C h a p t e r • f o u r

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Stava impazzendo, lo sapeva.
Erano ormai settimane che Zayn Malik sentiva strane voci, rumori, passi, sussurri, orribili incubi lo svegliavano ogni notte.
Era un freddo pomeriggio di inizio inverno quando il ragazzo, stanco di bere camomille, decise di fare un passeggiata.
Dritto filato si incamminò verso il corridoio, prese il giubbotto, le chiavi.
Aveva appena poggiato la mano sulla maniglia, quando uno spaventoso rumore di vetro rotto gli fece raggelare il sangue nelle vene.
Titubante seguì il rumore.
Percorreva a passi lenti e silenziosi il corridoio. L'immagine di un porta foto in mille pezzi sul pavimento lo fece bloccare all'istante.
Bianco come un cencio e con le mani tremanti lo raccolse. Era un altra fotografia di due bambini che giocavano felici. Lui e Caroline.
Zayn non ricordava di aver mai visto quella foto, né tantomeno di averla messa sopra il mobile di mogano che teneva vicino il salone.
Ormai era al limite. La testa gli stava scoppiando.
Zayn Malik era sempre stato un ragazzo con una visione molto realistica del mondo. Non aveva mai creduto ai fantasmi, demoni e robe varie. Ma da qualche giorno stava iniziando ad avere qualche ripensamento su questi ultimi.
Con la mente in confusione, incapace di dare una spiegazione logica a tutto ciò, non ci pensò due volte a tornare indietro per iniziare la passeggiata che aveva tanto sperato di fare.
Camminava per le strade innevate continuando a pensare.
Pensava a molte cose in quel periodo dell'anno. Pensava al freddo, all'affitto da pagare, ma soprattutto pensava a tutto quello che stava succedendo da quando aveva riaperto quella camera.
Da quel giorno aveva iniziato a sentire strani sussurri, voci che urlavano il suo nome lo svegliavamo la notte, la gente lo guardava in modo strano quando passava, sulle sue camice candide trovava strane chiazze rossastre, dal tetto gocciolava una strana sostanza nera e collosa, trovava incorniciate foto che non ricordava di aver mai fatto sviluppare, la luce saltava spesso, la televisione non funzionava sui canali 23, 47 e 52.
Caroline aveva sempre odiato i programmi che trasmettevano su quei canali.
Il sole era sparito dietro l'orizzonte e Malik era tornato a casa.
Si sentiva stanco e i piedi gli facevano male, non sapeva per quanto aveva camminato.
L'unica cosa che gli andava di fare, e che era diventata ormai un rituale, era bere una camomilla sul divano. Per un secondo riusciva a bloccare i pensieri e concentrarsi solo sul caldo confortante che riusciva a procurargli quella fantastica coperta beige che teneva sempre sul bracciolo del divano.
Si era appena steso. In quel momento regnava un favoloso silenzio, lo stesso che dopo qualche minuto venne  interrotto dal suono del campanello.
Il ragazzo dalla chioma corvina scostò contro voglia la coperta e si diresse verso la porta d'ingresso.
Era il ragazzo delle consegne che lavorava da "Fabulus Bakery", una pasticceria dietro l'angolo.
Portava una meravigliosa torta di compleanno avvolta un una carta trasparente con delle stampe a margherite.
I fiori preferiti di Caroline.
Zayn rimase un po' confuso. Si chiese chi avesse mai potuto ordinare la torta, magari i suoi amici volevano farlo ingrassare un po'?
Cerco di mandare giù il pensiero, ma un'altra domanda gli affiorò nella mente.
Chi faceva il compleanno?
Zayn non conosceva nessuno che compisse gli anni a dicembre.
Nessuno tranne Caroline.

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🌸
Salve salvuccio genteeee :)
Come al solito non ho molto da dire. Solo alcune cosine :3
Per prima cosa ho iscritto la storia ai #Wattys2016.
Secondariamente vorrei scusarmi per i miei aggiornamenti piuttosto rari, ma trovo sia inutile scrivere un capitolo se non si ha la giusta ispirazione.
Inoltre mi farebbe piacere se lasciaste una stellina ☆ o un commentino.
Okay mi dileguo, bacini ♡.

Ghost  |z.m.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora