" O mio dio non ci posso credere, sto per vederlo in mutande " mentre Marco stava per avere un'eiaculazione mentale una cosa che proprio non doveva accadere successe.
Il telefono che Daniele poco prima gli aveva restituito si mise a squillare e lui sbiancó perché dato che era praticamente attaccato alla porta del bagno Daniele, sntendo il suono del telefono così vicino, se ne sarebbe accorto e andò a fiondarsi nel letto per rispondere alla chiamata.
<< Tu hai una tempistica perfetta per chiamare lo sai vero?! Potrei ucciderti in questo momento se fossi qui Anna!? >>
<< Ah si, tanto non lo faresti mai perché mi adori quindi...Ma potrei sapere il motivo della tua furia omicida nei miei confronti perché ti avrei chiamato? >>
<< Vieni in chat ≥>
Ci vollero pochi secondi per spiegare ad Anna, la migliore amica di Marco, tutto quello che era successo in quella mattinata che sembrava non finire mai. Alla fine della conversazione lei mandò un vocale di un secondo e Marco senza pensarci lo ascoltó senza metterlo all'orecchio;Vocale di Anna: DANIELEEEE
Appena il vocale finì la porta del bagno si aprì e ne uscì un Daniele, con addosso una maglietta a maniche corte bianca e un pantalone di tuta grigio abbinato alle sue convers bianche che aveva messo a casa sua, un po' stranito dicendo: << per caso mentre ero in bagno mi hai chiamato? Avrei giurato di sentire qualcuno che urlava il mio nome >>
Marco aveva preso un leggero colorito rosso in faccia, sia per il vocale che per come stavano bene i suoi vestiti a Daniele, i quali fasciavano alla perfezione ogni parte del suo corpo non lasciando niente all'immaginazione perché evidentemente lui portava una o due taglie in più rispetto al proprietario dei vestiti che aveva una corporatura più stretta e longilinea di Daniele che invece aveva dei muscoli non troppo pronunciati ma il corpo più grosso rispetto a quello del castano.
<< N-o, nessuno ti ha chiamato >>
<< RAGAZZI SCENDETE CHE IL PRANZO É PRONTO!! >>
Dopo l'esortazione della madre del senzamuscoli a scendere nel piano di sotto per il pranzo i due si misero a ridere perché adesso qualcuno li aveva chiamati per davvero.
<< Ahahahah andiamo o mia madre ci fa fuori se facciamo andare a male le cose che ha preparato >>
<< Haahahha si ok va bene >>
" Quelle labbra, devo assolutamente assaggiarle e morderle cazzo!! "
Appena i due scesero giù si misero a pranzare e con molta tranquillità e allegria arrivarono fino all'anguria
dove tutti e tre quasi in coro dissero: BASTA, ADESSO SCOPPIO!
Questo pranzo era servito ad entrambi per sapere qualcosa in più l'uno sull'altro: entrambi frequentavano l' Industriale ma dato che appartenevano a due corsi di studio diversi non si erano mai visti o per lo meno nessuno dei due aveva visto l'altro. Marco faceva il terzo anno di Chimica mentre Daniele ,che avrebbe dovuto fare il quarto, il terzo anno di Meccanica. Ascoltavano lo stesso tipo di musica, che non aveva un genere, perché ascoltavano solo quella che poteva trasmettergli qualche emozione o li colpiva profondamente. Marco era negato in quasi tutti gli sport ma tranne che per il nuoto, ma dopo la morte di suo padre non ha più continuato, mentre Daniele gioca a calcio ed é anche nella squadra della scuola.Dopo aver passato del tempo a chiacchierare nessuno si accorse che si erano già fatte le 4, il corvino vedendo l'ora decise che era arrivato il momento di tornare a casa, anche se a malincuore perché amava la compagnia del suo nuovo amico e non voleva più stare senza di lui.
Dopo essersi alzati da tavola Marco accompagnò Daniele alla porta che dopo averlo salutato si incamminò ma fece per tornare indietro perché voleva una cosa dall'altro.
<< Marco, mi potresti dare il tuo numero? Così appena puoi, passi da me a riprenderti i tuoi vestiti >>
<< Oh, si certo >>***Scambio dei numeri***
<< Grazie >>
<< Prego, e comunque puoi tenerli i vestiti tranquillo. Io ne ho tantissimi nell'armadio >>
<< Sei sicuro? E se poi li cerchi perché ti servono per qualche motivo? >>
<< Tranquillo, puoi averli >>
<< Oh beh, grazie allora >>
Daniele non appena finì la frase stampò un bacio a Marco nell'angolo tra la guancia e l'inizio delle labbra.
Il più giovane non se lo era aspettato e rimase immobile e rigido come un sasso davanti la porta di casa, anche quando Daniele se ne era già andato via, con la mente che pensava freneticamente a ciò che era appena successo.
"Mi ha...baciato. Non ci credo!!!"
Adesso c'era solo una cosa da fare: Richiamare Anna.
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Thé Alla Pesca
RomansaMarco é un ragazzo come tutti gli altri, va a scuola e ha una vita normale. Quello che non sa però é che la sua vita cambierà radicalmente dopo una semplice uscita con sua mamma per colpa di un Thè alla Pesca.