avevo e di andarmene.
Non ci misi molto a prepararmi giusto 5 minuti.
Uscii.
Avevo solo una magliettina per cui avevo molto freddo.
Ma non ci davo peso.

Camminai per due ore circa, senza una meta, i miei piedi camminavano soli.
Erano le 5.30 am quando me ne sono andato quindi suppongo che ora siano le 7.30 am circa.
Quando sulla strada che percorrevo trovai un piccolo bar.
Entrai.
Era molto trasandato, il bancone in legno era sporco e scorticato, le pareti giallognole con strisce ambrate e degli ornamenti sopra e sotto.
Nel bar c'erano almeno una 10 di ubriachi e una 15 di prostitute.
Forse 16 se contiamo la cassiera.

-salve- dissi.

-ciao- disse scocciata mentre si rigirava il dito in una ciocca di capelli.
Poi mi scrutò.

-sei carino lo sai ragazzino?- disse sorridendo e masticando una gomma con la sua bocca coperta da chili di rossetto.

ragazzino...
//flash back//

"Comunque io sono Eren, Eren Jeager"

//fine flash back//

sentii le lacrime formarsi dentro i miei occhi

-scusi-

dissi trattenendomi dallo scoppiare a piangere.

Mi alzai di scatto e con una mano sulla bocca corsi fuori sotto la pioggia, Ma inciampai e caddi a terra.

Non mi alzai di li.

Ero perfettamente cosciente e in grado di alzarmi ma non volevo.

Rimasi li per ore.

fino alle 10.00 del mattino.

pioveva ancora.

le goccioline sempre più deboli e leggere cadevano sul mio viso.

Bagnando i miei occhi rossi e tristi.

Decisi di alzarmi.

stavo per rientrare nel bar quando:
-Hey bamboccio. Che cazzo ci fa uno come te in un posto del genere? Non dovresti venire qui, Tua madre lo sa?
Bhe non importa ora te la do io una bella lezione.-
Un uomo grande e grosso palesemente ubriaco parlava con me.
Non avevo paura.
Ne voglia di vivere.
Percui decisi che per orgoglio, avrei combattuto.
cercò di darmi un pugno ma mi abbassai, girando sotto il suo braccio e andando dietro la schiena tirando il braccio verso di me, stavo per romperglielo quando lui fischiò e tre uomini, il doppio di lui mi presero e mi picchiarono a sangue.
Svenni e mi lasciarono li.

Mi risvegliai in una stanza di ospedale.

Avevo tre ventose attaccate al corpo, una sulla fronte, una sul polso e una al centro del petto, sullo stesso polso avevo anche un'ago collegato ad una flebo.
Mi girai e vidi il contabattiti.
Il segnale era debole e il suono davvero assordante.
Poi ricordai tutto.

-... quel....quel coglione di jeager.-

Sentii la voce di un'infermiera.

-nella stanza 418 -

non sentii risposta.

dopo 2 minuti sentii aprire la porta.

-levi!-

hanji?

-ma che ti é capitato, hai forse combattuto un gigante? AHAHA, no eh? ok...-

-e se ti dicessi che mi sono innamorato?-

- cos- levi cos'é un pugile la ragazza?-

-non é un pugile, e non é una ragazza..-

-....levi...-

//fine capitolo//
heeeeey genteeee forse questo era un po corto...
Però fin ora secondo me é quello scitto meglio :3
spero vi sia piaciuto!💕

ditemi secondo voi se levi dovrebbe perdonare o no eren!
e noi ci vediamo al prossimo capitolo ciauuu
-sara-

Quel coglione di jeager Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora