Allarme morte 2

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Dopo aver liberato i grandi ci hanno guardato bene e ci hanno portato in delle stanze che loro chiamavano aule di addestramento. Li ci hanno insegnato a combattere e ad usare tutti i tipi di armi, poi ci hanno fatto riposare. "Dai ragazzi non è poi così male" disse una mia amica io risposi "Non è poi così male?! Davvero?! Hanno ucciso i nostri amici, ci hanno allontanato dalle nostre famiglie e senza motivo hanno diviso maschi e femmine. Sei sicura che non è così male?" urlai. Lei con calma rispose che finché non uccidevano lei non era un suo problema.
Ci hanno fatto uscire giusto alla fine della discussione e ci hanno portate in quelle che dovevano essere le nostre stanze per dormire. Io tutto avrei fatto tranne che riposarmi quindi sono rimasta sveglia tutta la notte. Ad un certo punto la finestra si apre da sola e comincia ad entrare vento forte. Quando l'ho chiusa si è aperta la porta e sono andata a chiudere anche quella. A quel punto ho deciso di spegnere la luce e provare a dormire. Quando spengo la luce vedo una specie di mostro, alto con la testa ti una capra ma il corpo di umano. Per capire meglio di cosa si trattasse, ho deciso di riaccendere la luce ed è sparito.
Il giorno dopo non volevo raccontare niente a nessuno. Mi ero messa in disparte, parlando solo quando era necessario. Dopo aver fatto "colazione" con un frutto, ci hanno riportato nell'aula addestramento dove abbiamo riincontrato le nostre famiglie. Io andai subito tra le braccia di mia madre e a lei ho raccontato tutto Di quello che era successo di notte. Mi disse che non mi dovevo preoccupare, che forse era solo la mia immaginazione, ma io sapevo che non era così.
Nel pomeriggio, ci hanno portati in un'aula enorme dove ci hanno distribuito delle armi, quelle che nei giorni precedenti ci avevano insegnato ad usare, e ci hanno detto che con queste avremmo dovuto uccidere le nostre famiglie e che se non l'avremmo fatto noi, loro li avrebbero torturati.
La sera decisi di scappare l'indomani mattina dato che la notte era tutto costantemente controllato. Quindi, per poter dormire, ho spento la luce dimenticandomi di quel mostro. Al buio l'ho rivisto e ho cercato di cacciarlo ma non è servito a niente, lui si è impossessato di me adesso. La mattina mi sono svegliata nervosa arrabbiata con voglia di uccidere. Quando ci hanno ridato le armi e ci hanno messo davanti alle nostre famiglie io ho sparato tre colpi secchi: mia madre mio padre mia sorella, tutti a terra davanti a me in una pozza di sangue. Dopo ciò nulla mi ha fermato da uccidere ancora e ancora tutte le famiglie, i miei amici, i soldati, e alla fine, fiera di tutto ciò, andai allo specchio dove non vedevo più la mia immagine ma vedevo quel mostro con la faccia di capra e sorridendo, mi sparai un colpo alla gola.
Ora sarò io a perseguitare anime, chi lo sa, forse sarà proprio la tua.

Gli Incubi Della NotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora