Capitolo 3: This Clan will change you

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*Steel's P.O.V*

Aprii gli occhi lentamente, disturbata da una forte luce. Quando fui in grado di distinguere ciò che c'era attorno a me, intravidi una gatta dal manto fulvo intenta a fare qualcosa.
<Dove... deve mi trovo?>, la gatta si voltò facendo brillare i suoi occhi.

<Vedo che finalmente ti sei svegliata!>, mi si avvicinò con calma e con un bellissimo sorriso stampato sul muso. <Dimmi, come ti senti?>.

Mi poggiai una zampa sul muso.
<Mi brucia un po qui, ma per il resto sto bene.>, cercai di fare delle fusa, ma queste mi si bloccarono in gola.

Mi tolse la zampa e staccò quelle che mi sembrarono tele di ragno.
<Credo rimarrà il segno...>, disse osservando il mio muso.
Ero piuttosto curiosa di capire cosa stesse guardando.

<Cosa ho?>, mi toccai ripetutamente il muso nella direzione in cui puntavano i suoi occhi. <Posso vedere?>.

Lei annuii e mi portò ad una piccola pozza d'acqua. Intravidi prima il suo riflesso, solo in seguito il mio; una orribile -ma piccola- cicatrice, ancora incrostata di sangue, era disposta orizzontalmente sul mio naso.
Poi guardai il mio orecchio: si riusciva a distinguere un taglio, che quasi lo spezzava.
<Poteva andare peggio, no?>, cercai di sembrare positiva.

<Questo Clan ti cambierà...>, la sentii mormorare a bassa voce, persa nel suo riflesso vacillante.
Non dissi niente, non sapevo cosa dire.
<Adesso vai, la Regina sarà più che felice di sapere che stai bene.>.

Non sapevo minimamente chi fosse la Regina, ma preferì non fare domande.
Uscì dalla grande tana e fui subito abbagliata dai raggi solari, tanto che dovetti socchiudere gli occhi. Solo quando questi ultimi si furono abituati, potei vedere la meraviglia che si apriva davanti a me.
Il terreno si alternava in vari punti ricoperti di erba e in parti sterrate; sul quel terreno emergevano dei cespugli giganti dai quali uscivano ed entravano gatti, tantissimi gatti! Ma la cosa che più attirò la mia attenzione fu una maestosa roccia, levigata dal tempo, nel quale erano incisi tre... cristalli?
Fissavo il tutto con accurata attenzione, ciò finché una gatta di statura media -ma in confronto a me enorme- mi si piazzò davanti, a fissarmi con i suoi occhi freddi.

<Vedo che ti sei ripresa, mi fa abbastanza piacere.>, disse senza far trasparire emozioni dalla sua voce.
Ma non era quella la cosa al quale davo più importanza, ma bensì la sua cicatrice. Passava sopra l'occhio sinistro che, a differenza del destro, era di... ghiaccio. Si! Sembrava proprio ghiaccio!

Non risposi subito, ma quando lo feci si riuscì a percepire il mio timore nei confronti della gatta, <S-si... o-ora sto meglio!>, mi affrettai a dire.

Lei annuii. <Allora vai pure ad esplorare, è giusto che tu comprenda quali sono i confini del nostro territorio.>, percepì quella frase come un "adesso vattene", comunque preferì non dare peso a ciò -nonostante fosse veramente molto fastidioso-.
Lasciai che la possente gatta mi superasse ed entrasse nella tana alle mie spalle.

Mi guardai intorno, non sapendo che fare.
Puntai lo sguardo sulla prima cosa che mi attirò di quel campo: la roccia. E lo feci finché non fui attirata da dei ruggiti.
Erano due gatti enormi; il loro pelo dritto e le orecchie basse portavano ad intendere ad un'iminente lotta.
Rimasi a bocca aperta quando i due si scagliarono l'uno verso l'altro ad artigli sguainati. Non capivo bene, ma i ruggiti e i soffi arrivarvarono dritti verso le mie orecchie e, anche, verso quelle dalla gatta che avevo conosciuto pochi istanti prima.

