Era mattina e i raggi del sole passavano indisturbati attraverso la finestra della camera. Quando uno di questi andò a colpire gli occhi di Marco, si svegliò non proprio come avrebbe voluto.
<< Dio é già mattina, sono passate così in fretta nove ore?! >>
Dopo aver deciso malamente di alzarsi dal letto, andò a chiudere le persiane per poi ributtarcisi sopra e sperare di dormire almeno per qualche altra ora ma non fu così. Iniziò a sentire quell'odioso rumore di tacchi che incontrano il pavimento quando una donna cammina che volevano dire solo una cosa.... Madre in avvicinamento.
Di solito le madri prima di entrare nella camera dei loro figli bussano dolcemente alla porta ma la sua a quanto pare era l'eccezione fatta persona infatti entrò senza bussare e spalancò la porta della camera del figlio dicendo:
<< Marco vieni con me a farmi compagnia mentre mi compro un vestito nuovo? >>
Disse sua madre facendo entrare nella stanza la felicità che trasudava da tutti i pori della pelle,la quale, stonava tremendamente con l'intera stanza del figlio che sembrava la stanza di Dracula (definita così da lei stessa).
Angela Molinari, questo era il nome della mamma di Marco. Era una donna sulla quarantina, alta un metro e sessantacinque con dei capelli lisci e morbidi al tatto di un colore tra il caramello e il cioccolato, che si abbinavano agli occhi del colore dell'oceano posizionati perfettamente al centro del viso minuto così cristallini e profondi, quasi come ci si potesse specchiare al loro interno. Aveva un fisico da fare invidia alle adolescenti ma solo perché faceva una dieta da tempi immemorabili e amava tenersi in forma.
La risposta del figlio non tardò ad arrivare e visto il modo molto materno con cui la madre glielo aveva chiesto lui le disse:
<< Tu sei pazza, vuoi andare a fare compere alle...10:21 del mattino! Mi suiciderei piuttosto >>
<< Che esagerato, dai andiamo e non farne un dramma >>
<< Ok va bene andiamo, ma basta che la smetti. Tanto ormai il sonno é andato a farsi benedire >>
Dopo che la madre se ne andò, lasciando ovviamente la porta aperta, Marco si alzò per la seconda volta dal letto e andò in bagno per lavarsi rinunciando completamente a dormire. Mentre si aggiustava i capelli color merda dorata, come li definiva lui, si accorse di avere un piccolo problemino proprio in mezzo ai suoi occhi color verde scuro con qualche spruzzata di marrone qua e là.
<< Muori e spiaccicati contro il vetro >>
Disse al povero brufolo che era cresciuto nel posto sbagliato e sulla persona sbagliata.
Quando ebbe finito con il bagno iniziò con l'armadio, scelse dei jeans grigi e una maglia a maniche corte bianca con un taschino nero sulla parte sinistra del petto e le sue immancabili all star nere. Dopo essere stato ad osservarsi per dieci minuti buoni allo specchio ed aver decretato che quei vestiti stavano decisamente bene sul suo corpo magro e poco muscoloso disse a sua madre che potevano andare.______________________
Spazio autoreÉ la prima volta che scrivo una storia,per favore non siate troppo crudeli nei commenti. Se invece vi é piaciuto l'inizio(anche se ne dubito) ne sono davvero felice. Se volete che la continui ditemelo pure e sarò felice di accontentarvi.
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Thé Alla Pesca
Lãng mạnMarco é un ragazzo come tutti gli altri, va a scuola e ha una vita normale. Quello che non sa però é che la sua vita cambierà radicalmente dopo una semplice uscita con sua mamma per colpa di un Thè alla Pesca.