Le leggende dei Quileute

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Non posso credere che mio padre pensi che io lo perdoni per aver abbandonato me e mia madre. Ma perché mi ha lasciato in affidamento a lui,dopo tutto questo tempo. Io non capisco quali fossero i suoi piani. Ma decido di non pensarci,così scelgo di destinazione. Andrò in città per conto mio e comprerò qualcosa di alcolico. Qualcosa di molto alcolico. Appena arrivo in città mi faccio indicare il supermercato più vicino da un'anziana signora che guarda caso si dirigeva anche lei al supermercato. Così mi costringe ad accompagnarla sotto braccio fino a destinazione e durante il tragitto,procedendo a passo di lumaca,mi racconta della sua gioventù.

«Bene signora,siamo arrivati. Buona giornata!»dico scaricando la vecchia donna all'ingresso.

Vado in cerca del "reparto" alcolici finché non lo trovo. Ora non mi rimane che scegliere. Cosa prendo...Whiskey,Bourbon, Vodka,Tequila. Essendomi rimasti solo 50$ decido di prendere una bottiglia di Bourbon,quella più economica possibile,e una bottiglia di Vodka alla pesca. Mi dirigo alla cassa per pagare e vedo entrare Bella con sua figlia così provo a nascondermi in corsie diverse e per fortuna non sembra essersi accorta di me. Corro velocemente verso la cassa per pagare il conto e appena pago,metto gli alcolici nel mio zaino e corro il più veloce possibile nella speranza che non mi abbia visto. Dopo essermi allontanato dal supermercato mi vado verso il bosco. Precisamente nel posto in cui ho conosciuto ufficialmente Rosalie. Metto la musica dal mio telefono e lo collego a un piccolo amplificatore che porto sempre con me e poi li poggio su una roccia li vicina. Dopodiché apro la bottiglia di Bourbon e inizio a bere a ballare. Chi ha detto che non ci si può divertire anche da soli? Continuo a bere e a ballare finché,una ragazza che non avevo mai visto prima,mi interrompe.

«Vedo che ti diverti con poco. Posso unirmi alla festa?»chiede.

È una bellissima ragazza alta circa 1,70 mora con dei bellissimi capelli lunghi che iniziavano ad arricciarsi verso la fine. E il suo sguardo,oh il suo bellissimo sguardo che nasconde una punta di malvagità. Ho subito notato che è molto sicura di se,un po vanitosa e ribelle e dalla personalità molto forte.

«Scusami,ma tu esattamente chi sei?»chiedo un po brillo.

«Chiamami Katherine. Tu invece chi sei?»dice sorridendo.

«Chiamami Marco.»dico anche io sorridendo.

«Bene Marco,ravviviamo un po questa festa.»dice togliendomi la bottiglia dalle mani e guardandomi con un sorrisetto sexy per poi iniziare a bere e a ballare.

Continuiamo così finché non finiamo l'alcool e la batteria del mio telefono non muore. Così iniziamo a parlare e dopo avergli raccontato la mia storia lei esprime la sua opinione.

«Dai retta a una che è in giro da molto tempo,perdona tuo padre,perché non è immortale e il giorno in cui morirà tu ti pentirai di non aver sfruttato il tempo che avevi a disposizione con lui.»mi dice guardandomi negli occhi. Oh,quei bellissimi occhi che nascondo l'anima di una ragazza che ha sofferto molto nella vita.

«Forse hai ragione. Ma ora parlami di te. Insomma io ti ho raccontato la mia storia,quindi ora tocca a te.»

«Non c'è molto da dire,sono nata a Portland e da poco mi sono trasferita con mia madre e mio padre qui a Forks. Abbiamo cambiato molte case e spero che rimarremo qui a lungo.»dice fissandomi.

«Che ne dici se ci avviciniamo di più al fiume?»le chiedo ridendo.

Lei si avvicina alla sporgenza e nota che non è molto alto quindi le viene la brillante idea di saltare.

«Tutto bene?»chiedo preoccupato.

«Si non è molto alto. Salta!»mi incita.

Guarda tu cosa mi tocca fare per una ragazza. Quando tocco terra inizialmente riesco a stare in piedi ma poi cado di culo per terra come un deficiente.

Breaking Dawn:"il Fratello Perduto"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora