Era una giornata come tante per Lydia, la quale definiva la sua vita estremamente noiosa. E lo era davvero.
Erano le 6:30 quando le note di Firework di Katy Perry risuonarono nella sua spoglia stanza. Era la canzone preferita della ragazza, 'da la carica giusta per svegliarsi' pensava.
Con la voglia pari a zero si alzò per poi recarsi in bagno e aprire l'acqua della doccia, sbadigliando di tanto in tanto.
Le aveva detto sua madre ieri sera, di andare a dormire presto, ma lei cocciuta com'è decise -come sempre- di fare di testa sua.
Quando l'acqua raggiunse una temperatura stabile, Lydia entrò in doccia.
Dopo venti minuti se non più, uscì circondando il suo corpo minuto con l'asciugamano. Quando aprì la porta del bagno per ritornare in camera incontrò suo fratello e le sue troppo evidenti occhiaie, Jaxon.
«Ma hai dormito?» - disse lei ridendo sotto i baffi. Sapeva di non essere messa molto meglio di lui ma si divertì a prenderlo per il culo. In fondo, il primo giorno di scuola dopo le vacanze estive è sempre stata una sfida per i ragazzi.
«Secondo te?» - borbottò il fratello infastidito chiudendosi in bagno.
La ragazza ridacchiò: era abituata al loro continuo battibecco.
Notando di essere evidentemente in ritardo, con fretta e furia si mise dei jeans strappati e una felpa di tre taglie più grandi della sua, come piaceva a lei. Infine mise le sue amate Vans nere che col tempo si erano rovinate, ma a lei piacevano anche così.
Dopo essersi asciugata e pettinata i capelli andò in cucina dove trovò un fratello troppo stanco e una madre pronta per andare a lavoro.
«Buongiorno» - disse dando un bacio a sua mamma e uno a suo fratello.
Si, lei e Jaxon litigavano spesso, ma si volevano comunque tanto bene.
«Buongiorno tesoro, pronta per iniziare il quarto anno di scuola?» - solita domanda delle madri.
«Credo di si» - fece spallucce. Sapeva che sarebbe andato come i tre anni precedenti, d'altronde quello che si doveva preoccupare era suo fratello dato che stava all'ultimo.
«Beh mamma, ora vado o rischio di perdere l'autobus visto che Jaxon non vuole portarmi in macchina» - la mamma alzò gli occhi al cielo, anche lei era abituata al loro rapporto di odio-amore.
Jaxon sbuffò ma era troppo stanco per dire qualcosa, tanto non l'avrebbe fatta salire lo stesso. Diceva che la mattina voleva restare in pace prima di entrare a scuola e sua sorella lo stressava, secondo lui.
La ragazza uscì e andò verso la fermata dell'autobus che per fortuna doveva ancora arrivare. Ad aspettarla c'era Roxie, la sua migliore amica fin dall'asilo.
«Per fortuna sei arrivata puntuale, almeno posso deprimermi con qualcuno» - disse Roxie tragicamente, abbracciandola.
«Dai su, possiamo farcela» - ridacchiò. Lei era molto diversa da Roxie, sia da punto di vista dell'aspetto, sia da quello del carattere: Lydia aveva dei lunghi -forse troppo- capelli castani, degli occhi tendenti al verde e le sue forme non erano quasi per niente evidenti; mentre Roxie aveva dei capelli ricci e biondi, degli occhi azzurri e le sue forme erano fin troppo evidenti. Lydia prendeva sempre dei buoni voti -buoni, ma non il massimo- mentre Roxie arrivava appena alla sufficienza. Ma oltre questo, si volevano un bene immenso.
STAI LEGGENDO
Storm. - Calum Hood.
FanfictionLei è come una tempesta, e come tale non può essere fermata. Ma c'è chi riesce a calmarla.