Una strana notte

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Passammo la notte nella capanna di Low, lì c'erano latte e pezzi di carne. Martin mangiò di gusto e quando ebbe finito chiese al San Bernardo: - Mi potreste aiutare ad arrivare in città ? - - Niente potreste, chiamami Bernard, micetto, certo che ti aiuterò - Rispose il cane gioviale. - Io sono Martin, piacere - - Bene, Martin, ora é meglio che ti riposi, partiremo domani mattina e la strada é lunga, soprattutto con questa neve, Martin disse di sì, si sistemò su un lettuccio di comoda paglia e si addormentò. Dalla finestra una coccinella entrò e spense la pallida luce della lanterna, con il suo dolce battito d'ali. Era circa mezzanotte quando io mi accorsi che nella cuccia di Bernard non c'era nessuno, in piedi vicino alla finestra c'erano, però due creature una molto possente e muscolosa, l'altra snella e delicata. - .... dovrai fare così se vuoi aiutare Martin - Disse la figura grossa dalla voce potente e cavernosa che si sentiva anche se era sottovoce. L'altra creatura smilza parlò all'ombra che somigliava a Bernard: - ... credo che tu abbia ragione, ci proverò, almeno dall'altra parte del confine - La voce era dolce e gentile, femminile. Poi un abbaio sommesso, la finestra aperta, un battito d'ali e poi più nessun rumore.

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