Capitolo Due - Aunt Bernadette

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Blake

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Blake

«Oggi sarà il nostro giorno fortunato, White, mi sono svegliato con gli uccellini fuori alla mia finestra come Biancaneve e mi sono messo a cantare come lei... Poi Jonah mi ha tirato una ciabatta addosso, ma non è questo ciò che conta» le sussurrò Ashley durante l'ora del professor Bishop, uno dei più tremendi della scuola, eppure, nonostante vedesse lei ed il suo compagno di banco parlare in continuazione non aveva mai fatto nulla, forse rassegnatosi all'idea che – comunque – il giorno seguente sarebbe stato identico.

«Giorno fortunato un cazzo, Biancaneve. Ho un torcicollo che, dio santo, mi sta ammazzando da stamattina. In più, mia madre ha fatto delle frittelle» si lamentò Blake, emettendo un sospiro rumoroso che attirò l'attenzione di metà classe. Non era stato chissà che cosa ma, con tutta probabilità, la lezione era troppo noiosa per prestarle attenzione.

«Adoro le frittelle!» quasi urlò il suo compagno di banco.

«Bruciate» aggiunse lei dopo qualche secondo di silenzio, facendo scemare tutto l'entusiasmo che fino a quel momento aveva caratterizzato la mattinata di Ashley. «E, per giunta, le ho dovute anche mangiare, non potevo offenderla e, ancora, visto che ero in ritardo ho saltato la mia pausa caffè e, adesso, sono incazzata come una belva» continuò Blake ottenendo semplicemente delle risatine sommesse da lui, che trovava la situazione assai comoda. Loro due erano sempre stati agli antipodi e, anche nei loro risvegli, si ritrovavano diversi. Era una cosa che a entrambi piaceva, essere così diversi, ma completarsi. Né a Blake né ad Ashley era mai successa una cosa del genere.

Mentre la ragazza inceneriva il suo amico con un'occhiata che avrebbe potuto uccidere perfino il presidente, il cellulare posto nella tasca del giubbotto che indossava iniziò a vibrare ad intervalli regolari. Blake si ringraziò mentalmente per aver abbassato la suoneria del telefono e, sotto i numerosi "chi è" di Ashley, lo sbloccò.

Ancora lui, pensò, non ha di certo una vita sociale.

Nonostante i suoi pensieri perlopiù negativi verso Zayn, aprì comunque i messaggi di wattpad che, per sua fortuna, non erano più di cinque.

moanf0rzayn – Forse ho trovato il tuo nome, Bernadette.

moanf0rzayn – Sai, mia zia si chiama così.

moanf0rzayn – Non la sopporto.

moanf0rzayn – Spero che il tuo nome non sia "Bernadette" altrimenti dovrò dire addio alla nostra amicizia cominciata ieri.

moanf0rzayn – Buongiorno, principessa sul pisello.

cherocolate – sparisci dalla mia vita, ti scongiuro

moanf0rzayn – Continui a sfracellare i miei sentimenti. Ci passerò sopra.

cherocolate – no, non farlo. ti tratto sempre male, andiamo

moanf0rzayn – Mi dispiace, ma dato che ti do fastidio, non credo di voler smettere di contattarti, Bernadette.

cherocolate – hai azzeccato, è quello il mio nome

«Poverino! Dagli un po' di soddisfazione e digli il tuo vero nome!»
«Zitto, Biancaneve dei poveri»

moanf0rzayn – Stai scherzando, vero?

cherocolate – ovviamente sì, avrei ucciso mia madre se mi avesse chiamato in quel modo

moanf0rzayn – Per un momento ci ho creduto davvero, Barbara

cherocolate – palvin. la stimo un sacco

moanf0rzayn – Ti prego, usa le maiuscole e i punti alla fine della frase.

cherocolate – non dirmi ciò che devo fare, zaza

moanf0rzayn – Zaza come il calciatore italiano che ha sbagliato ai rigori.

cherocolate – esatto, babbuino, non ti facevo così intelligente

cherocolate – io e la mia famiglia siamo entrati in uno stato di tristezza quando non ha segnato

moanf0rzayn – Ferma, ma non sei americana?

cherocolate – sarei anche potuta essere inglese ma, sì, sono americana

moanf0rzayn – E quindi, ammesso che abbiate seguito gli Europei, non avreste dovuto tifare l'Inghilterra?

cherocolate – no, noi amiamo distinguerci. forza italia

moanf0rzayn – Perché scrivi tutto in minuscolo, oddio.

cherocolate – capisci ugualmente ciò che scrivo, no?

moanf0rzayn – Ovviamente sì, non sono stupido.

cherocolate – non crederlo così tanto e, comunque, visto? il problema non c'è

moanf0rzayn – Dovrò aggiungere quest'ultima frase alla lista de "offese gratuite per il povero Zayn".

cherocolate – hai una lista tutta per me? aw, che carino

moanf0rzayn – Mi urti il sistema nervoso.

cherocolate – come tua zia bernadette?

moanf0rzayn – Come lei, già.

cherocolate – si potrebbe risolvere tutto, tagliati le dita e vedi come non ti do più fastidio

«Blake Muhja Hale, smettila di essere così fottutamente odiosa con questa povera anima di dio, non ti ha fatto niente»
«Mi ha mandato un messaggio di spam»
«Offendilo più che puoi»

moanf0rzayn – Come fa la tua dolcezza a colpirmi ogni volta?

cherocolate – nemmeno ti sei fatto male?

moanf0rzayn – Sto vomitando, è stata la peggiore battuta della mia vita.

cherocolate – che stomaco debole, zayn, fatti curare

moanf0rzayn – Ma tutta questa simpatia la tiri fuori solo per me?

cherocolate – solo per te, amore xx

♥ ♥ ♥

Okay, so che non è ancora successo niente di eclatante, ma siamo solo all'inizio, giuro. Nel mezzo, come vi sembra per adesso la storia?

Cercherò, se dio vuole, di pubblicare uno o due capitoli al giorno, poi ovviamente dipenderà dalla lunghezza di questi

detto ciò, baci e biscotti

lila xx

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