Prologo

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Il primo giorno di scuola è sempre il peggiore, almeno per me. Occhiaie sotto gli occhi e sonno imperterrito. Quando inizia la scuola finisce tecnicamente l'estate, ed è questa la cosa più brutta; niente più pantaloncini, niente più feste in spiaggia, niente più sole caldo, niente mare, ma soprattutto niente più divertimento! L'autunno mi mancava, però.. l'estate è sempre l'estate, dai. Felpe calde, jeans lunghi che nascondono la ciccia, cioccolata calda davanti alla stufa, ma.. più studio, per 9 mesi bisogna stare sopra i libri e quindi addio vita sociale.

Arrivo davanti alla mia scuola e trovo già radunato il mio gruppo di amici: Giacomo, Alessandro, Gaia, Lavinia, Marco, e la coppia dell'estate Corinne e Jacopo. Insieme sono veramente carini a parer mio, sono così semplici, ma nella loro semplicità sono così belli. Ogni tanto l'invidio, come vorrei un fidanzato che mi coccolasse , ne avevo uno ma era uno stronzo, voleva solo la cosa che appartiene di più alle ragazze, molte non la considerano una cosa importante ma per me  qualcosa che devi fare con chi ami ì, non col primo che capita, almeno io la penso così.

-Margheritaa- mi saluta con un caloroso abbraccio la mia migliore amica Gaia. -Ei, come state- ricambio il gesto e mi dirigo verso il gruppo. -Come qualsiasi persona che deve tornare a scuola- risponde ovvia Lavinia. Lei non è cattiva, però a volte ha degli atteggiamenti molto maleducati, ma ci passo sopra quando penso a tutti problemi che ha avuto con i suoi genitori. Litigavano sempre e quindi lei ha "costruito" questo carattere forte e scorbutico, ma io so che con un semplice abbraccio puoi scaldarle il cuore. -Ancora 1 anno e poi giuro che scappo in America- si lamenta Giacomo, tutti ridiamo e ci uniamo a lui nel suo folle viaggio. -Dopo c'è ancora l'università- gli ricorda Corinne. -La solita guasta feste! -Lasciami fantasticare, credo che ne abbia il diritto, dato che quest'anno abbiamo l'esame e tempo per fantasticare ne avrò ben poco- ribatte Giacomo. Beh, non posso dargli torto, quest'anno dobbiamo veramente metterci sotto.

Poco dopo esser entrati in classe, il prof inizia con le solite domande: come avete passato l'estate? avete viaggiato? siete andanti all'estero?.. eccetera. Se devo dire la verità quest'anno sono andata a molte più feste, perché non siamo partiti; di solito andavamo in costa azzurra, Sicilia, paesi dove il mare era sempre presente. La mattinata non è stata così brutta, ma avrei preferito dormire fino a mezzogiorno. Non abbiamo praticamente fatto nulla, solo domande, ma ci hanno garantito che dal terzo giorno ci dobbiamo mettere sotto perché quest'anno abbiamo l'esame e non possiamo permettere che una  semplice banalità ci distragga dallo studio, solite cose insomma. Mi sembra di rivivere un pò la terza media, quando i prof fin dal primo giorno ti assillano per questa dannata prova, ma poi scopri che  una cazzata assurda, almeno per me è stata abbastanza semplice, dato che nello studio mi ci applico. Ho capito che studiando posso diventare qualcuno, e io voglio fare l'avvocato in America, e se non questo, l'assistente sociale, ma sempre li, in America. Secondo me in quel paese c'è più scelta, ci sono più opportunità, l'Italia non offre niente.

A svegliarmi dai miei pensieri è la campanella, che segna la fine della mattinata, e qui mi rendo conto che non ho ascoltato niente, di niente, ma che bello! Mentre torno a casa mi squilla il cellulare.  -Marghee no c'è tu non sai- urla Lavinia. -Beh certo, se non mi racconti- rispondo ovvia. -Venerdì fanno la festa di fine estate ai bagni- la interompo.- No, io non ci vengo, te lo puoi anche scordare, devo studiare- -E dai ma che palle! Suu.- lo so come vanno a finire, si torna alle 4 e la domenica si vomita tutto il giorno e il tempo per studiare vai in fumo, e io quest'anno voglio mettermi d'impegno. -Lavi, non fare come Steph di after per piacere che prova a convincere la povera Tessa- inizia a ridere. -Va bene okay, venerdì vengo a casa tua per le 15:30. Ciao- non mi da manco il tempo di rispondere che ha già chiuso la telefonata. Non la sopporto quando mi lascia con le parole in bocca! Inzio ad imprecare per strada, sembro una pazza che parla da sola.

-Problemi?- sbotta una voce che conosco. Mi volto e mi trovo Alessandro. -In un certo senso si.- rispondo sincera. -Vuoi parlarmene?- domanda con tono gentile. Inzio a raccontare di Lavinia, e lui ride come se fosse la cosa più divertente al mondo, ma non lo è, cazzo non lo è. -Beh, io ci vado, però.. c'è boh. Se non te la senti non venire, ci saranno feste migliori- Mi fa l'occhiolino ed entra nell'appartamento di fronte al mio, non mi ero manco accorta che eravamo arrivati a casa.  Alessandro è un tipo veramente strano. Quando s'incazza fa veramente paura, però è una persona veramente simpatica e gentile, è solo un po' chiuso, per restaurare questo rapporto ci abbiamo messo un po' di tempo, ha legato prima con me e poi con tutti gli altri. Appena mi riprendo dai miei pensieri, noto che sul bancone della cucina c'è un bigliettino: "Amore io papà ci siamo presi la giornata libera e torneremo verso tarda serata, non preoccuparti.  Baci. -Mamma" Perfetto, ho la giornata libera, pienamente libera, la casa libera soprattutto. Cosa faccio? Per incominciare pranzo, che la fame mi sta uccidendo.

Passano circa 2 ore e mezza, e non so cosa fare, studiare non ho voglia, inizio domani. Prendo il telefono dal divano e scrivo un messaggio sul gruppo che hanno creato i miei amici.

Io: Chi c'è oggi?

Lavinia: Io no, mi dispiace. Mi hanno segregata in casa. 😭

Io: Povera l'amore mio.😂❤

Gaia: Io non ci sono, devo andare a comprare delle cose.. :(

Io: Oh.. Okay.

Corinne: Io devo andare da Jacopo. Mi dispi teso. 😩

Io: Tranquilla. 😘

Giacomo: Io ho allenamento e finisco alle 19:30.

Io: Ma vi siete messi tutti d'accordo?😂😂

Marco: Io come ben sai, verrei ma io vengo con solo una persona 😆😆

Io: Sei orrendo!!!

Corinne: Il solito pervertito eh 😂😂

Giacomo: Battuta vecchia.😒

Io: Va beh, passerò la giornata da solaaa. Ciao belli.

Mi sdraio sul letto, ma dopo qualche minuto suonano al campanello, se sono i miei amici, m'incazzo eh.

Ma invece mi trovo uno splendido Alessandro con t-shirt bianca che fra intravedere gli addominali, braghe corte grigie e semplici scarpe nere da ginnastica. No ma fermi, da quando dico 'splendido'?.  -Ho letto i messaggi sul gruppo, beh neanche io ho da fare... ti va se facciamo qualcosa?- domanda con una mano appoggiata alla nuca.

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Hello bellezze, oggi ho scritto il capitolo, spero che la storia vi piaccia.  Un grosso bacio,

-G❤

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