Capitolo 2

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<Michelle svegliatiiiiiii, oggi è il primo giorno di scuola...> urlò mia madre buttandosi a bomba su di me... ma che cazz...

<mamma mi soffochi così, levati... > dissi buttandola giù dal letto. Non sono il massimo della simpatia di prima mattina.

<è così che tratti la donna che ti ha dato alla luce?> esclamò con tono da finta offesa .

<ma finiscila!!> risposi esasperata rimettendomi sotto le coperte.

Il rapporto tra me e mia madre è sempre stato così, sembra più la mia migliore amica che mia madre, aiuta il fatto che mia madre è molto giovane è rimasta in cita di me a soli 18 anni, ma non manco il suo lato da scassa maroni... quello ce l'hanno tutte le madri purtroppo.

<Avanti Mimi non farmi arrabbiare...> disse togliendomi le coperte. <vieni a fare colazione su!>.

Mi alzai di mala voglia e andai a fare colazione.

<Tesoro lì c'è la lista con gli orari della settimana la sono andata a prendere ieri a scuola. Così magari oggi non combini qualche casino o non ti perdi per la scuola!!> disse ridendo... ma che cavolo di madre ho?

<sei senza cuore...> dissi mettendomi la mano sul cuore.

< avanti muoviti sennò arrivi tardi!!>

< vado vado...> . Ancora non faceva freddo anzi faceva abbastanza caldo quindi decisi di mettermi una salopette di jeans a pantaloncino un po' larga, una magliette a righe blu e bianca e sopra un maglioncino perché comunque la mattina fa un po' freschetto, e le converse bianche alte per concludere. Raccolsi i miei capelli in un chignon alto e misi i miei adorati occhiali vintage. Presi la borsa a tracolla con dentro i libri che mi servivano oggi e la lista delle lezioni con scritto per fortuna anche dove si trovavano le rispettive aule, e mi diressi verso la scuola che per fortuna non era tanto distante.

Ed eccomi davanti alla Baltimora High School, C'è un grosso cancello con sopra la scritta del nome della scuola e il suo simbolo

un grosso leone con la folta chioma che apre le sue fauci in segno di potenza, sembra il leone della metro goldwyn mayer, quello che ruggiva prima che iniziasse una puntata di tom & jerry.

Mentre riflettevo sul fatto che probabilmente l hanno copiato, mi accorsi che il cortile non era più strapieno di ragazzi che parlavano e scherzavano, ma ero rimasta solo io davanti al cancello come un idiota , iniziai a correre come se non ci fosse un domani verso la mia prima lezione... Matematica, ma scherziamo chi mette matematica la prima ora del lunedì... partiamo bene.

Mentre ero intenta a imprecare contro me stessa per il ritardo non mi accorsi di essere andata a sbattere contro qualcuno.

<oddio scusa mi dispiace tanto, e che sono in ritardo e sono nuova, non ho idea di sto andando e.. e... > dissi tutto in un botto tendo gli occhi chiusi.

<ehi ehi rilassati tranquilla non è successo niente...> mi rispose quel quel qualcuno che dalla voce dedussi fosse un maschio.

Aprì gli occhi per vedere chi era, degli occhi azzurri un sorriso gentile e dei ricetti biondi mi apparvero davanti, dio era così bello... Era molto più alto di me

chi è che non lo è...

dannata coscienza stai zitta...

è abbastanza muscoloso, porta un giubbetto con i colori della scuola bordò e argento con il simbolo del leone...

se hai finito di mangiartelo con gli occhi, ti avrebbe fatto una domanda...

<chi?che? che cosa?> stupida stupida stupida. Lo sentì ridere, che figura di merda.

<chiedevo se ti servisse un aiuto?> oh che carino, lo guardai con occhi sognati...

gli vuoi rispondere dio santo... oh vuoi continuare a fare un figura di merda...

giusto giusto!

< eh si ecco mi sapresti dire dove si trova la classe di matematica della professoressa Gomez!>

<beh si è proprio questa qui> disse indicando la porta affianco all nostra. Stupida stupida stupida , chi sa dove andavi a finire.

gli sorrisi e lo ringraziai.

<Di niente... >

<Michelle> dissi abbassando il viso.

<Matthew, è un piacere> disse stringendomi la mano e sorridendomi il che diventai rossa in viso e lo sentì ridacchiare.

<beh ora vado che sono gia in ritardo, è stato un piacere Michelle>in tutta risposta sollevai la mano salutandolo sorridendo come un imbecille.

Ma che problemi hai? un ciao è stato bello conoscerti anche per me ti faceva schifo...

oh stai zitta, ti ricordo che sei la mia coscienza quindi è anche colpa tua.

Dopo un lungo sospiro mi decisi a bussare e sentì un avanti della professoressa.

<salve, mi scusi per il ritardo, sono Michelle Mikaelsson, sono nuova e non ritrovavo la classe...>

< tranquilla signorina Mikaelsson, ho già visto i suoi voti nella sua vecchia scuola, è davvero una ragazza modello il massimo dei voti in tutte le materie, mi aspetto che risollevi il livello di questa classe che mi lasci dire è deplorevole...> disse girandosi verso la classe.

<prego si sieda pure> senti dei vari secchiona e delle risatine, non ci diedi peso e mi andai a sedere nell unico posto libero in terza fila vicino alla finestra.

La lezione passò tranquillamente, suona la campanella mi diressi verso il armadietto che per fortuna non era molto lontano lascia i miei libri mi diressi verso la mi seconda lezione, Storia, mi è sempre piaciuta come materia, le persone dicono che è noiosa, invece a me piace sapere come viveva la gente prima cosa indossavano ecc... e poi si sa che che una generazione che ignora la storia non ha passato... né futuro.

~My Resolution~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora