Mi ritrovai a bordo di un mezzo motorizzato a quattro ruote, comunemente conosciuto come automobile (auto per gli amici), con Jessy e sua madre.
Sedevo con le mani conserte, leggermente in imbarazzo per la situazione in cui mi trovavo.
Jessy, invece, sembrava euforica. <<Hai mai partecipato ad un pijama party?>> chiese, curiosa.
Ero abituata a sedute diplomatiche interstellari, altro che pijama party! Cosa avrei dovuto rispondere? Se avessi detto di no sarei risultata troppo strana? Non dovevo assolutamente apparire strana o non sarei mai riuscita a passare inosservata.... Eppure,se me lo aveva chiesto, voleva dire che era frequente incontrare gente che non avesse mai partecipato ad uno di questi strani eventi...
Riemersi dalle mie paturnie mentali perchè ero stata nominata.
<<Mamma, sono certa che Anna, a colazione, mangi la Nutella come tutte le persone sane di mente. Non vorrai che rimanga senza... Vero?>> Mi ero di certo persa qualcosa della conversazione. E chi aveva mai detto che mi piaceva la Nutella, quando non sapevo nemmeno cosa era?
Con uno sbuffo proveniente dal posto di guida, l' auto svoltò bruscamente, facendomi schiacciare contro alla portiera.Dopo qualche minuto giungemmo a destinazione: un enorme supermarket. Scendemmo dalla vettura ed entrammo nel mondo dei sogni di Jessy. Caramelle, bibite, dolciumi, popcorn e ogni altra cibaria presente sul pianeta sembrava essersi riunita per sferrare un duro colpo al conto in banca dei suoi clienti. Quando mi fu esplicitamente chiesto di scegliere qualcosa da comprare, io, mi diressi verso la famosa Nutella, sentita nella conversazione in macchina di poco prima. Il colore non mi attirava per niente: quel marroncino mi ricordava in maniera fin troppo vivida il prodotto finale della digestione.
"Sarà commestibile?"mi chiesi. Magari avevo frainteso l' utilizzo di questa sostanza.
Quando vidi di nuovo Jessy, il sacchetto che aveva in mano sembrava che stesse per esplodere. Quella ragazza era un fagosoma.
Quando le passai la Nutella le sue labbra formose formarono un sorrisetto furbo ed uno sguardo complice emerse nei suoi occhi.
<<Posso chiederti una curiosità?>> disse, mentre ci dirigevamo nel reparto bevande.
<<Certamente>>
<<Fai qualche sport? Sembri in forma...>> Lessi una punta di imbarazzo nella sua voce.
Non potevo certo dirle che questo non era il mio vero aspetto... Poi mi venne in mente che Cora, l' ologramma a casa mia, mi aveva riferito altre informazioni utili per la copertura: aveva conciliato il mio aspetto fisico con le capacità, così aveva ottenuto il risultato dello sport che avrei dovuto praticare.
<<Mhh... si. Diciamo che mi intendo di arti marziali. Una cosetta per fare movimento ogni tanto, ecco tutto.>> Cercai di minimizzare il più possibile la cosa perchè non volevo approfondire ulteriormente l' argomento. Lo sguardo di Jessy si illuminò immediatamente mentre un' espressione sorpresa si faceva strada sul suo viso.
Mentre ci dirigevamo a casa sua a piedi, la parlantina di Jessy prese il controllo lei ed iniziammo a chiacchierare.
Nonostante tutti i miei buoni propositi di non aprirmi troppo con una quasi estranea, Jessy aveva qualcosa di particolare: infondeva allegria e fiducia a tutti quelli che le stavano accanto. Ed io, nonostante la mia natura da forte e potente guerriera bruciasse di frustrazione, non ero esclusa.
Parlammo del più e del meno, arrivando anche a toccare argomenti intergalattici, a parlare di pianeti, stelle, universi, galssie... non riuscivo quasi a trattenermi. Volevo parlare di quello che avevo vissuto, del mio pianta, del mio popolo. Desideravo ardentemente che gli occhi di quella ragazza si illuminassero di stupore mentre le parlavo di cose che, lei, non sarebbe mai neanche riuscita ad immaginare. Riuscii a trattenermi appena prima di superare il limite di dettagli che avrebbe potuto scatenare qualche serio sospetto su di me.
Dopo qualche giorno avrei avuto un' importante incontro planetario e dei problemi sulla terra erano proprio l' ultima cosa di cui avrei avuto bisogno...
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Aliena
FantascienzaAnna è una ragazza normale all' apparenza, ma il suo DNA non è affatto umano. La sua missione è, dopo aver appreso tutto quello che gli uomini hanno da da offrire, distruggere la Terra. Infiltrata in una normale scuola, conoscerà una compagna di c...