Lia & Tharo
La mattina arrivò, dei sottili raggi attraversavano le foglie e il vapore delle terme, i cristalli rifulgevano di un colore rosato come l'alba, l'aria era calda e profumava di primavera nonostante l'autunno, era un posto davvero incredibile.
Lia e Tharo si svegliarono così pieni d'energie che avrebbero potuto camminare per giorni senza fermarsi, raccolsero le loro cose e fecero una colazione rapida, i cristalli ritornarono nuovamente utili, e poi aspettarono che Inaves li raggiungesse e dopo circa un'ora li raggiunse trasformata nella sua forma umana e disse "Prego seguitemi, la strada è lunga per arrivare al globo contenente il potere della luce e si può giungere solo a piedi. Ci aspetta un cammino di quattro giorni , cinque se manteniamo un passo lento" "Quattro o cinque giorni? Eppure dall'alto non sembra così grande l'isola" disse Lia e Tharo con un cenno affermò quanto aveva detto la ragazza.La ragazza unicorno, si torse le dita ma poi disse "l'isola è protetta da un incantesimo, dall'esterno l'isola sembra un alto blocco di roccia con qualche albero, così le navi che passano vicino non notano niente. L'isola ha anche la capacità di spostarsi ed alcune volte si unisce al continente di Fenlon, alcuni di noi abbandonano la loro vera natura per diventare guaritori nei villaggi più isolati, il corno cade e diventa un talismano, ma la sua magia persiste e ciò permette di poter curare le persone che incontrano." "incredibile, un'isola che si muove" disse Tharo con la borsa in spalla pronto per mettersi in cammino, "grazie per la spiegazione, e per averci detto qualcosa in più su di voi" disse Lia, anche lei pronta per partire.
Si incamminarono e lungo il percorso i cristalli mutavano di colore e spesso attirarono l'attenzione dei due ragazzi, Inaves ogni tanto li lanciava un'occhiata da sopra la spalla e poi disse "i cristalli servono per mantenere stabile la magia dell'isola, soprattutto nelle radure, creano come delle colonne invisibili di energia che unendosi alle altre avvolgono l'isola, e il colore che cambia a seconda dell'ora e perché come potete notare la foresta è piuttosto scura, il sole raggiunge a malapena il suolo ma grazie ai cristalli le piante possono crescere rigogliose senza aver bisogno del sole", " noi ne abbiamo utilizzato uno per cucinare" disse Lia e Tharo aggiunse "ma non l'abbiamo danneggiato, quindi potete stare tranquilla", " non fatelo mai più, qualsiasi interruzione nel flusso dell'energia può avere effetti catastrofici" disse Inaves seria ed evidentemente furiosa, la sua immagine brillò leggermente ma si calmò ed il brillio cessò, e aggiunse "seguitemi" e camminarono in silenzio.I cristalli lentamente cambiavano luminosità, segno del tempo che trascorreva, non sapevano esattamente da quanto stavano camminando, erano pieni di energia e i loro occhi vagavano sulle piante dai fiori vivaci e su ogni cosa che si muoveva nel folto della vegetazione.
I cristalli erano diventati azzurri e davanti a loro si aprì una piccola radura, quel po' di cielo che si riusciva a vedere era scuro e qualche stella stava cominciando ad affacciarsi alla notte, "che strano abbiamo camminato per tutto il giorno senza fermarci, ma non sono per niente stanca" disse Lia, "già anch'io non sono stanco, ma un po' di fame sta cominciando a farsi largo" disse Tharo e dopo qualche secondo il suo stomaco brontolò come per sottolineare le parole del ragazzo.
Lia e Inaves risero e si sedettero sull'erba e Tharo le imitò poco dopo con un leggero broncio che durò molto poco e cominciò a tirare fuori dalla borsa un po' di viveri, pane, carne secca e mele, e ne passò una parte a Lia, poi guardò Inaves e lei capendo cosa intendeva disse "le mele vanno più che bene, grazie" e Tharo le passò delle mele, rosse grosse e succose e mangiarono in silenzio., poco dopo si coricarono e dormirono fino al mattino, fecero colazione e ripartirono.Viaggiarono per altri sei giorni fino a raggiungere una radura enorme, i rami degli alberi intorno formavano una cupola da cui non filtrava nemmeno un raggio di sole, c'era solo una piccola apertura circolare nel centro - che rivelava che ormai era calata la notte - e sotto di esso un alberello alto poco piú di un metro avvolgeva nei rami spogli un globo azzurro chiaro che emanava una luce bianca che si alzava in una sottile colonna che usciva dall'apertura. Ai piedi dell'alberello crescevano delle piante dai fiori luminosi che si estendevano per tutta la radura, i cristalli erano spariti, c'era solo un alto cristallo alle spalle dell'alberello ed era stato scolpito in una figura femminile ed alata con le braccia aperte e protese in avanti.
Lia e Tharo si avvicinarono leggermente al globo e rimasero a bocca aperta, all'improvviso un ragazzo sbucò da dietro la statua, sembrava che aveva piú o meno la loro età,aveva i capelli biondo grano, la carnagione dorata e gli occhi di un marrone ambrato ed il corno dorato decisamente piú corto rispetto a quello di Inaves,ed ignorando Lia e Tharo disse rivolto a Inaves "finalmente sei arrivata, è da giorni che ti aspetto, ancora un po' e me ne sarei andato", " mi dispiace Jeo, ma loro non sono veloci come noi e poi non credo proprio che siano giorni che ci aspetti. Ed ora lascia che te li presenti: Lia, Tharo - Jeo, Jeo- Lia e Tharo."
I tre si guardarono e Lia e Tharo dissero in coro "piacere di conoscerti" , "Si, si. Ora dopo le presentazioni...li puoi spiegare il mio noioso compito" disse Jeo, cercando lo sguardo di Inaves, "Tharo ti accompagnerà dal re e dalla regina, e potrai chiedere a loro quello che ti serve, ed intanto io e Lia provvederemo al rito per l'assorbimento del potere della luce" disse Inaves.
"Bene, allora in marcia. Saluta la tua ragazza che non abbiamo molto tempo" disse Jeo in tono sbrigativo, "non è la mia ragazza" disse Tharo in modo che tutti lo sentissero ed arrossendo, perché anche se la conosceva solamente da meno di una decina di giorni provava qualcosa per lei, ma ora non aveva il tempo per soffermarsi ad esaminare i suoi sentimenti.
Salutò Lia e Inaves e raggiunse il ragazzo che intanto si era incamminato velocemente verso l'altra parte della radura e superato la prima fila di alberi, Tharo prima di sparire oltre gli alberi si voltò lanciando un ultimo sguardo a Lia, i loro sguardi si incontrarono e si separarono subito dopo, e Tharo si addentrò nella foresta.Lia si voltò e guardò prima Inaves e poi il globo e poi di nuovo Inaves, e disse "non volevo chiedertelo davanti a lui, ma... il rito sarà pericoloso? E se non riuscissi a controllare tutto quel potere?" , Inaves la guardò e le rivolse un sorriso gentile e le disse "non temere, sei la prescelta, sei nata per questo giorno, in te c'è la forza necessaria per controllare e fare tuo il potere della Luce e non sarà pericoloso, ed ora preparati".
Lia appoggiò a terra la borsa e trasse un profondo respiro, " bene, sono pronta" disse Lia seria anche se un leggero tremito traspirò dalle sue parole, Inaves fece un breve cenno e gli indicò di avvicinarsi al globo e quando la ragazza fu a un passo dal globo Inaves disse "poggia le mani sul globo e libera la mente, devi sentire l'energia del globo e la tua unirsi e diventare una sola cosa. Mantieni il respiro regolare e concentrati, anche se ti sentirai sopraffare non dovrai interrompere il contatto. Bene questo è tutto quello che ti posso dire per aiutarti, ora tocca solo a te." e si mise il più lontana possibile ma con lo sguardo concentrato su Lia.
Lia fece un lieve cenno, e poi chiuse gli occhi ed iniziò a concentrarsi, la luce nel globo cominciò a pulsare come un cuore e sottili fili di luce cominciarono ad uscire sia dal globo che dalla ragazza, si espandevano intorno a lei, si inseguivano e si intrecciavano, fino a quando i fili di luce si unirono diventando un unico nastro che l'avvolse. Il nastro si allargò ricoprendola completamente, facendola apparire simile ad una statua di luce, le ali le comparvero all'improvviso e vennero anch'esse rivestite dalla luce, Inaves non sapeva quanto tempo era passato, ma all'improvviso la luce brillò così intensamente che dovette coprirsi gli occhi, durò pochi secondi e poi scomparve. Lia non era più avvolta dalla luce ed il globo emetteva una debole luminescenza, il residuo di potere necessario per proteggere l'isola, la ragazza scostò le mani dal globo, le ali luccicavano leggermente e quando si voltò, l'unicorno notò il cambiamento nella ragazza, era meno esile le forme leggermente più piene, i tratti del volto più tondeggianti, le orecchie persero la forma a punta arrotondandosi. Era diventata una fata completa, l'assorbimento del potere della luce aveva rivelato la sua vera natura.
Inaves le si avvicinò e Lia disse in tono di vittoria "c'è l'ho fatta" e crollò a terra esausta e un sorriso soddisfatto sulle labbra, la ragazza unicorno, prese una coperta dalla borsa e la coprì e disse a bassa voce "hai fatto un ottimo lavoro, riposati che il compito più difficile giungerà presto", e poco dopo appoggiò la schiena contro un albero e con molti pensieri che le affollavano la mente si addormentò.
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Elferian : Le cronache della Luce e dell'Oscurità
Fantasy❄ Dal prologo: Uguali ma opposte come l'acqua ed il fuoco lo stesso destino al loro 16° anno compiere dovranno, poichè quando il sole e la luna uno saranno il male risvegliato sarà. Solo loro... Il resto lo scoprirete leggendo. ❄ TRAMA ❄ Una prof...