Lettera numero sedici

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Mercoledì.

Mi ricordo.
Ricordo quando per sbaglio hai cominciato ad amarmi. Amarmi forte.
E oggi, allora, ti chiedo dovunque sei di sbagliare ancora.
Di nuovo.
Che poi sei meraviglioso vestito d'uno sbaglio così forte.
Ti sei reso vulnerabile. Fragile. Ma eri l'uomo più bello e fragile che abbia mai conosciuto.
E allora, anche se non ci piace mostrarci fragili e vulnerabili, facciamolo.
Vieni qui. Prendimi la mano e ti prego andiamo lontano.
Che a sbagliare non ci mettiamo niente.
Tanto il prezzo lo paghiamo in due.

Le cento lettere di me e di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora