Capitolo 5

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Maledetta rete!

Non potevo credere che in un'hotel a tre stelle di Barcellona non c'era una connessione di rete stabile.

Non mi rimase che parlare con Sacha via Skype con un piede sul sofà e l'altro appoggiato alla parete per mantere l'equilibrio.

- Nanaaaaaaa - gridò lui, pieno di felicità.

- Sachitaa - risposi io, stressata per la situazione in cui mi trovavo.

- Che cosa stai facendo? - domandò divertito.

- Sto cercando una connessione più stabile, non mi stressare.

- Scusa principessa - schioccò un bacio nella mia direzione.

- Hai letto quello che ti ho inviato? - lui annuì - Cosa ne pensi? È che ho una tale confusione in testa.

- Credo che dovresti rilassarti un po' nana, ah, e ti piace Rosberg - notò come le mie guancie diventarono rosse.

- Non mi piace Rosberg! In più, non sopporto la sua ex fidanzata o fidanzata, quello che è - Sacha sollevò un sopracciglio guardandomi serio, con una faccia buffa, e io iniziai a ridere.

- Vedi stupida! Ti intriga questo Rosberg, eheheh - si alzò con un salto ricordandomi incredibilmente Julio Iglesias.

- Bene, Sacha, stammi a sentire - mi schiarì la gola - È bello e mi attrae molto, ma nulla di più, giuro.

- Ti sembra poco?

- Allora che mi consigli?

- Lanciati piccola

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Mi incontrai con Gabi nel box Mercedes, con la quale mi ero trovata bene sin da subito, ieri, e allora l'avevo invitata a passare la qualifica con me, così sarebbe stato più piacevole.

- Ciao - mi salutò Lewis con il casco in mano - Non vuoi darmi il bacio di buona fortuna?

Lontano da me, vidi come la stupida Vivian leccava il culo di Nico, ma a lui non sembrava importarne granché, in realtá.

Che facessero come volevano, io diedi un bacio sulla guancia di Lewis, più che altro per far ingelosire Nico.

E sembrò funzionare, perché Nico portò via Lewis e mi propinò l'assurda scusa che qualcosa non andava.

Questa volta la qualifica la vinse Lewis che si guadagnò la pole seguito da Nico a pochi centesimi di tempo.

- Woha! Sei il mio amuleto della fortuna, July - Lewis si diresse verso di me saltando di allegria e mi abbracciò.

- Hai vinto tu, io non ho fatto altro che guardarti - dissi, mentre lontano vidi mio fratello che parlava con Nico, il quale aveva un'espressione seria che mi diede molto dispiacere.

- Sì sei venuta a vedermi... Cosa ne pensi di uscire a cena con me? Così ti ricompenso un po' per oggi - l'inglese mi rivolse un grande sorriso.

- Mi dispiace, Lewis, un altro giorno, oggi sono d'accordo con mio fratello, io devo controllare Valen, lui esce a cena con Noa.

- Ehm, sì, tuo fratello se lo merita, lavora molto... - si grattò la nuca - Un altro giorno allora? - io annuii.

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- Se hai qualche problema, chiamami e se per qualsiasi motivo non ti rispondo chiama Paddy o Niki, i numeri sono sopra al tavolo - Noa ed io roteammo gli occhi.

- Va bene, ora andiamo tesoro - lo richiamò Noa.

- Vi voglio bene - gridai e chiusi la porta alle loro spalle.

Mi sedetti sul sofà e osservai Valentina, sorridente come sempre, che giocava con le bambole. Mi sentivo male al pensiero di essermi persa tutta la sua infanzia, lei aveva già cinque anni.

Ad un tratto sentì bussare alla porta e pensai che fosse il personale di servizio venuto a portare la cena.

Quello che mi soprese fu trovare il viso del tedesco, dietro a quella porta, che teneva tra le mani una gigantesca pizza e dei film.

- Ci incontriamo di nuovo, biondina - disse entrando nella mia camera, mentre la piccola Valen correva ad abbracciarlo.

- Zio Nicooo! - gridò la mia nipotina mentre abbracciava una sua gamba.

- Ciao piccola, ti ho portato qualcosa da mangiare - io lo seguii dall'altro lato della stanza, indignata, con le braccia incrociate. - Toto mi ha detto che oggi avresti badato tu a lei, così ho deciso di aggiungermi anche io, a partire dal cibo e dai film.

- Non importa perché lo hai fatto, ma piuttosto, non dovresti stare con la tua fidanzata? - lui rise prima di rispondere.

- Per stare con la mia fidanzata dovrei conoscerla prima - disse, dando una fetta di pizza a Valentina.

- Ah - feci sendendomi per mangiare con loro.

All'improvviso il mio computer iniziò a vibrare, io lo sistemai sulle mie gambe e lo aprì: una videochiamata di Sacha, che cosa appropriata per il momento...

- Nanaaaaaaa! - urlò, Nico si avvicinò curiosa - Ops, ti vedo occupata.

- Che dici Sacha, mi stavo annoiando molto... - lo fulminai con un'occhiata assassina.

- Hey Nico, come va con Juliet? È bella eh - se in questo momento quell'imbecille di Sacha fosse stato davanti a me l'avrei ucciso, e sarebbe stata una morte lenta e dolorosa.

- Ciao Sacha, che strano conoscerti - rise - E sì, è carina, è difficile stare con una ragazza così bella...

- Oh, andiamo - disse Sacha facendo dei gesti strani - Bene, piccioncini, io devo andare, ti contatterò più tardi - disse e cancellò la videochiamata.

Notai come le mie guancie ardevano di rabbia mentre Nico non la smetteva di sorridere.

Ci tengo a precisare che questa è soltanto una traduzione, la fanfiction è stata completamente ideata e scritta da RosbergshairF1

Per tanto, se volete leggere la versione originale in spagnolo la trovate sul suo profilo.

Inoltre, nel caso riscontriate errori di traduzione o grammaticali nel testo, mi fareste un grande favore a segnalarmeli.

Grazie X

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 17, 2017 ⏰

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