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Dopo sei ore di lunga tortura, sgambette di compagni che lo odiavano le ennesime offese arrivò l'ora di andare a casa. Mise le cuffiette attaccate al suo iPhone tutto rotto e mise in riproduzione il suo brano preferito e iniziò a camminare per tornare a casa.
Era immerso nei pensieri come sempre, sua mamma Johannah aveva ripetuto più volte a Louis di cambiare scuola ma lui non le dava ascolto. Insomma in quella scuola anche se aveva tutti contro c'era il suo Angelo. Il suo angelo che il primo giorno di scuola lo aveva salvato senza neanche conoscerlo.. appena avevano saputo che lui era gay iniziarono a colpirlo all' uscita della scuola, quei ricordi erano come foto impresse nella sua testa.
Perché tanto odio?
L'amore non si prova solo tra maschio e femmina.
Perché le persone non erano "la coppia perfetta" se non ci fosse stato un uomo ed una donna?
Perché lui doveva essere picchiato ed odiato fino a questo punto?
A tutte queste domande non si trovava mai una risposta..
Dopo circa infiniti minuti per lui arrivò a casa e sua mamma lo accolse con un sorriso.
<<Ciao tesoro mio>> disse accogliente sua mamma aprendo le sue braccia. Quella donna che tante ne aveva passate ma il sorriso non glielo avrebbe tolto mai nessuno.
<<Ciao mamma>> disse con il suo tono da bambino piccolo. Era così quando c'era sua mamma, si sentiva piccolo piccolo e adorava quando sua mamma lo trattava così.
<<Com'è andata stavolta a scuola?>> chiese sospriando la donna e stringendo suo figlio fra le braccia
<<Era iniziato tutto male.. Zayn come al solito stava per picchiarmi ma è arrivato lui>> disse mentre gli occhi gli luccicavano. Amava parlare di quel ragazzo.. delle sue fossette.. dei suo Ricci quei suoi occhi verdi.
<<per lui intendi il ragazzo? Harry? Il tuo angelo come lo chiami sempre?>> sorrise guardandolo negli occhi per poi sedersi con lui sul divano
<<Si mamma. Lui è così bello mi salva sempre. Ha degli occhi verdi smeraldo i suoi ricci perfetti anche se disordinati, la sua bocca rosea e carnosa le sue fossette che uccidono e dovrebbero essere illegali>> disse con occhi sognanti sua mamma ridacchiò e scosse la testa
<< Ah Lou Lou cosa devo fare con te mi sembri quasi>> disse bloccandosi. Louis era sempre stato deluso in amore anche se stavolta poteva esserci qualche possibilità.
<<Cosa mamma completa la frase>> disse guardandola negli occhi e sentì le mani tremare.. Non poteva essere amore non voleva non voleva per nulla al mondo, non voleva soffrire di nuovo.
<<Innamorato>> disse con un lieve sospiro,sapeva quanto Louis avesse sofferto con Stan. Lo aveva tradito milioni di volte e intanto era sempre li quando tornava. Non disse nulla a sua mamma, salì le scale senza mangiare neanche e si buttò sul suo adorato letto.
**qualche ora più tardi**

Harry's pov
Ero a casa in camera da solo mentre pensavo a cosa mi spingesse a salvare quel ragazzo. Non era neanche per sesso perché l'avrei capito. Cosa mi aveva fatto quel ragazzo dal primo giorno di scuola?

Louis' pov.
Aveva trascorso il suo pomeriggio molto semplicemente. Oltre tutto cosa c'era meglio di un film strappa lacrime e delle patatine ?
Dopo un pò sua madre lo chiamò per cenare ma pieno già da tutte le patatine si mise a letto tirando su le lenzuola. E i ricordi gli tornarono in mente.
《 Sono a casa di Stan sto cercando disperatamente il regalo di Natale che gli avevo fatto. Dopo un paio di minuti mi accorsi che era ancora nella busta perciò senza pensarci due volte lo presi e salii in camera. Chissà come avrebbe reagito, aprii lentamente la porta e vidi il mio ragazzo ed una rossa sopra di lui. Era ovvio stavano facendo. Gli lancia i il regalo addosso e iniziai a correre e a urlare. Forse ero io uno schifo che non meritava di essere amato?》
A quel ricordo sentì gli occhi pizzicare e sentì le lacrime scendere lentamente dalle sue guance colorate di rosso come sempre. Odiava tutto questo. Perché tutti non dovevano accettarlo? O se lo accettavano lo tradivano? Non trovava risposta a nessuna di queste domande.
Affogò i pensieri e dopo aver giocato un pò al cellulare lo poggiò delicatamente sulla sua scrivania.
Si sistemó sotto le calde coperte e il sonno non tardó ad arrivare.
Il suo ultimo pensiero prima di chiedere gli occhi per dormire?
Harry.

&quot;Resisti Ci Sono Io A Salvarti&quot;.{L.S.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora