ATTENZIONE: QUESTO CAPITOLO È PIENO DI MIELE (IN SENSO METAFORICO, OVVIAMENTE) QUINDI PER FAVORE NON ODIATEMI! OGNI TANTO CI VUOLE;)
Alle 7.45 ero già pronta. Alla fine optai per un vestito color glicine lungo dietro e leggermente più corto davanti, alla quale avevo abbinato un maglioncino bianco.
E alle 8.30 in punto, udì il suono del campanello.
"Buona sera signorina Fields, è pronta per andare?"
"Ma certo signor Mercury!" Risposi io ridendo.
"Sei bellissima come sempre, anche sta sera. E questa è per te"
mi porse una rosa rossa, con un piccolo bigliettino sopra. Io non avevo idea di come comportarmi, così mi avvicinai, gli diedi un bacio sulla guancia e lo ringraziai.
Feci per vedere cosa vi era scritto sul biglietto, ma Freddie mi prese di colpo la mano e mi fermò.
"Non leggerlo ora. Leggilo sta sera, quando tornerai a casa"
Io lo guardai un po' dubbiosa ma alla fine gli sorrisi. Mi fidavo lui.
"Va bene, allora vado a metterla in un vaso con dall'acqua. Nel frattempo entra pure, accomodati."
Gli dissi io mentre mi avviavo in cucina a prendere un vaso.
Ogni tanto mi giravo per guardarlo, e notai che stava osservando attentamente la mia abitazione, quando a un certo punto mi chiese:"ti dispiace se do un'occhiata in giro? Giusto per curiosità..."
"No non mi dispiace, fai pure".
Quando ebbi finito con la rosa qualche minuto dopo, lo raggiunsi in camera mia, e lo trovai imbambolato davanti alla mensola con tutti i dischi e il gira dischi.
"Sai, devo scusarmi; in realtà sei ottima in fatto di musica. Soprattutto questo settore, davvero molto bello"
disse ironico indicando la zona dove erano situati i primi tre album dei Queen, "Queen", "Queen II" e "Sheer Heart attack".
"Sarei curiosa di sapere cosa ascolti tu mio caro"
"Ah adesso mi rubi anche i soprannomi? Comunque forse un giorno te lo dirò." mi rispose sorridendo.
Uscimmo di casa alle 8.50;
"Fred, siamo in ritardo?"
"No no, la nostra serata inizierà alle 9.00, quindi ci siamo" disse sicuro di sé.
Infatti, per le 9.00 arrivammo davanti a un ristorante, poco dopo Hyde Park, chiamato "Mayfair". Cavolo, sembrava davvero un posto costoso e di lusso!
"Eccoci arrivati" mi disse poi quando fummo proprio davanti al posto.
"Qui? Stai scherzando?" Dissi io quasi sotto shock
"Se non ti piace posso disdire e cambiamo posto" mi disse serio e un po' preoccupato.
"No, certamente, mi piace! Solo che ti impegni sempre così tanto, lavori sodo e..."
"...E non aggiungere altro. Se ho deciso qui vuol dire che andava bene anche a me no? Quindi ora rilassati e godiamoci la serata"
Non appena finì di pronunciare quelle parole, avvolse il suo braccio intorno alla mia vita e mi condusse nel ristorante.
Un cameriere ci fece accomodare al nostro tavolo e ci diede due menù da consultare.
Dopo aver ordinato, iniziammo a parlare, quando all'improvviso mi fece una domanda
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The miracle
Ficción GeneralTratto dalla storia: così mi trovai davanti due pozze scure ipnotizzanti. "Stai bene cara?" "S-si, io credo di si.." "Come hai detto di chiamarti?" "M-mi chiamo Claire". "Piacere, Freddie" ***************************************** Quando sei innamo...