Mi svegliai che erano quasi le 2, dovevo essere pronta per le sei e così mi alzai svogliatamente e scesi a mangiare qualcosa, dato che non mangiavo dal giorno prima.
Cucinai la pasta al pomodoro,ma quando mi sedetti per gustare il mio piatto,squillò il cellulare,era un messaggio.
-"Buongiorno, volevamo avvertirla che il servizio è stato spostato alle 4."
-"Coosa??" urlai in preda al panico.
Rimisi la pasta nella pentola,sparecchiai la tavola e corsi a prepararmi.
Indossai in maglietta nera,un pantalone nero con le borchie e degli stivaletti bassi.
Presi le chiavi,il telefono e gli attezzi ed uscii di casa,lasciando un biglietto a mamma.
Mi misi in macchina ed in pochi minuti ero a Trigoria,invasa da giornalisti e fan che urlavano il nome del proprio idolo.
Parcheggiai velocemente,presi la macchina fotografica e camminai verso l'entrata senza accorgermi che qualcuno mi stava seguendo.
-"Aspetta!" mi girai e vidi Stephan che mi teneva per il polso.
-"Lasciami!" urlai attirando l'attenzione di non poche persone.
-"Non è andata come pensi,non è successo niente!" si giustificò mollando il mio braccio.
-"Non me ne fotte! Non devi più avvicinarti o parlarmi,hai capito!" sbraitai mentre i giornalisti cercavano di capire cosa stessa succedendo.
-"Ma..." inizio a dire mentre io mi allontanai per dirigermi all'entrata. Mostrai il mio tesserino al buttafuori il quale,ti porgendomelo,mi invitò ad entrare.
-"Io voglio aiutarti!" sentii dire alle mie spalle.
-"Aiutarmi in cosa,scusa?" gli risposi sfacciata.
-"So il tuo problema e vorrei aiutarti ad usdirne." sussurrò sorridendomi comprensivo.
-"Fammi capire,forse sono diventata stupida,prima mi porti a letto e poi vuoi aiutarmi,sono io che dovrei aiutare me,maniaco!" sputai lasciandolo alle mie spalle,ormai sconfitto.
Arrivai dai ragazzi,li salutai uno per uno e andai dal mister Spalletti il quale mi avvertì che ci sarebbe stata prima una piccola partita di riscaldamento,dopo di che avremmo fatto le foto,ed infine dovevano fare una partitella contro una squadra di lega pro.
Annui e mi sedetti sugli spalti a guardare i ragazzi allenarsi.
Mentre scattavo qualche foto,un messaggio attirò la mia attenzione.
-"Signorinella,abbiamo saputo che stai spargendo la voce sulla nostra banda,e questo non va bene. Devi ridarci tutti i soldi della roba,ossia 20.000€ entro dopodomani e non farti più vedere altrimenti ce la prendiamo con te o con il tuo amico di ieri sera!"
Sbiancai improvvisamente e le gambe minacciavano di cedere così come le lacrime.
Non poteva essere,io non avevo mai parlato di loro a nessuno,e poi chi intendevano con "il tuo amico di ieri sera?"
Alzai lo sguardo sentendo fischiare Spalletti è solo allora capì;certo,Stephan!!
Doveva assolutamente stare lontano da me,si sarebbe cacciato nei guai per colpa mia e non me lo sarei perdonata,anche se lui si era comportato di merda con me.
E quei soldi,dove li avrei trovati?! 20.000€ nemmeno in tutta la mia vita li avrei guadagnati!
Mi coprii il viso con le mani e feci scivolare qualche lacrima per poi asciugarla velocemente.
-"Sarà,ci può raggiungere!" mi chiamò il mister,chiedendo ai ragazzi di posizionarsi uno per uno.
Scesi velocemente,posizionai la macchina fotografica e scattai due foro ciascuno,solo quando arrivò il turno di Stephan,che sorrideva timidamente all'obiettivo,mi resi conto che lui non meritava tutto quello che poteva succedergli. Una volta finito smontai tutto e raggiunsi gli spogliatoi dove vi era una stanzetta in cui poter stare tranquilla per un po'. Mollai tutto a terra ed inizia a piangere a dirotto,mi accasciai a terra e sbattei più volte la testa contro il muro.
Mi guardai intorno e vidi che era una stanza con varie uniformi riposte ordinatamente.
Ne presi una,ma quando vidi la porta spalancarsi,la lasciai cadere a terra.
-"Ehi,che ci fai tu qui?" chiese Stephan guardandomi,mentre io cercavo in tutti i modi di nascondere le lacrime.
-"E perché piangi?" disse avvicinandosi pericolosamente per poi alzarmi in mento con due dita.
-"Devi starmi lontana Stephan,credimi io non sono un angelo,te lo dico per il tuo bene." singhiozzai.
-"Perché?Dimmi almeno il motivo?" chiese lasciando la presa sotto il mio mento.
-"È complicato,finiresti in guai seri,come me,ed io non voglio farti questo!" dissi sorridendogli debolmente.
-"Io non voglio vederti così,guardati come ti sei ridotta per questa merda,solo io so come eri ridotta ieri sera,sembravi uno straccio,piena di occhiaie,non eri tu,è quando dico che non ti ho sfiorata,devi credermi,non lo avrei mai fatto,non sono un mostro,eri tu che ti eri spogliata,ed io ti ho coperta con una vestaglia.
Non vuoi credermi non fa niente,vuoi odiarmi,fallo,ma almeno permettimi di aiutarti ad uscirne!"
Mi fiondai tra le sue braccia d'instinti ed inalai il suo profumo,così rassicurante.
-"Stephan,posso cavarmela da sola,te lo giuro. Ti mostrerò il motivo però tu dovrai rispettare la mia scelta." dissi per poi estrarre il cellulare ed aprire il messaggio.
Lo lesse attentamente e poi alzò la testa verso di me,impassibile,come se il messaggio non lo avesse spaventato.
-"Visto,se la prenderanno con te,stammi lontana e ciò non accadrà!" dissi riprendendomi il cellulare.
-"E dove troverai quei soldi?" chiese.
-"Da qualche parte,non lo so, o ne subirò le conseguenze!"
-"Va bene,fai quello che vuoi!" disse poco convinto.
Lo abbracciai per l'ultima volta,e mi allontanai da lui mentre le lacrime si stavano impadronendo del mio viso
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Pensi davvero io voglia te? -Stephan El Shaarawy
Fanfiction"Non lasciate mai che qualcuno diventi il motivo per cui vi svegliate al mattino, quello per cui mangiate,quello per cui sorridere. Non lasciate diventare qualcuno il centro del vostro mondo,non mettete da parte nulla per nessuno, non aggrappatevi a...