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Si apre lentamente la porta che rivela un ragazzo castano con gli occhi celesti. Molto celesti.
-C'e' Luke?- Chiedo gentilmente.
-Luke ti vuole una ragazza- Urla il ragazzo sempre sulla soglia.
-Falla entrare!- Risponde il biondino.
-Nash comunque- Dice porgendomi la mano.
-Sam- Rispondo e ricambio la stretta.
Entro in casa e lo vedo stravaccato sul divano a mangiare pizza.
-Sapevo che non avresti resistito al mio fascino- Dice sorridendo e mi scappa una risata.
-No, in realtà Cameron aveva da fare e non sapevo dove andare.-
Arrangio e annuisce.
-Cameron. Non mi piace proprio quel ragazzo- Dice facendo segno di sedermi accanto a lui.
-Ci sono abituata- Mento. Non mi piace come si comporta e non sono tenuta a sopportarlo.
-Pizza?- Chiede smorzando la tensione.
-Certamente- Dico sorridendo e ne prendo un pezzo.
-La pizza risolve tutto- Dice Nash sbucando da dietro e buttandosi a peso morto accanto a me facendomi sobbalzare.
-Ti do pienamente ragione- Dico masticando.
Finiamo di mangiare e poi studiamo gli appunti di sociologia.
Arrivano le sette e credo che sia il momento di andare.
-Ci vediamo domani- Dice Luke prima di cingermi la vita e di stamparmi un bacio sulla fronte. Saluto Nash con un cenno della mano e vado verso la mia camera.
Apro la porta e trovo Cameron steso sul divano a guardare il soffitto. Ce l'ho ancora con lui.
-Dove cazzo eri- Dice calmo ancora a guardare il soffitto.
-Non ti riguarda- Rispondo a tono e lascio i quaderni sul tavolo.
-Dimmelo- Insiste alzandosi in piedi e avvicinandosi a me.
-No- Continuo e mi viene da ridere. Forse perche' ho il coltello dalla parte del manico o forse perche' posso sparare cazzate a mio piacimento.
-L'hai voluto tu- Dice più a se' stesso che a me.
Mi cinge la vita e mi alza correndo verso la sua camera.
-Lasciami!- Urlo ma non riesco a finire che mi butta sul suo letto.
Mi monta a cavalcioni e comincia a farmi il sollettico.
-Basta- Cerco di dire tra le risate.
Mi dimeno ma e' più forte di me.
-Dimmi dov'eri- Dice e annuisco.
-Da Luke- Ribatto ancora ridendo ma lui smette di farmi il sollettico.
Si fa serio ed esce dalla sua camera. Corrugo la fronte e lo seguo fuori.
-Cosa c'e'?- Chiedo prendendogli il polso ma si libera della mia presa e cammina verso il salone.
-Cameron!- Continuo fin quando non prende il suo telefono.

-Rose-

-Certo, stasera-

-Ho casa libera-

-A dopo-

...Cosa?
-Stasera vai da Luke che devo scoparmi Rose- Dice guardandomi freddo negli occhi.
Quegli occhi cosi' belli, cosi' profondi. Cosi' unici.
Annuisco stringendo i pugni e ricaccio le lacrime.
-Cerca di tornare il più tardi possibile- Continua e io distolgo lo sguardo per non piangere.
Mi giro verso la cucina e una lacrima mi riga il volto.
Mai nessuno mi ha trattata cosi' male, non mi sono mai sentita cosi' rifiutata e mal voluta.
Mi alzo e vado in camera mia.
Prendo un trolley e ci metto un pigiama e un vestito nero.
Vado vicino alla porta d'ingresso.
Devo capire perche' Cameron ha reagito cosi' quando gli ho detto di Luke.
Lo guardo negli occhi ma lui sta guardando davanti a se'.
Domani parlerò col preside e mi faro' cambiare di classe, al costo di capitare con un troglodita barbuto.
La apro e stringo gli occhi quando sento il suo fiato sul mio collo.
-Tornerai?- Chiede neutro con un pizzico di... Preoccupazione?
-Sempre se non vi do fastidio- Dico fredda. -Non fare cazzate- Ribatte come se la pazza fossi io.
-Mi avrai sulla coscenza- Cerco di scherzare e mi giro verso di lui.
-Contaci- Dice ghignando.
-Vado da Madison- Sussurro quando lo guardo negli occhi.
Tolgono il fiato.
-Ci vediamo domani allora- Dice grattandosi la nuca.
-A domani- Continuo prima di prendere il trolley e di andarmene.
Esco dal dormitorio maschile e raggiungo quello femminile.
Chiedo ad una ragazza quale sia la camera di una certa Madison.
Mi dice la 205 e la ringrazio.
Busso alla porta e mi apre Madison con un sorriso gigantesco sul volto.
-Posso rimanere da te stanotte?- Chiedo e lei mi salta letteralmente addosso.
-Certo amore!- Urla entusiasta.
-Devo raccontarti un po' di cose- Le dico e annuisce facendomi accomodare sul letto della sua compagna di stanza che si e' come volatilizzata.
-Sul mio coinquilino- Sussurro e annuisce curiosa.
-Sul mio coinquilino Cameron- Dico ancora a più bassa voce e sgrana gli occhi.

Coinquilini Per SbaglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora