Breaking Dawn:"il Fratello Perduto"

Il Fratello Perduto

Pov's Jacob

Mi sveglio di soprassalto sul divano di Bella,il mio tatuaggio mi sta bruciando e non capisco perchè. Gli anziani parlano di leggende riguardo questo bruciore. Dicono che il tatuaggio che ci facciamo non appena ci uniamo al branco bruci quando una persona a cui teniamo sta soffrendo,così mi precipito in camera di Renesmee per vedere se le fosse successo qualcosa. Ma quando apro la porta vedo che sta dormendo serenamente così chiudo la porta e la lascio dormire.

«Qualcosa non va Jac?»chiede Bella.

«Il tatuaggio mi sta bruciando e c'è una leggenda nel branco che dice che quando una persona a te cara sta soffrendo avverti il suo dolore nel punto dove hai il tatuaggio. Così sono venuto a controllare.»spiego.

«Potrebbe trattarsi di tuo padre,vai a casa ormai sono quasi le 10:00m.»dice preoccupata Bella.

«Già forse hai ragione. Vado a controllare.»

Scendo di sotto velocemente e prendo la giacca di pelle dalla sedia e salto sulla mia moto e mi dirigo verso casa mia. Quando arrivo però mi accorgo di aver dimenticato le chiavi a casa di Bella,così busso violentemente alla porta chiamando mio padre. Ma ad aprirmi viene un ragazzo che non avevo mai visto prima che non può avere più di 16 anni e rimaniamo entrambi a fissarci per un po vista la notevole somiglianza.

«Allora entri o no?»mi chiede infastidito continuando a masticare una gomma.

Entro rimanendo in silenzio e quando arrivo in soggiorno e vedo mio padre parlare con il signor Saltzman,un esecutore testuamentale rimango un po confuso.

«Si può sapere che sta succedendo?»chiedo infastidito

«Jac,lui è Marco.»dice mio padre indicando io ragazzo.«Ed è tuo fratello.»continua lasciandomi senza parole.

«Cosa?Come?»sono le uniche due parole che riesco a pronunciare.

«Di sicuro avrete molte cose di cui parlare,quindi io tolgo il disturbo. Signor Black,Jacob.»dice il signor Saltzman stringendo la mano prima a mio padre e poi a me.

«Allora,chi mi spiega cosa sta succedendo?»chiedo confuso.

«Quando tu avevi due anni tua madre iniziò ad allontanarsi da me così una sera andai in un locale e conobbi una donna Inés. Lei era stupenda e aveva un cuore d'oro. Così ci frequentammo per un po e la passione ci travolse. Ma poi tua madre iniziò ad ammalarsi e così capii perché mi aveva allontanato e tornammo insieme. Così chiamai Inés per parlarle e la sera la lasciai spiegandole i miei motivi. Lei se ne andò in lacrime e non seppi più niente di lei. Fino ad ora.»mi spiega.

«Ancora una cosa non mi è chiara perchè dopo tutto questi tempo,solo ora abbiamo scoperto della tua esistenza?»chiedo a Marco.

«Mia madre mi ha sempre detto che mio padre ci ha abbandonati. Poi quando è morta mi ha lasciato in custodia a lui a quanto pare.»dice impassibile.

«Ma adesso ci siamo ritrovati e potremo essere di nuovo una famiglia.»dice piangendo papà.

«Risparmiami le tue stronzate paterne. Sono cresciuto senza un padre per 16 anni e di certo non me ne serve uno adesso.»dice sempre apatico.

Inseguito esce di casa e si avvia verso la città.

«Che caratteraccio!»dico arrabbiato.

«Non prendertela con lui. È solo arrabbiato e non posso neanche biasimarlo. Fammi un favore va con lui e tienilo d'occhio.»

«Lo farò!»

Pov's Marco

Sono così confuso e arrabbiato non so se riuscirò ad ambientarmi qui. E sopratutto non so se riuscirò a vivere in quella casa con quel bastardo di mio padre e mio fratello. Non ho niente contro di lui,anzi ho sempre desiderato avere un fratello maggiore con cui confidarmi parlare di ragazze e cose del genere. Ma non so se lui ha mai voluto lo stesso. Ora però voglio solo trovare una cartoleria per comprare un album da disegno e una matita. Una delle cose che mi piace fare e in cui riesco meglio è il disegno. Mi piace disegnare paesaggi naturalistici o scene della vita quotidiana. Mentre esco dal fitto bosco e attraverso la strada una macchina sta per investirmi ma riesco a schivarla di striscio e cado per terra.