<FireSoul, LionPlay!! Nella mia tana, ORA!>, ruggì proprio quella gatta mentre si dirigeva verso i piedi della roccia, seguita dagli altri due gatti che si lanciavano occhiate di ostilità.

Un gatto dal manto puntinato di nero mi si mise al fianco.
<Povero LionPlay... questa volta non se la caverà così facilmente.>, affermò scuotendo piano il capo.

Lo guardai. <Chi sei?>, chiesi, nonostante avessila sensazione di aver già visto quel manto cenere.

<ShadowRevenge, ma chiamai solo Shadow.>, sorrise, ma io non ricambiai.

<Piacere>, tesi la zampa, <Io sono Steel.>.

Shadow non aspettò molto prima di ricambiare il gesto con cortesia.
<Non lo sarai ancora per molto.>. Guardava dritto verso la roccia, come se aspettasse che succedesse qualcosa.

<Cosa intendi?>, domandai confusa.

<Solo che se vuoi stare qui, Steel non va bene.>.

Non sapevo se essere offesa od onorata dal invito di stare lì.
<E perché mai dovrei stare qui?>, alzai un sopracciglio.

<Non mi interessa se ti va o meno di stare, mi devi la vita e il minimo che tu possa fare e obbedire ai miei ordini.>, tutto d'un tratto divenne più serio.

Mi zittii. Come osava?! Non glielo avevo mica chiesto io di salvarmi!

Poi si alzò nel vedere uscire i due gatti dalla tana nella quale erano stati richiamati. <Ecco quelle teste calde...>, sussurrò prima di allontanarsi.
Lo guardai andare verso un gatto dalla testa circondata da una folta criniera. I due scambiarono due parole prima di allontanarsi verso un angolo del campo.

***
La gatta fulva che vidi al mio risveglio, mi rilegò in una piccola tana scavata in un tronco.
<Qui ci sono gli anziani. Alcuni di loro sono piuttosto permalosi, quindi cerca di non farli innervosire e di dargli sempre ragione.>, mi consigliò prima di farmi entrare.

<Ciao FireLeaf.>, la salutò gentile una gatta grigia strisciata di nero e con mezza coda.

<Ciao BlackStripe. Come stanno le tue pulci?>, scherzò.

Lei rispose mugulando e grattandosi il fianco.
<Chiedilo direttamente a loro, no?>, la invitò scherzosa.

<Magari dopo, BlackStripe... adesso mi è tornato il male ai denti.>, si intromise un vecchio soriano dal muso macchiato di bianco per la tarda età.

FireLeaf lo guardo e rimurginò un po sulla risposta da dargli.
<Andrò a prendere della corteccia di ontano.>, disse prima di allontanarsi.

Io la guardai.
<E io che faccio?>, sussurrai guardandola andare via.

<Ti sei la micia domestica, vero?>, sputò con ostilità il gatto con il mal di denti.
Drizzai le orecchie e prestai attenzione al vecchio. <Non dovresti essere nel tuo nido bipede?>, continuò con aria derisoria.

<Chiudi quella bocca, altrimenti la corteccia te la faccio ingoiare.>, esordì FireLeaf entrando lentamente nella tana.
<Ecco>, continuò lasciando la corteccia davanti alle zampe del gattone <Vecchio brontolone.>.

Accennai ad una risata, ma stetti ben attenta a non farmi vedere dai presenti.
<È stato un piacere fare la vostra conoscenza>, cominciai mettendomi sulle zampe <Ma sapete, ci sono tanti gatti ai quali mi devo presentare.>, diedi voce alla prima scusa per darmela zampe che mi passò per la testa.

BlackStripe mi guardò.
<Tranquilla! Alla tua nuova nomina, verrai conosciuta sicuramente da tutti.>, disse con lievi fusa a concludere la frase.

Rimasi a guardarla e a riflettere su ciò che sarebbe successo.

*Nota dell'autrice*

Sono perfettamente puntuale con questo nuovo capitolo! *controlla l'ultimo aggiornamento* beh... più o meno...

Non ho altro da dire oltre a: scusate del ritardo! :D
Beh... commentate e votate, gattone multicolore (?)
E noi ci sentiamo al prossimo (e lontano) capitolo!!

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 13, 2016 ⏰

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