scandal

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LO SO, L'IMMAGINE NON È DEL 1975 (PENSO SIA DI QUALCHE ANNO DOPO, PROBABILMENTE 1978-1978) MA MI SEMBRAVA MOLTO ADATTA AL CAPITOLO. BUONA LETTURA ;)



Il mattino dopo mi svegliai verso le 9.00. Freddie dormiva ancora, così non lo disturbai.

Mi spostai leggermente, dato che nel corso della notte ero finita addormentata tra le sue braccia; lo guardai per un po', con quei suoi capelli scuri e qualche ciuffo disordinato sulla fronte. Poi mi soffermai sugli occhi, sul naso e infine sulle labbra, le stesse che la sera precedente per la prima volta si erano incontrate con le mie.

E successivamente i nostri corpi erano diventati una cosa unica, in un modo così delicato e...nostro. già, perché quello era stato il nostro momento, eravamo noi i protagonisti, è stato così bello.

Gli accarezzai leggermente i capelli, ma se ne accorse e aprì lentamente gli occhi.

"Buongiorno" mi disse con una voce impastata dal sonno ma comunque soffice.

"Buongiorno" risposi io coprendomi leggermente con il lenzuolo.

"Claire?"

"Sì? " mi voltai io

"Ti amo. Ti amo da impazzire"

"Anche io ti amo Fr..."

Mi interruppe baciandomi e spostando il mio corpo sopra il suo.

"Freddie, ti amo davvero tanto, ma sono quasi le 9.30 e non possiamo stare tutto il giorno così" gli dissi io sorridendo

"E perché no scusa?" Domandò lui

"Perché oggi devi lavorare amore mio"

Lui dopo aver sbuffato rumorosamente, parlò.

"E va bene, ma sta sera...sta sera usciamo. Ancora. E poi vieni da me. Anzi, andiamo direttamente a fare colazione a casa?"

"tesoro, siamo rimasti bloccati qui dentro se te lo fossi scordato" risposi io imitandolo, mentre lui rise e mi baciò nuovamente.

Dopo qualche minuto e qualche bacio, ci rivestimmo, dopotutto non potevamo vivere in quello studio!

"Uf, e anche il divano sistemato!" Sospirò dopo aver riposto le lenzuola e chiuso il divano letto.

"Eh già" risposi io tirando un sospiro di sollievo.

"Meno male che anche le lenzuola erano rosse" disse Freddie ridendo

"Dai! Smettila!" Dissi io lanciandogli un cuscino.

Subito dopo mi pentii della mia azione, dato che aveva appena finito di pettinarsi i capelli e sistemarsi il trucco.

"Fred, stai bene?"  Chiesi io un po' preoccupata per la sua futura reazione, ma sempre con il sorriso sulle labbra.

"Alla grande!" Disse scherzando rilanciandomi il cuscino.

"Freddie Mercury, mi hai appena dichiarato guerra, lo sai vero?"

"Come posso fare per rimediare?"

Subito dopo la sua frase, la porta dalla quale eravamo entrati la sera precedente, si spalancò.

"Claire? Freddie? Che cosa...che ci fate qui?"

"Roger! Sei la nostra salvezza! Non chiudere la port...no! Perché l'hai chiusa?!"     Gli disse Freddie

"Oh Fred, amico mio, devi smetterla di essere così ansioso! Anzi, da quando sei così ansioso?"

"Da quando ieri sera, io e Claire, siamo rimasti bloccati qui perché quella stra maledetta porta si apre solo dall'esterno, e quindi abbiamo dovuto dormire qui!" Rispose Fred abbastanza innervosito dalla situazione.

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