Rose era scossa dal suo stesso comportamento, si sentiva in colpa per aver trattato quel ragazzo, tanto carino nei suoi modi di fare, così male.
Per quanto fosse tardi, era nel letto che continuava a rigirarsi senza riuscire a prendere sonno, vedeva il tempo passare sullo schermo del suo cellulare che segnava le 03.57 inoltre continuava a fissare, magari per riuscire a prendere sonno, la lucina rossa che nel buio, lo stesso apparecchio emetteva: batteria quasi scarica.Si alzò dal letto e si diresse verso la sua valigia, dal fondo di questa tirò fuori un album da disegno e una matita, fissò i due oggetti, come se non li avesse mai toccati o visti, prima d'ora, quasi accarezzó la copertina variopinta di schizzi colorati che si mescolavano tra loro, andando ad unirsi in uno schizzo più grande e di una sfumatura nuova, ne sollevò la copertina guardando il primo foglio, completamente bianco e liscio: un album nuovo solo suo. Poi guardò attentamente la sua matita, in perfette condizioni, non era una matita con il retro masticato ma era liscia e con la punta ben fatta: una matita nuova.
Rose aveva portato con sé tante cose che le ricordavano il suo passato i suoi abiti, i suoi accessori, per sino i diari su cui ogni notte scriveva quello che accadeva dentro di lei, ma quelle, non erano legate ad alcun ricordo. Quelle rappresentano per lei l'unica certezza: il presente che ora si trovava a dover affrontare giorno per giorno, un presente che scriverà e disegnerà lei su quei fogli bianchi.
A quel punto accese la luce sul suo comodino, prese il primo foglio bianco e con la matita iniziò a tracciare una sagoma, la sagoma di una donna, forse se stessa, che indossava un abito definito da linee più scure e sfumature, tutte, ancora senza colore, poi iniziò a tracciare la sagoma di una scarpa con tacco fine ma apparentemente elegante.
Rose era una bravissima artista, con grande talento, ma con tanta insicurezza nei confronti delle proprie potenzialità, ma adesso questo nuovo disegno rappresentava la sua grande occasione per poter non solo mostrare a se stessa di che pasta fosse fatta, ma anche a tutti coloro che non l'avevano mai apprezzata sufficientemente.
Su questo disegno incentrò tutte le sue energie e le sue speranze per poter diventare la donna che sempre desiderava essere. Così le basto un disegno per riflettere su se stessa e per realizzare gli obiettivi che avrebbe voluto raggiungere. Si concentrò così a fondo che riuscì a mettere da parte quasi gran parte della sua brutta storia. Una storia che verrà riscritta.
Completò il bozzetto dell'abito e iniziò a pensare al colore e poi al tipo di tessuto che avrebbe utilizzato, ma poco a poco, il sonno prese il sopravvento e finalmente Rose si addormentò più serena.