Mother l♡ve

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Arrivati all'imperial college, ci accolse una signora anziana, sulla settantina.

"Buona sera cari, come posso esservi utile?"

"CARA, in che stanza si trova Clementine Tarrin?"

Le chiese Freddie, passando subito al punto.

"Oh, mi dispiace, ma ora è troppo tardi. Domani probabilmente avrà lezione, e a meno che lei non è un suo parente, io non posso..."

"La prego, sono suo cugino e non la vedo da 8 anni" disse lui in modo molto convincente.

"Quarto piano, stanza 35D. Ma non fermatevi troppo, io non potrei..."

"Ok, grazie mille" urlò mentre già stavamo salendo le scale.

"Ti fai rispettare eh?" Dissi ridendo.

"Ovvio, mi sembra giusto. Non credi?" Risposi semplicemente con un sorriso.

"Oh Freddie! Quanto tempo! Come stai?"

"Bene, e tu Clem? Cosa mi racconti?"

"Non c'è male! Ciao, piacere, Clementine!" Mi disse lei porgendomi la mano.

"Piacere, Claire! Grazie ancora per l'ospitalità!"

"Figurati! Qualunque cosa per gli amici di Fred!" Disse appoggiandosi alla sua spalla.

Ma stanno insieme? Sono Fidanzati?

Claire, ma che stai dicendo? È la ragazza di Brian, svegliati!

Che stupida, me ne ero scordata.

E poi, anche se fosse, perché fai la gelosa? Ti piace qualcuno per caso?

Cosa? No! Io solo...si, mi piace. E anche tanto.

Passai la nottata in bianco, a farmi domande, ad ascoltare musica, e a pensare a loro; anzi, a lui.

Dovrei dirgli chi sono e da dove vengo?
Doveri avvisarlo del destino che lo attende?
Ovvio che devo, ma come?!
Non posso certo dirgli "ei ciao, vengo dal futuro, sai che tra 16 anni morirai?"
Tutte queste domande cominciano ad affollarmi la testa. Certo, molto probabilmente sono in una situazione che molte ragazze vorrebbero vivere, ma non è così facile come sembra accettare che un giorno, tutto questo finirà.
Così, pensando a queste cose, scoppiai a piangere mentre sul mio cellulare era partita Mother love.

"Claire" la sua voce interruppe i miei pensieri. "Che fai ancora sveglia?" Disse a bassa voce avvicinandosi.

"Oh dio Claire! Perché piangi? Cos'è successo? Qualcosa non va?" Uscì dalla sua bocca tutto d'un fiato.

"N-no no, io...sto bene...o almeno credo..."
Non mi fece finire la frase che mi trovai tra le sue braccia, al sicuro.

Un abbraccio così non l'avevo mai ricevuto. Potevo sentire il suo profumo dolce, accarezzare i suoi capelli. E pensare che un giorno tutto questo sarebbe finito, mi fece piangere di più.

Dopo 3 buoni minuti (penso), mi dovetti staccare. "Scusa, io non volevo..." mormorai con il viso ancora inumidito dalle lacrime.

"Ehi" disse dopo aver appoggiato le sue mani calde e rassicuranti sul mio volto

"Non ci pensare nemmeno. Piuttosto, perché eri così giù tesoro? Sembravi davvero...disperata. Hai voglia di parlarne? Solo se vuoi..."

Sussurrò per non svegliare Clem (che intanto per ospitarci, era finita a dormire sul pavimento, in un sacco a pelo).

Respirai profondamente.

"Se qualcuno sapesse la data, l'orario e il modo in cui morirai, tu lo vorresti sapere?"

Mi guardò per capire se scherzavo o no, ma quando comprese che ero seria, rispose. "Beh...presumo di si. Ma per ora non è un mio problema. Le leggende non muoiono mai, mia cara"

Disse con un leggero sorriso, che fece ridere anche me.

Ok, dovevo dirglielo. Mi sentivo pronta.

"Senti Freddie, io non vengo da Brighton. Cioè si vengo da lì, ma..."

Un suono rumoroso mi interruppe.

Ma chi è che fa partire una sirena antincendio alle due di notte?

Dopo essere evacuati, ci guardammo in giro per capire quale fosse la causa di quel suono. Poi, dietro un cespuglio, intravidi una folta chioma riccia scura simile alla mia. Brian.

Mi avvicinai, e vidi anche Roger e John. "Ehm...ciao?" Dissi io con aria interrogativa.

"Claire! Ciao! Che ci fai qui?" Mi chiese Brian con aria innocente. Troppo innocente.

"Io e Freddie siamo andati a dormire da Clem. E voi? Perché siete nascosti qui dietro?"

Domandai iniziando a ridere.

"Eccoli! Sono loro i 3 che hanno acceso i fuochi d'artificio!"

Urlò una voce dietro di me.

"I fuochi d'artificio? Ma siete ubriachi?!" Chiesi io ridendo.

"Claire è una storia lunga! Dov'è Fred quando serve?" O mio dio, allora Roger lo conosce il mio nome!

Puntualmente, arrivò Freddie.

"Mi sono sentito chiamato in causa. Ma voi che ci fate li dolcezze? Non avete idea di quanti germi e batteri ci siano in natura! Sapete che per..."

"Freddie!" Urlammo tutti insieme.

"Scusate cari, non era mia intenzione" si scusó semi-dispiaciuto.

"Brian!" Arrivò anche Clementine.

"Clem!" Disse il riccio abbracciandola.
"Ok, quindi...perché siete lì dietro? E perché avete fatto partire dei fuochi d'artificio?" Chiesi incuriosita e un po' spaventata.

"John e Roger hanno bevuto. Anche io, ma meno di loro. Volevamo venire a salutarvi, ma sarebbe stato troppo noioso farlo in modo normale, così...eccoci qua!" Rispose Brian alla mia domanda.

"Ok cari, direi che adesso è meglio andare" disse Fred.

Andammo tutti a dormire e io attivai nuovamente la riproduzione casuale della mia playlist "sleep☆".
Partì "Love of my life".

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Love of my life,
you've hurt me.
You broken my heart,
And now You leave me...

Proprio mentre ascoltavo queste parole, una voce maschile a me familiare, mi Sussurrò nell'orecchio senza cuffietta: "sei bellissima dolcezza".

Quella notte mi addormentai felice.

Spazio della pazza
Eccomi di nuovo! Scusate la lunga assenza, ma come vi ho già detto sono molto impegnata con gli esami.
Cooooooomunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto e ora vado subito a scrivere l'altro, perché se lo finisco sta sera avrete un doppio aggiornamento! Kisses darlings😚

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