"Stasera ci divertiamo"saltella Crystal appena scendiamo dalla sua auto.
Sorrido e annuisco.
Ho 18 anni.
Devo divertirmi anch'io ogni tanto.
Entriamo nella solita discoteca dove andavamo tutti i sabati.
A quest'ora ancora non c'è nessuno ma fra un po' non ci sarà abbastanza spazio neanche per respirare.
Per fortuna ho con me il mio inalatore.
"Vuoi che andiamo a sederci?Tanto le canzoni che piacciono a noi iniziano più tardi."
"Sì"la seguo verso uno dei divanetti.
Mi prende la mano"Non sai quanto mi sei mancata.Non sparire mai più Holland."
Sorrido.
Se potessi non lo farei.
Ma purtroppo non dipende da me.
"Va bene"rispondo semplicemente.
Stasera voglio divertirmi e non mi va di raccontarle tutto quello che mi sta succedendo.***
Non ne posso più di ballare.
Mi manca il fiato e ho la sensazione di avere i piedi su della brace ardente.
"Crystal vado un secondo in bagno."urlo vicino al suo orecchio per riuscire a sovrastare la musica altissima.
Sorride e mi annuisce continuando a ballare.
Mi dirigo velocemente verso il bagno e appena entro le mie gambe cedono.Mi ritrovo così, stesa sul pavimento freddo.
Prendo velocemente la borsa ed estraggo l'inalatore.
Uno,due e tre spruzzi.
"Guarda che questo è il bagno dei ragazzi."
Alzo lo sguardo verso la porta con ancora il respiro affannato"Mi dispiace."
"Che ci fai seduta per terra?Hai bevuto?"domanda il ragazzo avvicinandosi.
Scuoto il capo"Sono scivolata."
"Davvero?"sposta lo sguardo verso l'inalatore e poi torna a fissarmi dritto negli occhi.
"Anch'io soffrivo di attacchi di panico quando ero più piccolo."mi porge la mano e sorride.
Afferro la sua mano e mi alzo"Grazie."
"Sicura di stare bene?"
"Sì"incrocio ancora una volta il suo sguardo e vengo invasa da una stranissima sensazione"Ehm devo andare,la mia amica sarà in pensiero per me."sorrido e mi avvicino alla porta.
"Non mi hai detto come ti chiami."si volta verso di me.
"Holland"
"Piacere Holland.Io sono Dylan e spero di rivederti presto."ammicca e si chiude in bagno.
Rimango lì impalata per qualche secondo, poi torno nella sala da ballo.
Mi faccio spazio tra la folla in cerca della mia migliore amica quando sento qualcuno afferrarmi per un braccio"Holland dove ti eri cacciata?"
Sorrido impacciata"Scusa Crystal, c'era un sacco di fila."invento subito una scusa plausibile.