Epilogo

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Epilogo
"Nezumi, questo libro-"
 "E' Shakespeare. Machbeth. Mai sentito?"
 "Questi libri sono tutti classici?"
 - No. 6 Volume 1


 Era una lettera da parte di Inukashi. Era da un po' che non ne riceveva.

 Tutto bene, Shion?
 Qui è sempre lo stesso. Il vecchio Rikiga se la sta spassando un mondo perché il muro non c'è più e può fare quello che gli pare. Ora può vedere tua madre. Sta attento, non puoi mai sapere cosa può accadere nella vita. Se quel vecchiaccio dovesse in qualche modo finire per diventare il tuo patrigno, sarebbe una tragedia.
 Tua madre mi ha mandato alcune torte di mele e dei panini, l'altro giorno. Dille grazie da parte mia. Il piccolo Shion sta per compiere tre anni (non so con precisione, visto che non so quando è nato).
 Credi di potermi aiutare a lavare i cani il tuo prossimo giorno libero? Ho sentito che sei un membro del "Comitato di Restrutturazione" o qualcosa del genere, huh? Mi spiace chiederlo a un pezzo grosso come te, ma abbiamo bisogno di buoni lavatori.
 Comunque sia, puoi diventare un pezzo grosso quanto ti pare, per me resterai sempre un ragazzino svampito.
 Spero troverai il tempo.
 Inu.

 Shion piegò attentamente la lettera scritta su carta ruvida, mettendola via. Certo che verrò, Inukashi.
 Cheep-cheep-cheep!
 Tsukiyo gridò ai suoi piedi. Questo topo aveva scelto di restare accanto a Shion. Era un po' più vecchio adesso, ma era ancora brillante e pieno di energie. Karan era la sua preferita assoluta, e di notte dormiva nel suo letto.
 Un'altra lettera era da parte di qualcuno dal quale Shion non si era mai sognato di ricevere parole. Era di Sasori, l'uomo nel reame sotterraneo. Qualche giorno prima Shion aveva ricevuto una visita da parte di un topo di fogna che portava una lettera nella sua bocca. Questa conteneva un breve messaggio di ringraziamento.
 Trasferimento nella foresta procede senza intralci, grazie a te.
 Hai la mia gratitudine per i tuoi sforzi.

 Dopo la distruzione del Penitenziario, le persone del reame sotterraneo erano fuggite nella foresta per ordine di Rou.
 Prometti loro una terra dove possano vivere in pace. Shion aveva passato il breve messaggio al Comitato di Ricostruzione, e aveva ricevuto il permesso di assegnare una parte della foresta nord a queste persone.
 La terra si trovava ai margini di Mao, in cui aveva risieduto il Popolo della Foresta. La fitta distesa di foresta proteggeva i loro occhi sensibili alla brillante luce del sole a causa dell'oscurità a cui erano abituati. Shion aveva scelto questo luogo dopo diverse riflessioni.
 Rou aveva scelto di restare sotto terra. Finendo la sua vita lì, insieme ad altri pochi anziani.
 I resti del Penitenziario erano ora divenuti un parco. Inukashi aveva menzionato che tal volta portava il piccolo Shion lì a giocare.
 Il tempo trascorre inesorabile.
 Tutto cambia.
 Ma io non dimenticherò mai.
 Shion si alzò in piedi, fermandosi davanti la finestra. Spalancò le imposte.
 Vieni, Nezumi –proprio come facesti quella notte.
 Solo una brezza, carica del profumo delle foglie appena nate, soffiò oltre la sua testa in risposta.
 Lui avrebbe continuato ad aspettare.

 No. 6, una volta era esistita una città con questo nome.
 Era esistita, una volta, l'epitome dell'intelligenza umana, un'utopica città stato.

-Fine-

No.6 (Volume 9, Fine)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora