-Stai bene Andy?- domando Serena.
Mi scosse il braccio destro:-Stai bene?- ripete.
-Ehm...-
-Andy!.-
La guardai.
-Che succede? Sei molto distratta.- disse preoccupata.
-Scusa. È che... Ho qualche problema in famiglia e quel ragazzo e non so cosa fare.-
-Cos'è successo?-
Non risposi.
-Non me lo vuoi dire? Lo sai che ...-
-Signorina Serena, le consiglio di non distrarsi.- la interruppe il prof.
-Scusi.- rispose Serena.
-E...Signorina Andenike, sta bene?-
-Sì,sì...non si preoccupi.- risposi distrattamente.
La mia amica mi guardò per un secondo e poi ritornò ai suoi libri.
-Andy, mi dici che succede?.-
Era finita la lezione ed era l'ora di ricreazione.
Feci un respiro profondo.
-Ieri, quando mi avete trovata nel boschetto, stavo parlando con Effe e...-
-F?- m'interruppe.
-Sì, si chiama così il ragazzo strano. E mi ha parlato di un mondo parallelo dove dovrebbe abitare mio padre.-
-Non voglio rattristarti, ma tuo padre non era morto?- domando cautamente.
-Sì, infatti sono confusa. Non riesco a spiegarmelo.-
-E tua madre? Lo sa? Glielo hai chiesto?- chiese.
-Sì, glielo chiesto e mi ha raccontato una storia che mi confonde ancora di più.-
-Quale?-
Sembrava preoccupata e confusa, come me.
Mi sedetti sull'erba appoggiando la schiena contro un albero. Serena fece lo stesso.
Feci un'altro respiro profondo e le raccontai tutto, senza tralasciare niente.
-Waw.- fa con una faccia stupita dopo che ho finito di parlare. -Sembra una cosa veramente strana.-
-Sì, ma non so cosa fare. Sono confusa....- dico unendo le ginocchia al petto per poi appoggiarci il mento.
-Su, Andy non preoccuparti, poi capirai.- mi dice accarezzandomi la schiena.
-Ma come. Non mi sono mai spettata che potesse succedere una cosa del genere.- mi dispero e appoggi la testa contro l'albero.
-Non so, potresti chiederlo al ragazzo pazzo.- ridacchia scherzando.
È vero, non ci avevo pensato. Se lui sa di mio padre, saprà tutto il resto.
-Sei un genio Sere.- mi alzo di scatto.
-Sì, lo so.- scherza. -Ma perché?- si alza perplessa.
-Potrei chiedere a F di spiegarmi tutto.- la tiro per la mano andando verso un punto imprecisato del giardino, guardandomi intorno alla ricerca di F.
-Ma dove vai ora?- chiede opponendomi una leggera resistenza.
-A cercare F, no?- rispondo guardando da tutte le parti.
-Allora io ti aiuto.- mi sorride avvicinandosi a me.
-Grazie.- le sorrido grata.
-È quello che fanno le amiche.- risponde ricambiando il sorriso!per poi girati verso il giardino.
-Allora, com'è di aspetto?-
-È un ragazzo piuttosto alto, forse più grande di noi, ha un ciuffo biondo che gli coprono gli occhi, ha gli occhi strani come te li ho descritti l'altra volta e...- mi blocco.
Ma non ero l'unica a vederlo?
Sono più preoccupata di prima. Come faremo a trovarlo se sono l'unica a vederlo?
-Cosa c'è?- mi chiede preoccupata. Deve aver capito che qualcosa non va.
-Non potremmo trovarlo. Non c'è la faremo mai.- mi dispersi.
Io ho poca autostima e molte volte sono insicura delle cose che faccio o che potrebbero accadere.
-Ma no Andy, non ti buttare giù. Guarda che riusciremo a trovarlo e a capire questa situazione al quanto insolita.
-Ma tu non puoi vederlo- le dico.
Lei rimane per qualche secondo bloccata. Anche lei si era dimenticata di questo piccolo particolare.
-non fa niente- mi incoraggia sorridendo -Ti starò vicina mentre le cerchi- dice intrecciando le nostre mani.
Le faccio un sorriso enorme.
Adoro questa ragazza. Sa sempre come tirami su il corale e come non abbattermi.
Il primo posto che mi è venuto in mente dove cercato era nel parco della scuola. Ho girato ogni angolo del parco con Serena là mio fianco. Però non l'ho visto.
Poi siamo andate nell'aula di botanica e nel boschetto vicino alla scuola, dove ci eravamo visti l'ultima volta.
Di lui nessuna traccia.
Da lontano abbiamo sentito La Campanella di fine ricreazione e siamo dovute ritornare.
Mentre passo tra la gente cerco di individuarlo da qualche parte, ma non è presente oggi.
Serena è sempre vicina a me a incoraggiarmi.
Abbiamo fatto attenzione a tutto quello che ci accadeva intorno, anche quando stiamo tornando a casa.
-Non preoccuparti, adesso sei confusa, ma poi tutti si sistemerà, vedrai.- mi dice scendendo dalla bici.
-E poi ti vedrò volare su un poni con il tuo vampiro azzurro verso un universo parallelo nella vostra strana felicità.- scherza agitando le mani e ridendo.
Anche io mi metto a ridere, è contagiosa.
-A parte gli scherzi, sai che puoi contare su di me e puoi chiamarmi quando vuoi e io verrò da te.- disse seria, ma sorridendo.
-Certo.- la rassicurai.
-Non arrenderti mai Andy, ora vado. Ci vediamo domani a scuola.- mi fece uno dei sui meravigliosi sorrisi agitando la mano.
Ricambiai il saluto e mentre lei entra in casa, io mi incammino verso la mia.
STAI LEGGENDO
ANDENIKE
Fantasy-E poi chi saresti tu?- Non sembra molto contento per il tono che ho usato. -Effe.- -Effe? Proprio come la lettera F?- rido. Non risponde. Faccio finta di essere seria. -Io sono An...- -Andenike. Lo so.- mi interrompe. -Come fai?- -Me lo ha detto...