Mi sveglai in un modo strano. Sentii calore vicino al mio corpo. Mi sollevai agitando di Poco i fianchi. È Niall che dorme beatamente. Mi alzai e andata fare una bella doccia. Uscii dopo circa infiniti minuti e mi vestii velocemente. Misi una felpa nera, skinny del medesimo colore e vans. Uscii di casa e mi diressi verso la scuola lasciando Niall ancora dormiente nel mio letto. Harry dopo quel "ti amo" non si era fatto più sentire, niente chiamate, niente messaggi, niente sguardi e neanche dei piccoli tocchi. Nulla di nulla. Mi ignorava e imparai a farlo anche io. Sentivo male nel mio cuore lo amavo ugualmente ma non riuscivo a perdonarlo. Non riuscivo a perdonarlo per tutta quell'assenza che aveva lasciato nel mio cuore. Senza neanche rendermene conto arrivai a scuola. Non avevo tanta voglia di entrare così mi misi seduto in giardino. Osservavo i fiori appena piantati. I fiori sono come l'amore. Cresce subito e muore. Muore come l'amore fra me ed Harry e questo mi fa malissimo. Il fiore sboccia, proprio come l'amore. Il fiore cresce, come il mio amore per Harry di giorno in giorno ma sento che sta morendo il sentimento di Harry. Lo sentivo che Harry non voleva più aver a che fare con me. Stavo male, il mio cuore era in tempesta, non riuscivo a distinguere neanche le cose. Mi stava facendo troppo male quell'amore e anche se volevo dimenticare non potevo. Non potevo perché ormai Harry era entrato nel mio cuore e lo aveva fatto suo.
Dopo svariati minuti entrai in classe. Tenni quel fiore. Lo strappai dal giardino e lo misi fra le pagine del diario. Mi misi seduto al primo banco dopo la strigliata della prof perché ero arrivato in ritardo.
Harry c'era. Era seduto vicino alla professoressa intento a svolgere un esercizio. Aveva le occhiaie, era magro, cosa era successo? Perché stava in quel modo? Sopratutto per quale motivo?
La professoressa lo mandò a posto. Era quello accanto al mio. Scrissi velocemente qualcosa sul mio quaderno per non far vedere a Harry che lo guardavo con la coda dell'occhio. La lezione passò in silenzio. Ora era l'ora di educazione finisca, uscimmo tutti dalla classe e andammo a cambiarci agli spogliatoi. Non c'era quasi nessuno ma sentii due mani solleticarmi leggermente i fianchi. Conoscevo il tocco di quelle mani. Erano le stesse che mi avevano preso il viso per poi far combaciare le mie labbra con quelle di Harry. Era lui. Erano le sue mani. Dopo tutto questo tempo lui si ricordava ancora di me, non se ne era scordato come pensavo.
<<Ciao Louis>> sento soffiare sul mio collo. Mi girai di scatto trovandomi Harry appiccicato al mio viso. La mia fronte toccava la sua. Ovviamente lui si era abbassato.
<<C-ciao H-arry>> riuscii appena a dire. Mi aveva lasciato a bocca aperta. Non credevo che fosse lì davanti a me.
<<Tutto bene? >> chiese guardandomi. Stavo arrossendo come un idiota ma sapevo che a Harry piacesse questa cosa.
<<S-Si credo>> balbettai con una sensazione che cresceva lungo il mio corpo.
<<Mi stavo chiedendo se..>> disse accarezzandomi lentamente la maglia. Ora che voleva? Era tornato da poco e già mi si stava buttando addosso? E poi di sicuro non avrei avuto la mia prima volta con un ragazzo che un giorno c'era e Cento no. Cercai di scostare la sua presa
<<Che fai piccolo Lou? Non vuoi che ti tocchi?>> chiese sussurrando appoggiato alle mie labbra. Ora stava degenerando tutto quanto. Presi io l'iniziativa. Iniziai a baciarlo e finimmo contro l'armadietto di Harry. Ma questo poco importava. Si sentivano i nostri contrarsi e strusciarsi con armonia.
<<H-harry io non>> dissi di cercarlo appena lui scese ad accarezzarmi i pantaloncini appena messi. Scostai la sua presa anche perché il prof era venuto per vedere che fine avessimo fatto.
Prima di uscire sentii Harry sussurrare al mio orecchio
<<Quando saremo da soli non mi fermerà nessuno Tomlinson>> disse con un leggero ghigno sulle labbra. Ora ero davvero fottuto. Corsimo per un sacco di tempo e poi presimo a fare pesi, calcio, tennis e vari altri giochi. Tornammo a farci una doccia e ringraziai Dio che c'erano. Avevo sudato peggio di qualsiasi animale esistente sulla terra. Mi spogliai assicurandomi che non ci fosse nessuno e mi misi sotto il getto d'acqua fredda. Ci voleva. L'acqua fredda scioglie i pensieri e soprattutto ti sveglia. Mi insaponai ed ero pronto per entrare un ultima volta sotto il getto stavolta leggermente più caldo. Uscii mettendo il cambio che per fortuna avevo portato. Presi il borsone caricandolo in spalla e andando verso la classe per un altra noiosissima ora di lezione.
Non feci neanche il tempo di entrare in classe che Harry mi prese dai fianchi con forza facendomi voltare verso di lui.
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"Resisti Ci Sono Io A Salvarti".{L.S.}
Fiksi Penggemar-storia Larry - Louis diciottenne è dell'ultimo anno di liceo..ex autolesionista verrà più volte salvato da un ragazzo di cui sa solo il nome.. salvato in tutti i sensi..si innamorerà perdutamente.. ma il ragazzo riccio o meglio "l'angelo" come lo...