Capitolo 3

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Entrai nella classe di storia per fortuna in orario, la professoressa ancora non era arrivata, mentre osservavo il posto giusto dove mettermi, mi occorsi che Matthew era posizionato in prima fila vicino all entrata e mi stava sorridendo, ricambiai il sorriso e mi andai a sedere al secondo banco nella fila di mezzo, mi piace storia e voglio sentire la lezione. Ad un certo punto tipo scena a rallentatore dei film, fanno la loro entrata tre ragazze, la ragazza al centro porta una gonna direi cortissima ,del tipo potevo venire anche senza tanto mi si vede tutto comunque, di pelle rosa...

ma è legale quella gonna, c'è fa veramente schifo...

batto un cinque mentale alla mia coscienza e torno a guardare le tre ragazza. Poi porta una camicetta bianca striminzita che urla ho le tette solo io, dei tacchi vertiginosi che spero gli si rompano e sbatta la faccia sul pavimento.

ma che dolce che sei...

hai i capelli all altezza delle spalle lisci biondi ossigenati che poretti sto soffrendo per loro. Finita la loro entra alla so figa so bella so na mortadella,

gurda che si dice so figa so bella e so na modella no mortadella...

lo so ma mortadella è più bello da dire.

Finito il mio monologo mentale vede le ragazza avvicinarsi a me, oh no che vogliono.

<Questo posto è il mio...> mi dice la mortadella queen. ma da dove mi esce mo sto nome??

<ok> dico in tutta risposta. Mi serviva qualcuno che diceva BOOM BITCH e sarebbe stato il giorno più bello della mia vita.

<misà che non hai capito, questo è il mio posto quindi cercatene un altro...> disse schioccandomi le dite sulla faccia, che cazzo sono una cane.

<senti ci sono altri posti puoi trovarne un altro anche tu> dissi tranquillamente.

< senti brutta secchia da quattro soldi, ho detto che questo è il mio posto, mio mio mio...> mamma mia che modi. Vidi tutta la classe guardarci, non voglio dare nell'occhio, quindi decisi di lasciar perdere, mi alzai e mi andai a sedere al penultimo banco in fondo.

La vidi fare un sorrisetto soddisfatto < ma chi si credere di essere quella secchiona, misa che ancora non ha capito chi comanda qui.>

disse alle sue mortadelle di trasposto.

mi spieghi perché le chiami mortadelle non ha senso??

lo so ma ripeto che mi piace la parola mortadella ,

mortadella mortadella mortadella.

Nel frattempo vedo il professore entrare, è un uomo sulla cinquantina con i capelli brizzolati, vedo tutti zittirsi all istante, deve essere un dei professori più severe quindi anche più rispettato.

<Allora signorina Mikaelsson cosa pensa della storia??> mi domandò il professore. Come mai questa domanda?

<allora ha intenzione di rispondere??> disse appoggiandosi all cattedra e fissandomi.

<beh si... ecco... io credo che...> ma dei colpi alla portare mi salvarono per fortuna.

< avanti> disse il professore. La porta si aprì e c'è wow wow wow, un ragazzo alto molto molto alto fece la sua entrata, aveva i capelli neri, neri come l 'oscurità gli occhi dello stesso colore, porta dei jeans neri un po strappati, bassi sulla vita con una cintura nera e una magliette a v sempre nera da cui si intravedevano dei corvi neri che gli arrivano fino alla parte bassa del collo, aveva altri tatuaggi sparsi sulle braccia e un piricing all labbro inferiore sue quelle labbra rosee che facevano contrasto con la sua pelle bianca quasi quanto la mia.

<signorino Johnson vedo che non si fa problemi ad arrivare tardi anche il primo giorno di scuola.

< lo che le sono mancato professor Demitri...> disse facendogli un sorrisetto e appoggiandosi con la spalla alla porta. Il professor alzò gli occhi al cielo e disse

< si vada a sedere, prima che me ne penta, mi aspetto di vedere dell'impegno da lei quest'anno, se non vuole ripetere l 'anno per la seconda volta...> lui gli fece un cenno col capo e si diresse verso l'unico banco libero cioè quello dietro il mio, alzai lo sguardo e i miei occhi verde smeraldo si incastrano con i suoi nero pece, mi fissò a lungo e riuscì a scorgere tanto pericolo, oscurità è un pizzico di dolore nei suoi occhi. Devo dire che mi fa abbastanza paura e averlo dietro non aiuta.

< allora signorina Mikaelsson stava dicendo...> cazzo sperava se ne fosse dimenticato.

< ecco.. si beh come diceva spesso uno storico "se non sai la storia non sai nulla.Sei come una foglia che non sapeva di essere parte di un albero">

<Bene ma io ho chiesto cosa ne pensa lei, me lo dica a parole sue...>

<io credo che non sapere cosa sia accaduto nei tempi passati, sarebbe come restare per sempre un bambino.Se non si fa uso delle opere delle età passata, il mondo rimarrà sempre nell'infanzia delle conoscenza.> dissi e mi ritrovai gli occhi di tutti puntati addosso, e il piano non farsi notare è andato a farsi fottere, bene.

<molto bene, possiamo iniziare la lezione.>

sentì un colpo di tosse e un <secchia> uscire da qualcuno, e una risata generale partì da tutta la classe, ma non sentì ridere il tipo inquietante qui dietro, probabilmente neanche stava ascoltando. Sono passate solo due ore è ho già il soprannome di secchia, che bello.

Ormai a metà lezione,si giro versò di me la ragazza seduta di fronte.

<ehi...> mi disse

<ehi>

<mi è piaciuto come hai risposta a Vicky prima, e anche le cose che hai detto sulla storia sono state forti.> mi disse, dedussi che Vicky fosse la mortadella queen.

<bhe grazie> risposi sorridendole.

<io sono Jordan, ma puoi chiamarmi Jo>

<io son Michelle, ma puoi chiamami Mimi> risposi.Mi sembra una ragazza simpatica, ha la pelle scura, dei capelli neri lisci fino alle spalle e delle grandi labbra carnose. Le lezioni passarono tranquillamente e mi ritrovai già a dirigermi verso la mensa per l'ora di pranzo.

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