Ribelli

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Riaprii gli occhi trovandomi ancora, per fortuna, nella foresta. Ero ancora debole ed affamata, direi troppo, e qui non c'era nulla che potessi mangiare.

Tentai di alzarmi, con scarsi risultati, così mi trascinai verso est, od ovest, non so di preciso dove ma ovunque lontano da quel luogo sarebbe stato perfetto.

Mi appoggiai ad un albero, col fiato pesante, mentre mi guardavo attorno, in preda all'agitazione. Mi sentivo osservata e forse era proprio così....

"Uh uh guarda guarda chi abbiamo qui, un pasto degno di nota eh Jace?"

Due uomini si presentarono davanti a me e dai loro tratti capii che erano dei demoni. Non poteva andarmi peggio...

"Eh già Cole. E cosa ci fa una punzella come te in questo luogo deserto sentiamo..."

Non risposi, rimasi ferma guardandoli negli occhi, e li vidi imbestialirsi per il mio comportamento. Volevano di sicuro essere sempre al centro del mondo, comandando tutto e tutti, e di sicuro la mia sfacciataggine li rendeva irrequieti.

Uno di loro si avvicinò un po' di più mentre io rimanevo ferma, immobile, troppo debole solo per fare un misero movimento, mentre i miei sensi si afflievolivano e la mia voglia di sangue aumentava sentendo il loro pulsare velocemente. Le loro vene erano pulsanti, si potevano notare da chilometri e il loro sangue veniva pompato sempre più velocemente, senza tregua, con una forza d'attrazione troppo forte per me.

"Rispondi quando ti parlo!" Disse ormai con gli occhi fuori dalle orbite, altamente arrabbiato.

Io rimasi ferma a guardare la sua vena del collo senza quasi sentire le sue parole finché non strinse con forza la mia mascella, senza rompermela, distaccandomi da quella calamita per poi farmi affogare nel nero dei suoi occhi. Era come essere trascinata nel più nero degli oblii contro la propria volontà, ed io facevo fatica a distaccarmi come se lui mi tenesse in pugno.

"I tuoi occhi..... Ehi Cole indovina chi abbiamo qui....."

"Chi?" Rispose l'altro guardandomi con desiderio per poi leccarsi le labbra come se avesse davanti una sacca di sangue reale.....bhe in realtà lo ero....

"Vediamo come potrei chiamarti...ah si, la dolce principessina so tutto io degli Inferi. Non è così?"

Ringhiai snudando le zanne, ancora più lunghe a causa della fame e lo vidi sorridere facendo un passo indietro. Era come divertito dal mio comportamento, ma sapeva che non l'avrei comunque attaccato. Ero troppo debole per farlo e loro in due, per di più mastodontici. Ancora una volta ero debole ed indifesa. Di nuovo. Anzi lo ero praticamente sempre e dovunque.

La prossima volta non ci sarò io a salvarti. Anzi non ci sarà nessuno. Sei debole e come erede sei un errore. Un maledetto errore.

Le dure parole di Lucifero risuonarono nella mia mente, mentre vedevo il volto corrugato di mio padre. Ma in fondo anche lui lo pensava, come lo pensava la mamma e tutto il regno.

"Bhe io direi di mangiare che ne dici?"
Disse Cole avanzando di un passo mentre io lentamente cercavo di afferrare il coltello sotto la gonna.

"Eh no dolcezza" disse pestandomi la mano procurando un scricchiolio per niente rassicurante. Gemetti dal dolore mentre i due se la ridevano come se fossi stata un giocattolo rotto nelle loro mani. E in effetti era così....

L'Eterna Dannata Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora